Helen Mirren, attrice premio Oscar e insignita Dame dell’Impero britannico, rappresenta una delle figure più note del cinema e del teatro internazionale. Nata nel 1945 a Chiswick, Londra, ma con lontane origini russe e oggi naturalizzata americana, la sua carriera copre oltre cinquanta anni di recitazione vissuta tra palcoscenico e grande schermo. Pur distante dalla monarchia di cui ha spesso preso le distanze, il suo legame con la storia familiare e il legame con la masseria di Tiggiano nel Salento tracciano un percorso inusuale e affascinante.
Origini familiari di helen mirren: dal colonnello zarista al quartiere di west ham
Helen Mirren nasce come Helen Lydia Mironoff, secondogenita di una famiglia con radici profonde nella Russia degli zar. Suo nonno, il colonnello Pëtr Vasil’evič Mironov, era un diplomatico zarista inviato a Londra nel 1917 per una missione diplomatica sul fronte degli insorti bolscevichi. Dopo la rivoluzione russa, la famiglia decise di stabilirsi definitivamente nella capitale britannica.
Il padre di Helen, inizialmente violista nella prestigiosa Filarmonica di Londra, dovette reinventarsi tassista dopo la seconda guerra mondiale. Successivamente entrò come funzionario al Ministero dei trasporti. Sua madre, invece, nacque nel sobborgo operaio di West Ham, seconda di quattordici figli di un macellaio. Quel quartiere non fece presagire che la figlia avrebbe in futuro interpretato sullo schermo la regina Elisabetta II, ruolo che le avrebbe valso un oscar e la Coppa Volpi come miglior attrice a Venezia.
Questa storia familiare, fatta di rotture storiche e umili origini, si riflette nel carattere e nella carriera di Helen Mirren. L’attrice ha sempre mostrato un certo distacco dalla nobiltà, anche se ha interpretato la regina con grande intensità e rispetto artistico.
Formazione artistica e primi successi teatrali di helen mirren
Dopo la nascita a Chiswick, Mirren ha presto mostrato talento per la recitazione iscrivendosi giovanissima alla scuola di recitazione dell’Università del Middlesex. A soli 20 anni, entra nel National Youth Theatre, iniziando una carriera teatrale che la vedrà presto sul palco dell’Old Vic come Cleopatra in “Antonio e Cleopatra” di Shakespeare.
Negli anni ‘70, Peter Brook la sceglie per una tournée mondiale che tocca Africa e Stati Uniti, intensificando la sua esperienza attoriale. Tornata in Inghilterra, Mirren diventa una protagonista della scena teatrale, affermandosi con ruoli importanti come Margherita d’Angiò in “Enrico IV”.
Parallelamente, Helen muove i primi passi nel cinema underground inglese degli anni ‘60, tra cui collaborazioni con registi come Ken Russell e Lindsay Anderson . In quegli anni stabilisce inoltre i primi contatti con l’Italia, lavorando con Pietro Zuffi e Tinto Brass.
La carriera cinematografica e televisiva tra ruoli celebri e diversificati
Negli anni ‘80 Hollywood la nota e le affida parti diverse e significative. La vediamo in pellicole come “Cal” di Pat O’Connor, dove riceve una candidatura all’Oscar, e in “2010 l’anno del contatto”, dove recita anche in russo. Condivide la vita e poi il matrimonio con il regista Taylor Hackford dal 1986, mentre interpreta ruoli in film diretti da Peter Greenaway, Peter Weir e altri.
Non rinuncia mai al teatro, lavorando con attori come Ian McKellen e ricevendo riconoscimenti prestigiosi come il Tony Award nel 2015 per “The Audience”.
Sul piccolo schermo, Helen Mirren è conosciuta soprattutto per “Prime Suspect”, ricevendo l’Emmy Award, e “The Crown”. Il suo ruolo più celebrato rimane quello di Elisabetta II in “The Queen” , che le vale l’Oscar e la Coppa Volpi. Altri titoli importanti sono “La pazzia di Re Giorgio”, “Gosford Park” e “Calendar Girls”.
La versatilità nei ruoli e il legame con il salento
Helen Mirren ha costruito una carriera fatta di scelte spesso insolite, entrando nei panni di personaggi molto diversi. La sua interpretazione della killer in “Red”, della dottoressa Appleton in “Il mistero delle pagine perdute” o dell’agente segreto nello spionaggio de “Il debito” testimonia una volontà di rompere le aspettative tradizionali.
In Italia, ha recitato anche con Paolo Virzì in “Ella & John”, portando sullo schermo una coppia anziana che viaggia, con Donald Sutherland. Ha dato volto anche all’agente KGB in “Anna” di Luc Besson e alla premier israeliana nel film “Golda”.
L’attaccamento per il Salento si è visto nel 2021, quando ha preso parte al videoclip di Checco Zalone “La vacinada”, girato nella sua masseria di Tiggiano nel pieno della pandemia da Covid.
Oggi continua a lavorare su produzioni internazionali di rilievo. Sta apparendo nella serie “Mobland” e sarà protagonista del nuovo progetto Netflix “Il club dei delitti del giovedì” diretto da Chris Columbus. La sua carriera, che attraversa teatro, cinema e tv, continua a mantenere vivo il suo nome sulla scena mondiale.
Helen Mirren resta una figura il cui percorso riflette la storia personale, la cultura europea e il mondo dello spettacolo internazionale. La sua identità si costruisce tra umili origini, radici aristocratiche perdute e un profondo amore per la recitazione, vissuta come sfida e piacere nel mostrare volti diversi della vita.