Il Comune di milano è impegnato nella ricerca di un nuovo assessore alla rigenerazione urbana dopo le dimissioni di giancarlo tancredi. La vicenda si complica a causa delle accuse mosse dalla procura che hanno portato alla richiesta di arresto dello stesso tancredi nell’ambito di indagini sull’urbanistica. In attesa di un sostituto, l’amministrazione sta pensando a una figura di alto profilo da affiancare al futuro assessore con un ruolo di consulente tecnico.
Le difficoltà nel trovare un nuovo assessore alla rigenerazione urbana
Il sindaco di milano, giuseppe sala, ha incontrato diversi tecnici per ricoprire il ruolo vacante ma numerosi candidati hanno rifiutato l’incarico. Tra i motivi principali ci sarebbero conflitti con incarichi precedenti o impegni professionali che impediscono di accettare un ruolo così delicato e impegnativo. La questione è delicata, perché il posto lasciato da tancredi necessita di una figura capace di gestire temi complessi come l’urbanistica e la rigenerazione urbana, settori al centro delle recenti inchieste giudiziarie.
Il ruolo non è solo politico ma anche tecnico, richiedendo competenze specifiche e la capacità di lavorare a stretto contatto con il sindaco e le altre istituzioni della città. La ricerca si fa difficile anche in virtù della sensibilità dell’incarico e i rischi reputazionali che porta con sé.
La proposta di un consulente all’urbanistica per affiancare il nuovo assessore
Per superare queste difficoltà, il Comune di milano e il pd hanno pensato di introdurre un consulente d’esperienza da affiancare al nuovo assessore. L’obiettivo è garantire supporto tecnico e un contributo di alto livello nelle scelte sull’urbanistica, senza appesantire eccessivamente il ruolo politico.
La scelta ricade su federico d’andrea, da poco nominato presidente di principia, la società che gestisce l’area dell’ex expo 2015. D’andrea, con un passato di trent’anni come colonnello della guardia di finanza, porta un profilo riconosciuto come autorevole e indipendente.
Il Comune sta valutando se questo doppio incarico sia compatibile. Se così fosse, la nomina del consulente potrebbe arrivare rapidamente e consentire di posticipare a settembre o dopo la pausa estiva l’ingresso del nuovo assessore vero e proprio.
Esperienze precedenti e reazioni politiche alla nuova figura di consulente
Il sindaco sala non è nuovo a queste soluzioni. Nel 2023 chiamò franco gabrielli, ex capo della polizia, come consulente per la sicurezza cittadina. Quel ruolo aveva suscitato diverse opinioni nei gruppi politici locali.
In questo caso la proposta di un consulente per l’urbanistica ha diviso la maggioranza e l’opposizione. Fratelli d’Italia critica la mossa sostenendo che così l’amministrazione si auto commissaria, replicando lo schema già visto con gabrielli.
Al contrario, i consiglieri dei verdi, come tommaso gorini e francesca cucchiara, hanno mostrato apertura verso l’idea di un consulente tecnico, pur precisando che la decisione finale spetterà sempre all’assessore e alla politica.
Europa verde spinge per il ritorno di gabriele rabaiotti. Rabaiotti ha già ricoperto il ruolo di assessore al welfare e alla casa ed è stato consigliere comunale prima di passare a mm, l’azienda comunale che gestisce, tra le altre cose, le case popolari. Per molti potrebbe essere una figura che porterebbe continuità e competenze al nuovo assetto.
Le prossime settimane saranno decisive per il Comune di milano che deve sciogliere questo nodo e trovare un equilibrio tra la necessità di rilanciare la rigenerazione urbana e le tensioni politiche e giudiziarie ancora aperte.