Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha recentemente affrontato la situazione delicata che coinvolge l’amministrazione comunale, in seguito alle dimissioni dell’assessore alla Rigenerazione urbana, Giancarlo Tancredi. Durante un evento pubblico, Sala ha espresso la sua intenzione di non affrettare la nomina del successore di Tancredi, dimessosi a causa di un’inchiesta. Ha sottolineato l’importanza di prendere decisioni ponderate, affermando: «Non voglio prendere una decisione con urgenza e rischiare di fare una scelta sbagliata».
La gestione provvisoria delle deleghe
In un contesto di incertezze politiche e amministrative, Sala ha deciso di attribuire temporaneamente le deleghe dell’assessorato alla vicesindaca Anna Scavuzzo. Questa mossa rappresenta una soluzione provvisoria necessaria in attesa di una decisione più definitiva. La questione della successione a Tancredi non è semplice; Sala ha affermato: «Non mi spingerei a dire che decideremo questa settimana o tra due settimane. Voglio fare la scelta giusta e con calma».
Sostegno a Tancredi e integrità dell’amministrazione
Un aspetto significativo del discorso di Sala è stato il suo sostegno all’ex assessore Tancredi, che ha svolto un lavoro importante nel suo ruolo. Sala ha dichiarato di credere fermamente nella sua onestà e ha espresso rammarico per la situazione che ha portato alle sue dimissioni. «Credo molto nella sua onestà e mi spiace per come sia finita. Ma ora guardiamo avanti», ha sottolineato, evidenziando la necessità di non perdere di vista gli obiettivi futuri dell’amministrazione.
In merito alla sua scelta di non dimettersi, Sala ha spiegato che, a differenza di Tancredi, ha ritenuto che le sue dimissioni non avrebbero giovato né al centrosinistra né al centrodestra. Ha affermato: «Tutti parlano – ma tenersi sulle spalle una situazione così pesante, non so chi l’avrebbe fatto». Il sindaco ha voluto rassicurare i cittadini riguardo alla sua integrità e alla trasparenza dell’amministrazione, affermando: «Non credo che i cittadini partano con un pregiudizio accusatorio. Si tratta di procedure, non di malaffare».
Il futuro dello stadio di San Siro
Un altro tema rilevante per l’amministrazione di Milano è rappresentato dalla questione dello stadio di San Siro, il cui futuro è attualmente oggetto di dibattito. La vendita dello stadio, inizialmente prevista per la fine di luglio, è stata posticipata a settembre. Sala ha confermato che il Consiglio comunale dovrà esprimere il proprio parere entro la fine di settembre per rispettare il vincolo della Sovrintendenza, che riguarda il secondo anello del Meazza, rientrante sotto il vincolo storico dal 10 novembre 2025. Ha assicurato: «Quando tutto sarà a posto, procederemo con una delibera di giunta, poi passeremo al Consiglio».
Tuttavia, il rapporto tra il sindaco e il Partito Democratico (Pd) sembra essere in una fase delicata, specialmente riguardo alla questione della vendita dello stadio. Una parte del Pd milanese ha manifestato scetticismo nei confronti della cessione, temendo che l’affare potesse essere concluso in modo affrettato. Il rinvio della decisione a settembre potrebbe favorire un dialogo più costruttivo tra le diverse fazioni del partito.
La questione della successione a Tancredi, l’inchiesta in corso e i dibattiti sul futuro di San Siro rappresentano un momento cruciale per Milano e per l’amministrazione di Sala. In un clima di incertezze e sfide, il sindaco sembra determinato a prendere decisioni attente e ponderate, consapevole che ogni scelta avrà ripercussioni significative sul futuro della città. Con la pressione dell’opinione pubblica e le aspettative dei cittadini, Sala è chiamato a navigare in acque tempestose, mantenendo una rotta chiara e trasparente nel suo operato.