Il governo italiano si prepara a introdurre un decreto legge dedicato alle connessioni degli impianti rinnovabili e ad altre misure energetiche, previsto tra fine agosto e inizio settembre 2025. Questo provvedimento interviene su diverse criticità emerse nel sistema elettrico, in particolare sulla saturazione della rete, oltre a introdurre regole per gestire il mercato del gas e facilitare l’espansione dei data center.
Nuove procedure techniche ed economiche per le connessioni rinnovabili
L’Autorità per l’energia ARERA dovrà sviluppare e autorizzare regole aggiornate per la gestione tecnica ed economica delle connessioni degli impianti rinnovabili e dei sistemi di accumulo, escludendo quelli offshore. Tra le novità previste, Terna potrà rilasciare soluzioni di connessione anche se eccedono la capacità massima teorica di un punto di connessione, seguendo meccanismi chiari e competitivi denominati “open season”.
Le nuove procedure impongono a Terna di assegnare la capacità disponibile solo a soggetti con titoli abilitativi o autorizzazioni ultimate, garantendo così una maggiore affidabilità dei progetti. Inoltre, il piano di connessioni dovrà tenere conto non solo della capacità massima per singola porzione di rete, ma anche di obiettivi per rafforzare la trasparenza e la concorrenza nel processo.
Anche i gestori distributivi avranno compiti analoghi sulle reti di bassa tensione. Saranno abilitati a rilasciare connessioni in eccesso rispetto alla capacità standard di un punto, anche se l’impianto parte prima del completamento degli interventi necessari sulle reti di livello superiore. Questo discostamento dalle metodologie tradizionali punta a facilitare l’ingresso nel sistema elettrico di nuovi impianti.
Problematica della saturazione virtuale nella rete elettrica nazionale
Uno dei punti chiave del decreto è il contrasto alla cosiddetta saturazione virtuale della rete di trasmissione elettrica. Nel corso degli anni, l’aumento delle richieste di connessione da parte di impianti rinnovabili si è concentrato principalmente in alcune aree del paese, bloccando la disponibilità reale della rete. Molte domande di connessione non si traducono in impianti operativi, ma impegnano ugualmente la capacità elettrica, creando colli di bottiglia.
Il metodo finora adottato per l’assegnazione sequenziale delle soluzioni di connessione si è dimostrato insufficiente nell’affrontare l’elevato numero di richieste. Il decreto mira a introdurre un sistema più dinamico, basato sulla pubblicazione trimestrale da parte di Terna della capacità di rete disponibile in ciascuna area. Questa mappatura sarà definita secondo criteri stabiliti dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, aumentando la trasparenza nella gestione delle connessioni.
Stato del decreto e tempi per l’approvazione in consiglio dei ministri
Al momento il testo del decreto energia 2025 è in fase di revisione presso il Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi. Il ministro Gilberto Pichetto Fratin ha indicato che il provvedimento potrebbe essere discusso in consiglio dei ministri nell’ultima riunione di agosto o nel primo incontro utile dopo la pausa estiva. La tempistica mira a lasciare margini più ampi per l’iter parlamentare successivo.
Oltre alle questioni legate alla rete elettrica, il decreto contiene misure che coinvolgono la stabilizzazione dei prezzi del gas e regole per il permitting dei data center. Questi ultimi avranno procedure semplificate per favorire la loro espansione, rispondendo così alle esigenze del mercato digitale in crescita.
Gestione delle richieste passate e centralizzazione delle opere di potenziamento
Il decreto introduce una vera e propria “resa dei conti” con le vecchie richieste di connessione. Quelle non ancora autorizzate perderanno efficacia, ma gli operatori potranno partecipare alle nuove procedure competitive, recuperando eventualmente quanto già pagato per le connessioni. Le eccezioni riguardano progetti con pareri ambientali positivi o iter autorizzativi già avviati.
Un cambiamento rilevante riguarda chi si occuperà della progettazione e autorizzazione delle opere di potenziamento della rete, come nuove stazioni elettriche o raccordi. Prima era compito dei singoli sviluppatori, ora sarà Terna a gestire questi lavori direttamente, con l’obiettivo di snellire tempi e procedure. Viene inoltre prevista la possibilità di impiegare strumenti più semplici, come la denuncia di inizio attività, quando le condizioni lo consentono, per accelerare i lavori.
Gli sviluppi normativi delineati dal DL Energia 2025 rappresentano un passo verso la gestione più efficiente della transizione energetica, affrontando nodi pratici legati alle infrastrutture e puntando a sbloccare progetti finora rallentati dalla burocrazia e da criteri obsoleti. La pubblicazione trimestrale della capacità e le nuove procedure dovranno favorire maggiore chiarezza e orientare meglio gli investimenti nel settore.