Home News Incendio boschivo tra collarmele e pescina, colonne di fumo visibili fino alla valle peligna
News

Incendio boschivo tra collarmele e pescina, colonne di fumo visibili fino alla valle peligna

Share
Share

Nella mattinata del 24 aprile 2025, un vasto incendio ha interessato la zona montana compresa tra Collarmele e Pescina, in provincia dell’Aquila, coinvolgendo un’ampia area boschiva. Il rogo ha generato dense colonne di fumo osservabili dai comuni limitrofi e dalla valle Peligna, creando preoccupazione tra la popolazione locale e le autorità competenti.

Come si sta evolvendo l’incendio e l’intervento dei vigili del fuoco

Le squadre dei vigili del fuoco di Avezzano e dell’Aquila sono intervenute tempestivamente sul luogo dell’incendio per cercare di contenerlo ed estinguerlo. Al momento, le operazioni di spegnimento risultano impegnative a causa della vastità del territorio interessato e della natura selvaggia della vegetazione colpita. Gli operatori stanno lavorando per circoscrivere il fronte del fuoco e impedire che ulteriori porzioni di bosco vengano coinvolte dalle fiamme. Anche i mezzi aerei sono stati mobilitati nelle prime ore della giornata per supportare le attività dal basso con lanci di acqua e ritardanti.

L’incendio minaccia la sicurezza del territorio e potrebbe mettere a rischio alcune abitazioni sparse nella zona, anche se non sono stati segnalati evacuazioni finora. La presenza di fumo denso ha reso difficoltose le operazioni degli operatori coinvolti, costringendo gli stessi a procedere con estrema cautela. L’azione coordinata tra vigili del fuoco e protezione civile si rivela cruciale per evitare che le fiamme si propaghino ulteriormente.

Le parole del direttore della protezione civile sulla gestione

Maurizio Scelli, direttore dell’agenzia di protezione civile regionale, ha commentato l’evoluzione della situazione sottolineando gli sforzi delle squadre impegnate sul campo. Ha dichiarato: “Ce la stiamo mettendo tutta per fronteggiare ogni emergenza e garantire la sicurezza della popolazione”. Scelli ha evidenziato la necessità di un approccio diverso nella gestione degli incendi, affermando che non è più possibile limitarsi a rincorrere le emergenze.

Il direttore invita a mettere in campo strumenti idonei per prevenire il verificarsi di eventi simili e a costruire una rete istituzionale coesa e operativa. Secondo lui, la prevenzione è l’unica via per affrontare il problema degli incendi boschivi in modo efficace, limitando i danni a territorio e ambiente. I prossimi interventi dovranno quindi concentrarsi su monitoraggi continui, campagne di prevenzione e coordinamento tra enti locali e regionali.

Danni ambientali e attenzione per i cittadini della zona

L’incendio in corso ha già causato danni significativi alle aree boschive della Marsica. Gli alberi distrutti, la fauna costretta a fuggire e l’alterazione del terreno costituiscono impatti immediati difficili da recuperare nel breve termine. Le ripercussioni sul microclima locale e sulla qualità dell’aria risultano evidenti, con il fumo che si estende su vaste zone limitrofe, creando problemi respiratori soprattutto per anziani e soggetti con patologie croniche.

I comuni vicini al focolaio, come Collarmele e Pescina, sono in stato di allerta, con le autorità locali che monitorano costantemente l’evoluzione dell’incendio. Ancora non vi sono notizie di evacuazioni ma la situazione resta sotto osservazione considerata la possibilità che, in caso di condizione meteorologica favorevole al vento, le fiamme possano spostarsi verso zone abitate. Le squadre di soccorso sono pronte a intervenire su richiesta delle autorità civili per garantire la protezione dei cittadini.

Le amministrazioni comunali hanno avviato informativa alla popolazione, invitando alla prudenza e a evitare ogni comportamento che possa incrementare il rischio di nuovi incendi, soprattutto in una fase di tempo secco e caldo. L’attenzione resta alta, data la vulnerabilità del territorio che ha già sostenuto danni da precedenti eventi simili.

Rafforzare la prevenzione e le strategie di protezione civile

L’intensificarsi degli incendi boschivi nella Marsica e in altre zone montane abruzzesi richiama l’attenzione sulle carenze infrastrutturali e organizzative in tema di prevenzione. Secondo quanto espresso dagli addetti ai lavori e dagli enti regionali, questa stagione si presenta particolarmente critica, con temperature sopra la media stagionale e terreni secchi che favoriscono lo sviluppo di focolai.

Servono programmi concreti per l’individuazione precoce dei fuochi e per intervenire prima che l’incendio si estenda su vaste aree. Inoltre, va potenziata la collaborazione tra enti diversi, garantendo scambio di informazioni e risorse, per una risposta più rapida ed efficace. L’adozione di tecnologie moderne, come droni per il controllo aereo e sistemi di allerta avanzati, potrebbe rappresentare un aiuto prezioso.

Il controllo quotidiano e la manutenzione degli spazi boschivi sono indispensabili per ridurre il materiale infiammabile e contenere i rischi. A quel punto, la protezione civile dovrà essere pronta non solo a spegnere le fiamme ma anche a coordinare operazioni di sicurezza a favore della popolazione, evitando danni maggiori. L’incendio tra collarmele e pescina rimane una testimonianza tangibile della fragilità del territorio e dell’urgenza di misure adeguate.

Smettere di Lavorare è un magazine che esplora stili di vita alternativi e indipendenza finanziaria con sezioni su News, Spettacolo & TV, Soldi & Risparmi, Ambiente, Trasferirsi all’estero e Lavorare all’estero.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@smetteredilavorare.it

© 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.IVA 14920521003

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.