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Kiton premia gli otto migliori allievi della scuola di alta sartoria ad Arzano nel venticinquennale

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La scuola di alta sartoria di Kiton ad Arzano ha celebrato la conclusione del nono corso triennale con la premiazione degli otto allievi più meritevoli. L’evento, che ha coinciso con il venticinquesimo anniversario dell’istituzione, ha segnato la fine di un percorso formativo rigoroso e gratuito, dedicato ai giovani aspiranti sarti. Il riconoscimento attribuito a tre studenti eccezionali, tra cui una giovane argentina, testimonia la trasformazione della scuola e il suo ruolo crescente nel mantenimento della tradizione sartoriale napoletana nel 2025.

Un percorso formativo per rilanciare la tradizione sartoriale napoletana

La scuola nasce più di vent’anni fa da un’esigenza precisa. Ciro Paone, fondatore di Kiton, si trovava davanti a una forza lavoro che stava andando in pensione senza ricambio tra i giovani. Il mestiere del sarto era percepito come poco attraente, così la trasmissione della tecnica rischiava di interrompersi, mettendo a rischio un pezzo importante del patrimonio artigianale di Napoli.

Per questo motivo è stata creata una scuola che offrisse formazione completa e gratuita, in modo da garantire un’alternanza efficace tra studio e pratica. La struttura si concentra sull’intero ciclo di produzione della giacca sartoriale, un capo simbolo del marchio Kiton. Il corso dura tre anni: nei primi due si affronta il procedimento completo, mentre l’ultimo anno è dedicato alla specializzazione in una fase specifica della lavorazione.

Il messaggio è cambiato nel tempo. Oggi la scuola attrae partecipanti che parlano lingue straniere, con titoli di studio anche avanzati in ingegneria e belle arti. L’offerta formativa è riconosciuta non solo per formare sarti artigiani, ma anche figure capaci di occupare ruoli diversi all’interno dell’azienda, come addetti alla produzione o alle vendite, anche in sedi estere.

Risultati concreti e impatto sul mercato del lavoro sartoriale

La risposta dei giovani è cresciuta. Il nono corso ha registrato 22 iscritti, ma solo otto hanno completato il percorso. Di questi, tre sono stati premiati per meriti distinti, con un primo premio assegnato a una giovane argentina, segno della crescente internazionalizzazione della scuola.

Nel corso di 25 anni circa ottanta diplomati hanno trovato lavoro all’interno del gruppo Kiton, contribuendo a ridurre significativamente l’età media dei dipendenti. Ora si attestano sui 48 anni contro i 57 del periodo precedente all’apertura della scuola.

Altri ex allievi hanno invece subito inserimenti professionali in aziende del settore sartoriale, aumentando il numero di tecnici qualificati in circolazione. Ciò ha garantito continuità alle tecniche artigianali, mantenendo vive le competenze manuali e assicurandone il trasferimento alle nuove generazioni.

La cerimonia di premiazione e i protagonisti dell’evento

La consegna dei diplomi si è svolta nella sede Kiton di Arzano, con la presenza del management e degli insegnanti della scuola. Maria Giovanna Paone, presidente del gruppo, ha accolto studenti e autorità, accompagnata da Silverio Paone, preside della scuola e responsabile delle attività produttive, Raffaella Paone, alla guida delle risorse umane, oltre a rappresentanti tecnici come Federico Cozzolino e Pasquale Pelliccia, membri della commissione esaminatrice.

L’atmosfera era segnata dalla celebrazione di un traguardo importante, non solo per i ragazzi, ma per tutta l’azienda che ha investito molto nel progetto educacional. La scuola, infatti, è nata con una vocazione sociale chiara, offrendo lezioni gratuite, materiali, un piccolo rimborso spese e pasti nei locali aziendali, per garantire un’esperienza formativa accessibile e completa ai giovani selezionati.

La scuola di alta sartoria kiton tra formazione e prestigio internazionale

Fondata nel 2000, la scuola di alta sartoria Kiton si è distinta come punto di riferimento importante per chi desidera imparare il mestiere dello sarto artigiano. La formazione, tenuta dai maestri sarti interni, si sviluppa tra teoria e pratica, andando ben oltre un semplice addestramento manuale.

Nel tempo hanno preso forma collaborazioni con istituzioni culturali, come la Triennale di Milano, da cui sono nati progetti che hanno girato importanti città europee, tra cui Parigi. Questi eventi hanno contribuito a diffondere la reputazione del metodo sartoriale napoletano nel mondo, legandolo anche ad aspetti più ampi di cultura e design.

La scuola accoglie giovani dai 16 ai 21 anni, e il nuovo ciclo è fissato per partire ad ottobre 2025. Le prospettive di inserimento lavorativo restano elevate, vista l’importanza di preservare e diffondere saperi artigianali sempre più rari in un’epoca di produzione industriale. Kiton conferma così il suo impegno nel mantenere viva un’eredità che nel tempo si traduce in qualità e valore per il made in Italy.

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