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36,1 milioni di italiani in vacanza tra giugno e settembre con preferenza per mete nazionali

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Tra giugno e settembre 2025, 36,1 milioni di italiani trascorreranno un periodo di vacanza fuori casa. La maggior parte resta in italia, confermando la preferenza per mete nazionali anche per la stagione estiva. L’indagine di Tecnè, commissionata da Federalberghi, evidenzia dettagli sui flussi turistici, la durata dei soggiorni e le abitudini di spesa di vacanzieri italiani, illustrando un quadro aggiornato del turismo estivo nel paese.

Flussi turistici estivi: quando e quanti si spostano

I vacanzieri italiani si distribuiscono in modo vario nei mesi estivi. A giugno partono circa 15,7 milioni di persone, un numero che cresce a 16,1 milioni a luglio e raggiunge il picco di 17,5 milioni ad agosto. Settembre, più contenuto, vede circa 4,7 milioni di vacanzieri. Questi numeri comprendono sia adulti che minori . Interessante notare che il 33,6% degli italiani farà più di un viaggio durante questo periodo, al di là della vacanza principale.

Il mese di agosto guida le partenze

Il mese di agosto si conferma il periodo prediletto dagli italiani per le vacanze e concentra il maggior numero di partenti. Già a luglio si avanza verso la stagione delle ferie, mentre giugno presenta una buona presenza ma più contenuta. Settembre attira invece solo una parte limitata di chi sceglie di spostarsi, spesso per weekend o vacanze brevi.

Preferenza per l’italia e spesa media per persona

La maggioranza degli italiani, esattamente l’88%, rimane in italia per le vacanze estive, scegliendo destinazioni interne. Solo il 12% opta per mete estere. Questa tendenza sottolinea quanto la cultura, il paesaggio e la varietà di proposte italiane continuino ad attrarre la maggior parte dei turisti nazionali.

La vacanza principale ha una durata media di circa 10 giorni. Il costo totale, che include viaggio, alloggio, cibo e divertimenti, si attesta su 888 euro per persona, equivalenti a una spesa giornaliera di circa 89 euro. Le vacanze secondarie sono più brevi, con una media di 4,4 giorni e un costo complessivo pari a 518 euro, che corrisponde a circa 117 euro al giorno, indicando un aumento della spesa giornaliera nei soggiorni più brevi.

La spesa complessiva si distribuisce tra i vari aspetti del viaggio. Il 28,7% del budget viene destinato ai pasti, il 23,6% riguarda il pernottamento e il 21,1% copre i costi di trasporto. Lo shopping assorbe l’11,2% della spesa, mentre il restante 15,4% va a coprire attività come escursioni, gite e divertimenti.

Spesa media e distribuzione

“La spesa giornaliera più alta nei soggiorni più brevi suggerisce un’attenzione maggiore alla qualità o all’intensità delle attività nei brevi periodi di vacanza”.

Tipologie di alloggio preferite dagli italiani

Gli italiani si orientano principalmente verso soluzioni familiari e tradizionali. La casa di parenti o amici è la scelta più diffusa, con il 28,8% che la preferisce per trascorrere le vacanze. Seguono gli alberghi, scelti dal 26,3% dei vacanzieri. La casa di proprietà resta una soluzione interessante per l’11,9% delle persone.

Altre forme di soggiorno si attestano su percentuali minori. I bed and breakfast accolgono il 7,7%, il campeggio il 7%, mentre affitti brevi e residence registrano rispettivamente il 5,3% e il 4,9%. I villaggi turistici chiudono la classifica con il 4%. Questi dati indicano una distribuzione ampia e variegata tra ospitalità informale, strutture ricettive classiche e soluzioni alternative.

Modalità di prenotazione e tempistiche

Il canale più scelto per prenotare la vacanza è quello diretto, con il 46,3% degli italiani che contatta direttamente la struttura o utilizza il sito web ufficiale. Questo dimostra una certa familiarità con le piattaforme digitali ma mantiene un rapporto diretto con gli operatori turistici.

La maggior parte delle prenotazioni viene effettuata con un anticipo di uno o due mesi prima della partenza. Questo comportamento riflette la volontà di pianificare con un margine ragionevole, evitando scelte dell’ultimo minuto.

Abitudini di prenotazione

“Prenotare con anticipo di uno o due mesi consente ai turisti di programmare vacanze più serene, probabilmente con offerte migliori”.

Fattori che influenzano la scelta della località

Gli italiani indicano le bellezze naturali come principale criterio per la scelta della località di vacanza, citate dal 66,8% degli intervistati. La familiarità con un luogo, cioè la volontà di tornare per abitudine, motiva il 33,2%. La facilità di raggiungimento influisce sul 26,5% delle decisioni.

L’offerta di divertimenti e intrattenimento rappresenta un elemento decisivo per il 21,6% delle persone. Questo mix di fattori mostra una ricerca bilanciata tra relax naturale, consuetudine e accessibilità, con spazio anche per le proposte di svago.

Attività svolte durante le vacanze e mezzi di trasporto preferiti

Durante le vacanze, la maggioranza degli italiani si dedica a passeggiate: il 72,3% sceglie questa attività per godere del territorio. I momenti con gli amici sono popolari, con il 51,2% che li predilige per le serate in compagnia.

Le escursioni e le visite a luoghi del territorio interessano il 47,8%, mentre il 44% preferisce mangiare fuori, scegliendo ristoranti e trattorie. Queste attività evidenziano il valore attribuito a esperienze di contatto con il territorio e momenti conviviali.

Per raggiungere la destinazione, il 66,6% usa l’auto propria. Il 20,7% si sposta in aereo, mentre solo il 4,4% opta per il treno. L’auto resta il mezzo dominante, molto probabilmente per comodità e flessibilità.

Chi resta a casa e motivazioni

Quasi metà degli italiani non partirà in vacanza da giugno a settembre. La ragione più frequente è la mancanza di risorse economiche, indicata dal 54,8%. Un quarto circa rinuncia per motivi di salute , mentre il 23,9% segnala impegni familiari come causa.

Solo il 7,8% decide di spostare la vacanza in altri periodi dell’anno, scegliendo momenti fuori dalla tradizionale stagione estiva. Questi dati delineano un quadro di differenze socioeconomiche e personali che influenzano fortemente le possibilità di svago.

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