Neri Marcorè, durante il Giffoni Film Fest 2025, ha parlato apertamente dei suoi progetti imminenti e futuri, rivelando una pausa prevista per il 2027 dedicata esclusivamente al tennis. L’artista ha inoltre condiviso le riflessioni sulla sua esperienza da regista, raccontando le difficoltà e le soddisfazioni legate al suo primo film. La presentazione del progetto “Anselmo Wannabe” ha fatto da cornice a queste dichiarazioni, sottolineando l’importanza del lavoro di squadra nella realizzazione cine-televisiva.
La decisione di fermarsi per un anno e il desiderio di giocare a tennis
Neri Marcorè ha annunciato di voler prendersi una pausa nel 2027, anno in cui compirà sessant’anni. Ha spiegato che intende fermarsi per un intero anno per dedicarsi solo al tennis, uno sport che pratica con passione. Quest’intervallo arriva dopo un’intensa vita lavorativa e rappresenta per lui una sorta di festeggiamento per il traguardo anagrafico. Lo ha detto con un po’ di ironia, sottolineando che per lui non sarà semplice arrivarci “vivo”, data la quantità di impegni che deve ancora affrontare.
Il suo piano è chiaro: accelerare con i progetti in corso e con quelli futuri, per poi concedersi questo tempo di pausa. Il tennis non è solo un hobby, ma una vera e propria scelta di stile di vita per Marcorè. Questo progetto personale evidenzia quanto anche un volto noto dello spettacolo senta il bisogno di staccare e dedicarsi ad attività lontane dal palco e dal set.
Il debutto alla regia e la curiosità di vedere cosa sarebbe successo
Parlando del suo debutto come regista, Neri Marcorè ha confessato che uno dei motivi che lo ha spinto a cimentarsi dietro la macchina da presa è stata la voglia di scoprire come avrebbe gestito la responsabilità della scena. Dopo aver lavorato per anni come attore, osservava colleghi e se stesso chiedendosi quale sarebbe stata la sua versione “da regista”.
L’esperienza sul set di “Zamora” è stata una sfida umana e artistica. Il lavoro ha richiesto molte ore, ma l’ambiente è rimasto sempre tranquillo e collaborativo. Marcorè ha ricordato che anche gli altri membri del cast riconoscevano la sua calma e serenità, caratteristiche non scontate per un esordiente alla regia. Il film ha ricevuto inviti a diversi festival, segno tangibile del riscontro positivo ottenuto.
Questa prima esperienza ha avuto per lui un significato importante, permettendogli di passare dalla teoria alla pratica, scontrandosi con le difficoltà tipiche ma anche con le gratificazioni che arrivano dal realizzare un prodotto con il proprio nome come regista.
Il lavoro di squadra e l’atmosfera sul set di anselmo wannabe
Durante la presentazione di “Anselmo Wannabe” per Rai Kids, Marcorè ha voluto soffermarsi sul valore del lavoro collettivo nel mondo della produzione audiovisiva. Ha sottolineato quanto la riuscita del progetto derivi dal contributo di ogni componente del team, in un’atmosfera leggerezza ma determinata.
La collaborazione con il regista Massimo Ottoni, il produttore Federico Turiani e l’artista Francesco Forti, che ha ideato i personaggi, ha permesso di generare un ambiente fertile per idee e soluzioni creative. L’attore-regista ha raccontato che l’assenza di tensioni e di episodi di nervosismo sul set ha facilitato il processo di lavoro, lasciando spazio a performance più autentiche e a una gestione serena delle difficoltà tecniche e organizzative.
Questa esperienza positiva conferma come la dimensione collettiva sia fondamentale nella realizzazione di un prodotto destinato a un pubblico giovane, capace di coniugare professionalità con atmosfere rilassate.
Le prospettive future: tra pittura, teatro e nuove sfide
Nonostante la pausa annunciata, Marcorè non esclude altri tipi di esperienze artistiche. Si è lasciato sfuggire una battuta sulla sua possibile inclinazione verso la pittura, un campo che ancora non ha esplorato professionalmente. Ha anche evocato la possibilità di avvicinarsi alla regia teatrale, senza però considerarla una necessità precisa o un obbligo.
Il suo approccio rimane quello di seguire gli stimoli e di accogliere nuovi progetti in ambiti già conosciuti, senza forzare cambiamenti. Il suo percorso conferma un’apertura verso varie forme di espressione, ma anche la volontà di valorizzare quanto ha già attivato negli anni.
L’attenzione continua verso il cinema e il progetto televisivo segna una traiettoria che privilegia la concretezza e la passione, mantenendo viva l’energia creativa, senza rincorrere mode o tendenze.