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Coop lancia la raccolta fondi per Medici senza frontiere a Gaza, mezzo milione già stanziato

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Coop ha avviato una campagna di raccolta fondi per supportare Medici senza frontiere nella gestione delle attività sanitarie a Gaza. L’iniziativa, attiva dal 29 luglio al 30 settembre 2025, si propone di sostenere gli sforzi medici in una zona colpita dal conflitto e con un sistema sanitario gravemente danneggiato. Coop ha già messo a disposizione mezzo milione di euro e invita soci e consumatori a contribuire tramite un conto corrente dedicato, mentre l’emergenza sanitaria nella Striscia rimane critica.

L’impegno di coop e l’apertura della campagna coopforgaza

Lo scorso 29 luglio 2025 Coop ha presentato la campagna denominata CoopforGaza, con una durata fino al 30 settembre dello stesso anno. Questa raccolta fondi è stata concepita per fornire supporto economico a Medici senza frontiere, organizzazione particolarmente attiva nella zona della Striscia di Gaza. Coop ha versato inizialmente 500mila euro, una cifra deliberata all’unanimità dalle cooperative associate, come ha spiegato Ernesto Dalle Rive, presidente di Ancc-Coop.

Il conto corrente per le donazioni è stato aperto presso Banca Etica e offre a soci, consumatori e altri donatori l’opportunità di contribuire direttamente. L’obiettivo è chiaramente quello di garantire sostegno immediato e continuativo a chi opera sul campo. Dalle Rive ha inoltre sottolineato l’intenzione di estendere la campagna umanitaria coinvolgendo altri soggetti istituzionali o economici, per amplificare l’effetto del contributo e allargare la rete di solidarietà.

L’intervento di medici senza frontiere a gaza sotto pressione

Medici senza frontiere opera da tempo a Gaza, ma con l’escalation delle tensioni, la situazione sanitaria è precipitata. Dall’inizio del conflitto, le strutture mediche assistite o gestite da Msf hanno accolto oltre un milione di pazienti. Sono stati realizzati più di 23mila interventi chirurgici e assistiti circa 13mila parti. Questi numeri fotografano una condizione drammatica, dove la domanda di assistenza supera largamente le capacità residue del sistema sanitario locale.

Il direttore generale di Medici senza frontiere, Stefano di Carlo, ha descritto la Striscia come un territorio dove il sistema sanitario è quasi del tutto distrutto a causa dei continui attacchi. Molte strutture sono inadeguate o danneggiate, rendendo gli interventi medici estremamente difficili. Le risorse raccolte da Coop saranno dunque indirizzate a supportare queste strutture in difficoltà, per mantenere almeno un livello minimo di cure salvavita nella zona.

Appelli istituzionali e la posizione di coop sul contesto umanitario

Oltre alla campagna di raccolta fondi, Ernesto Dalle Rive ha rinnovato l’appello al governo italiano. L’invito è a intervenire con forza per riaprire i corridoi umanitari verso Gaza e facilitare così l’ingresso di forniture mediche e beni di prima necessità. La questione umanitaria si collega strettamente alla crisi diplomatica e militare che coinvolge la regione sin dal 7 ottobre 2024, data dell’inizio degli scontri più intensi dopo un attacco ben documentato.

Dalle Rive ha chiesto anche il rilascio degli ostaggi israeliani presi durante il conflitto, sottolineando come una pace giusta rappresenti l’obiettivo conclusivo da raggiungere. Anche Coop riconosce che l’emergenza sanitaria è solo uno degli effetti più visibili di un quadro complesso e drammatico. Per questo motivo, la campagna non è solo un gesto di solidarietà ma anche un segnale di pressione verso chi potrebbe incidere su una soluzione politica più ampia.

La raccolta fondi resta aperta fino alla fine di settembre 2025. Le zone colpite, mediamente in condizioni quasi critiche, continueranno a dipendere dagli aiuti internazionali e dalle donazioni. Le organizzazioni come Medici senza frontiere rappresentano un punto di riferimento per un’assistenza che altrimenti rischia di scomparire, mentre la comunità internazionale si interroga sulle possibilità di fermare la crisi in corso.

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