Il caso di serena mollicone, la ragazza di 18 anni trovata morta nel 2001 a monte san giovanni campano, torna in tribunale. La prima udienza del processo d’appello bis in Corte d’Assise d’Appello di roma è stata fissata per il 22 ottobre 2025. Questo passaggio giudiziario arriva dopo l’intervento della Corte di Cassazione che ha annullato la sentenza precedente per carenze nelle motivazioni.
La cronologia dei fatti: dalla scomparsa al ritrovamento del corpo
Serena mollicone, liceale di arce, sparì il primo giugno 2001. Tre giorni dopo, il 3 giugno, il suo corpo senza vita venne rinvenuto nel bosco fonte cupa, situato nella località anitrella di monte san giovanni campano, piccolo comune in provincia di frosinone. Le indagini iniziarono subito e si concentrarono sulle modalità della morte e sugli ultimi momenti di serena.
La ricostruzione dell’accusa
Secondo l’accusa, la giovane entrò nell’appartamento di servizio della famiglia mottola, situato sopra la caserma dei carabinieri di arce. Lì sarebbe stata uccisa durante una lite. La ricostruzione parla di un omicidio volontario, causato anche dal mancato soccorso che avrebbe potuto salvare la vita a serena. Le autopsie evidenziarono infatti che la morte fu causata dall’abbandono della vittima in condizioni critiche.
Lo sviluppo del procedimento giudiziario e le motivazioni della cassazione
Dopo anni di processi, la corte d’assise di cassino e poi quella d’appello avevano assolto franco mottola, ex comandante dei carabinieri di arce, sua moglie anna maria e il figlio marco, tutti imputati per concorso nell’omicidio. Tuttavia, la decisione finale della corte d’appello attirò critiche per la scarsa chiarezza e contraddittorietà nelle motivazioni.
L’intervento della corte di cassazione
Nel marzo 2025, la corte di cassazione ha annullato quel verdetto. La suprema corte ha sottolineato che le motivazioni dell’assoluzione non erano sufficienti a spiegare la complessità del caso e ha ordinato un nuovo giudizio d’appello. Questo significa che il processo ricomincerà da zero davanti alla terza sezione della corte d’assise d’appello di roma, con le stesse accuse rivolte alla famiglia mottola.
Le accuse e la posizione degli imputati nel processo bis
Gli imputati sono accusati di aver partecipato all’omicidio volontario di serena mollicone, evento avvenuto nell’appartamento di servizio sopra la caserma dei carabinieri di arce. Per l’accusa, il litigio in quella casa sfociò nel ferimento della ragazza, che poi non venne soccorsa e morì per questo abbandono.
La famiglia mottola, in precedenza, aveva sempre negato ogni coinvolgimento nella morte di serena. La loro posizione resta al centro dell’attenzione con il nuovo processo, che dovrà affrontare sia gli elementi delle perizie medico legali, sia le testimonianze raccolte negli anni. Le prossime udienze saranno decisive per chiarire ulteriormente le responsabilità di tutti gli imputati.