L’accordo tra IGLTA foundation e l’European LGBTQ+ Travel Alliance punta a sostenere il turismo LGBTQ+ con particolare attenzione ai paesi dell’Europa orientale. Le due organizzazioni hanno siglato un memorandum d’intesa per rafforzare la promozione di ambienti sicuri e inclusivi per i viaggiatori LGBTQ+, attraverso attività di ricerca, formazione e iniziative condivise che supportano la diffusione di informazioni aggiornate e dati specifici sul settore.
Accordo tra iglta foundation ed elta per un turismo lgbtq+ più sicuro e inclusivo
L’IGLTA foundation, braccio filantropico dell’International LGBTQ+ Travel Association, e ELTA collaboreranno ufficialmente come partner regionali per stimolare la crescita del turismo LGBTQ+ in Europa, concentrandosi soprattutto sulle aree con maggiori difficoltà, come l’Europa orientale. ELTA, organizzatrice degli Stati Generali annuali del Turismo LGBTQ+ Europeo, contribuirà con la sua rete e competenza regionale a iniziative congiunte. Il primo progetto prevede un webinar dedicato alla sicurezza dei viaggiatori LGBTQ+ in paesi dell’est Europa, dove le sfide in termini di diritti e protezione sono ancora evidenti.
La raccolta dati e la consapevolezza nel turismo lgbtq+
I due enti contestualmente mirano a espandere la raccolta e la condivisione di informazioni riguardanti dati sul turismo LGBTQ+ europeo. Questo consentirà agli operatori e ai professionisti del settore di operare con maggior consapevolezza, mettendo a fuoco necessità specifiche e fornendo supporto mirato. TJ Chernick, partnership engagement director della IGLTA foundation, ha sottolineato come “i viaggi rappresentino un mezzo concreto per abbattere le barriere culturali e sociali”, focalizzando l’attenzione sulle aree dove i diritti non sono ancora pienamente riconosciuti.
Le sfide del turismo lgbtq+ in europa orientale fra discriminazioni e legislazioni restrittive
Nonostante diversi paesi europei abbiano compiuto passi avanti nel riconoscimento dei diritti LGBTQ+, la situazione nell’Europa orientale rimane difficile. In Montenegro, uno studio del LGBT Forum Progresa ha rilevato che più dell’80% degli individui LGBTQ+ ha subito discriminazioni sul luogo di lavoro, ma quasi tutte le denunce vengono evitate per paura di ripercussioni. In Bulgaria, recenti modifiche alle leggi sull’istruzione vietano discorsi riguardanti l’orientamento sessuale e l’identità di genere nelle scuole, aprendo una strada simile a quella seguita dall’Ungheria con norme molto restrittive.
Questi ostacoli limitano fortemente la possibilità di creare ambienti di viaggio piacevoli e sicuri per i turisti LGBTQ+, complicando l’organizzazione di esperienze di viaggio libere da discriminazioni. La costante presenza di incognite legali e culturali genera un clima di incertezza che scoraggia operatori e viaggiatori a impegnarsi o avventurarsi in queste destinazioni, rendendo necessarie azioni mirate a migliorare la condizione sociale e legale.
Iniziative e segnali di progresso verso un turismo più inclusivo in repubblica ceca e dintorni
Non manca qualche segnale positivo, in particolare nella Repubblica Ceca, dove un gruppo crescente di aziende adotta politiche interne inclusive. Sempre più realtà supportano pubblicamente coppie dello stesso sesso e danno credito a programmi di inclusione sui luoghi di lavoro, comunicando con trasparenza il proprio sostegno alle persone LGBTQ+. Tuttavia, nonostante questi passi avanti, le risorse destinate alla formazione e alle alleanze organizzative rimangono esigue.
Per consolidare questi progressi serve un impegno costante e più investimenti per formare il personale e creare reti di collaborazione fra soggetti pubblici e privati. L’accordo tra IGLTA foundation ed ELTA vuole proprio supportare questa necessità, promuovendo l’accesso a dati originali, la diffusione di conoscenze aggiornate e incentivando il dialogo fra gli stakeholder. L’obiettivo è fornire strumenti e visibilità a un turismo sempre più consapevole e sicuro per le persone LGBTQ+ in tutta l’area europea, con attenzione particolare alle zone dove le discriminazioni permangono.