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Venezuela, misure di sicurezza straordinarie in vista delle elezioni comunali del 27 luglio

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Il Venezuela si prepara alle elezioni comunali di domenica 27 luglio con una serie di restrizioni decise dal governo di Nicolás Maduro. Le autorità hanno disposto la chiusura temporanea delle frontiere terrestri, un divieto di vendita di alcolici e il divieto di raduni pubblici senza autorizzazione. Queste misure mirano a garantire la sicurezza e l’ordine durante un’operazione elettorale che coinvolge milioni di votanti. Il dispositivo di sicurezza coinvolge oltre 380.000 tra poliziotti e militari schierati in tutto il paese.

Chiusura delle frontiere e divieti imposti dal governo

Il governo venezuelano ha ufficializzato le restrizioni nella gazzetta ufficiale straordinaria numero 6.921. La chiusura dei valichi di confine con la Colombia è iniziata a mezzogiorno del 25 luglio e resterà in vigore fino alla mezzanotte di lunedì 28. Sono interessati anche quattro ponti binazionali, principali vie di collegamento tra Venezuela e Colombia. Contestualmente, è stata applicata la cosiddetta “ley seca” che proibisce la vendita e il consumo di alcolici nel corso della giornata elettorale.

Il ministero dell’Interno, guidato da Diosdado Cabello, ha evidenziato che queste misure vogliono prevenire qualsiasi tipo di disturbo o incidente. Oltre al divieto di alcolici, le autorità vietano qualsiasi tipo di concentrazione pubblica senza l’approvazione formale delle autorità competenti, per evitare assembramenti e potenziali tensioni durante le votazioni.

Dispiegamento delle forze di sicurezza per il piano repubblica

Il dispositivo di sicurezza comprende circa 380.000 uomini tra militari e poliziotti mobilitati in tutto il paese. Questa imponente operazione è stata denominata “piano repubblica” e ha l’obiettivo di proteggere i 21 milioni di cittadini aventi diritto al voto. I militari presenzieranno i seggi elettorali dei 335 municipi coinvolti, assicurando il regolare svolgimento delle operazioni di voto.

Il piano copre vari aspetti, dalla tutela dell’ordine pubblico al controllo delle zone di confine fino alla vigilanza dei movimenti di persone e merci nelle aree strategiche. Le autorità descrivono il piano come necessario per preservare la sicurezza e la tranquillità durante una tornata elettorale che, come sempre in Venezuela, si svolge in un contesto politico molto teso e controverso.

Accuse di diosdado cabello sull’opposizione

Il ministro dell’Interno Diosdado Cabello ha espresso forti accuse nei confronti dell’opposizione venezuelana. Secondo lui, parte dell’opposizione starebbe organizzando azioni violente definite come “atti terroristici” con l’intento di disturbare la pace elettorale. Le dichiarazioni di Cabello sono arrivate mentre le misure di sicurezza venivano rese pubbliche e le forze dell’ordine iniziavano a dispiegarsi.

Queste affermazioni si inseriscono in un clima di forti tensioni politiche e sospetti ricambiati tra governo e opposizione prima delle elezioni. La polizia e l’esercito hanno ricevuto indicazioni di mantenere alta la guardia per evitare incidenti gravi che potrebbero compromettere l’integrità del voto.

Elezioni comunali e importanza strategica

Le elezioni comunali rappresentano un passaggio chiave nella gestione del potere locale in Venezuela, e il governo vuole evitare interferenze esterne o interne che possano ostacolare il regolare svolgimento della tornata elettorale. Il dispiegamento massiccio delle forze di sicurezza e la chiusura delle frontiere sono state le prime risposte ufficiali a queste tensioni.

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