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L’economista rodrigo cabezas rilasciato dopo 41 giorni di detenzione in venezuela

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L’economista venezuelano Rodrigo Cabezas, ex ministro delle Finanze sotto Hugo Chávez, è stato liberato dopo oltre un mese di detenzione. La notizia arriva a seguito di un periodo durante il quale della sua sorte si erano perse le tracce. La sua vicenda si inserisce in un contesto politico complesso, segnato da arresti e scarcerazioni di oppositori al governo attuale di Nicolás Maduro.

Arresto e sparizione di rodrigo cabezas a maracaibo

Rodrigo Cabezas è stato arrestato il 12 giugno nella città di Maracaibo, capitale dello stato di Zulia, a ovest del Venezuela. L’operazione è stata condotta dal Sebin, la polizia politica venezuelana, che non ha fornito spiegazioni ufficiali circa il motivo dell’arresto. Da quel momento, la famiglia di Cabezas è rimasta senza notizie per settimane, configurando un caso di persona scomparsa nello scenario politico del Paese. Questa mancanza di comunicazioni ha suscitato grande preoccupazione nei suoi cari ma anche a livello internazionale, vista la reputazione del professore e la sua passata carriera politica.

Cabezas, 68 anni, è noto per aver ricoperto ruoli chiave nell’economia venezuelana durante il governo Chávez. Prima dell’arresto, insegnava economia presso l’Università del Zulia. La sua detenzione senza informazioni precise ha spinto varie organizzazioni umanitarie e media a chiedere chiarezza e rispetto dei diritti umani.

La conferma della liberazione e le condizioni di salute di cabezas

Dopo 41 giorni di detenzione, la famiglia ha ufficializzato la scarcerazione tramite una pagina web dedicata. Il messaggio esprime gratitudine a chi ha sostenuto la campagna per la sua liberazione, sottolineando l’importanza delle voci di sostegno nella battaglia per ottenere giustizia e trasparenza. Questa notizia è stata diffusa anche da diverse testate giornalistiche venezuelane, confermando la fine di questo periodo di isolamento forzato.

Non ci sono al momento dettagli precisi sulle condizioni poste alla sua liberazione. Non si sa se Cabezas usufruisca di un regime di libertà vigilata, con obbligo di firma in tribunale, o se ha ottenuto il completo rilascio senza restrizioni. L’economista soffre di problemi cardiaci, elemento che aveva sollevato allarmi durante la sua detenzione, soprattutto per le possibili conseguenze della mancanza di assistenza adeguata in prigione.

Il contesto politico e la repressione degli oppositori in venezuela

Il caso di Rodrigo Cabezas rientra in una più ampia dinamica di repressione contro chi critica il governo Maduro. Negli ultimi tempi si sono registrate diverse scarcerazioni di prigionieri politici, alternate però a nuovi arresti arbitrari di oppositori. Gli attivisti e molte organizzazioni per i diritti umani denunciano un “effetto porta girevole” nelle carceri venezuelane, dove la popolazione carceraria politica si mantiene molto alta.

Secondo queste fonti, oltre 900 prigionieri politici sono ancora detenuti in condizioni spesso precarie. Cabezas, che non ha mai nascosto le sue critiche alle politiche economiche attuate dall’attuale leadership, rappresenta un simbolo di questa lotta tra potere politico e opposizione intellettuale nel Paese.

Tensione persistente e problemi di libertà di espressione

Il rilascio del professore non modifica però la situazione di fondo, che rimane critica sul fronte della libertà di espressione e dei diritti civili. L’arresto e la successiva scarcerazione di Cabezas mostrano il clima di tensione persistente in Venezuela durante il 2025.

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