L’opera della cabinovia, attesa da tempo, si trova in una fase di stallo a causa della sospensione delle risorse assegnate tramite il PNRR. Il ministero dei Trasporti ha confermato che i fondi potranno essere erogati solo a partire dal 2027, suddivisi in varie tranche. Questa situazione crea forti difficoltà per la prosecuzione dei lavori, mettendo in dubbio la validità degli accordi firmati in precedenza e sollevando problematiche legate all’uso di soldi comunali anticipati.
Stop ai fondi del pnrr e la reperibilità delle risorse comunali
Il nodo principale riguarda la mancata copertura finanziaria garantita dal PNRR, che aveva destinato un fondo integrativo da 14 milioni per l’opera della cabinovia. Con la sospensione di queste risorse, il Comune si è trovato costretto a impegnare fondi propri per supportare la fase di progettazione e avviare i lavori. Questo utilizzo anticipato delle risorse comunali viene ormai considerato un debito fuori bilancio, perché le somme impegnate non potranno essere rimborsate prima del 2027, data in cui si prevede la ripresa dell’erogazione ministeriale.
Ritardo nei finanziamenti pubblici e conseguenze economiche
Il problema si è concentrato nel 2025, quando è arrivata la notizia ufficiale del ritardo nei finanziamenti pubblici. La gestione economica dell’intero procedimento viene contestata da più parti, specie alla luce della mancata previsione di questi ritardi. Per il Comune significa dover gestire un bilancio che contiene impegni finanziari non ancora coperti da flussi certi, con un effetto diretto sui conti e sulla programmazione degli interventi sul territorio.
Il comitato noovovia denuncia l’incertezza sull’appalto e la gestione dei lavori
Il Comitato NoOvovia, rappresentato da William Starc, ha manifestato un duro j’accuse contro lo stato attuale degli accordi e la gestione dell’intero progetto. Secondo il comitato, l’appalto è stato affidato e il contratto stipulato con l’associazione temporanea d’imprese vincitrice, ma questa documentazione risulta “superata dagli eventi” e dunque da considerarsi in forse come atto valido.
I tempi discordanti tra appalto e fondi ministeriali
La contestazione nasce soprattutto dal fatto che i tempi di realizzazione dell’opera, così come previsti contratualmente, non si riescono più a conciliare con le date di erogazione dei fondi ministeriali. Questo crea una situazione di stallo che blocca l’avanzamento dei lavori, alimenta l’incertezza del futuro dell’opera e genera possibili ripercussioni legali e amministrative.
Stark ha chiesto di sentire anche la posizione di LEITNER, capofila dell’appalto, che negli ultimi tre anni ha sponsorizzato il progetto con articoli e eventi pubblici. L’assenza di un allineamento tra la promozione dell’opera e la sua concreta realizzazione ora emerge come un punto di tensione rilevante. Il comitato non esclude un possibile ricorso collettivo, una Class Action, nei confronti di chi ha gestito il procedimento in modo da creare questa situazione critica.
Impatti tecnico-amministrativi e scenari futuri del progetto
L’interruzione dell’erogazione di fondi per la cabinovia blocca non solo il cantiere ma anche le fasi progettuali e burocratiche che seguono l’appalto. Il divario tra la firma dei contratti e la disponibilità delle risorse crea contrasti nei tempi reali, specie perché l’opera richiede un investimento complesso e una precisa tempistica per poter essere completata.
Il ricalcolo del cronoprogramma e le difficoltà amministrative
Lo slittamento al 2027 delle risorse del ministero impone di ricalcolare tutto il cronoprogramma, interferendo con il sistema di autorizzazioni, con i contratti di subappalto e con le scadenze amministrative legate al PNRR. Questo rischio di rallentamenti si somma ad un’incertezza nel recupero dei soldi comunali anticipati, che in assenza di fondi dovranno essere infatti gestiti come partite fuori bilancio.
Il progetto, insomma, si trova in una situazione delicata tra difficoltà economiche e incertezze contrattuali. Gli sviluppi futuri dipenderanno dalle decisioni del ministero e da eventuali azioni legali aperte da diversi attori coinvolti. La governance del progetto dovrà affrontare scelte complesse per evitare la definitiva paralisi dei lavori.