La presidente della commissione europea, Ursula von der Leyen, ha ribadito l’importanza di costruire rapporti commerciali solidi e diversificati durante la sua visita a Tokyo, dove ha ricevuto una laurea honoris causa dall’università di Keio. L’attenzione si concentra non solo sul rafforzamento del partenariato con gli Stati Uniti, ma anche sull’espansione dei legami economici con Paesi emergenti e con diverse aree del mondo, alla ricerca di stabilità e nuove opportunità.
Rafforzare il partenariato commerciale con gli stati uniti
Durante il discorso a Tokyo, von der Leyen ha sottolineato la volontà della commissione europea di ristabilire un rapporto commerciale con gli Stati Uniti basato su fondamenta più solide. Questo obiettivo risponde alle crescenti esigenze di stabilità nelle relazioni transatlantiche dopo anni di tensioni e incertezze. I legami con gli Stati Uniti rappresentano una parte importante per l’economia dell’Unione europea, ma è chiaro che Bruxelles intende ripensare queste relazioni per renderle più stabili e durature.
Un sistema di alleanze più ampio
La presidente ha evidenziato come questo percorso di revisione non escluda però altre esigenze commerciali. Il commercio globale si muove anche verso altre direzioni, con una grande fetta degli scambi che coinvolge vari Paesi in cerca di nuove opportunità di crescita. La strategia della Ue punta quindi a costruire un sistema di alleanze più ampio e diversificato per fronteggiare le sfide geopolitiche e commerciali nel 2025.
Espandere i legami con nuove aree geografiche
Von der Leyen ha citato esplicitamente Paesi asiatici come India e Indonesia, insieme a regioni importanti come il Sud America e il Pacifico, inclusi Canada, Nuova Zelanda e Corea del Sud, come interlocutori fondamentali. A Tokyo si è parlato della necessità di creare un network commerciale che possa connettere l’Europa a più mercati, permettendo così maggiore indipendenza economica e capacità di reazione in un contesto globale incerto.
Il ruolo centrale del giappone
Il Giappone, in particolare, si conferma uno degli attori essenziali in questo disegno. La visita della presidente Ue si è concentrata proprio su questo punto: rafforzare i rapporti con un partner storico, capace di portare stabilità e progetti comuni in campo tecnologico, energetico e commerciale. L’attenzione va anche al modo con cui queste collaborazioni possono creare benefici diffusi, non solo per i due blocchi, ma per tutta la rete commerciale globale.
La sfida della stabilità in un commercio globale frammentato
Con oltre l’87% del commercio mondiale che avviene tra Paesi diversi, l’obiettivo della Ue è chiaro: costruire rapporti basati sulla fiducia e condivisione di interessi strategici. Questo impegno nasce dalla necessità di affrontare un mondo che, nel 2025, si caratterizza per una frammentazione crescente dei mercati e per una competizione economica che richiede scelte mirate.
Strategia di diversificazione
Non è più sufficiente puntare su un solo partner o su una singola area geografica. Per questo l’Unione europea intende giocare un ruolo attivo e diretto, promuovendo alleanze che assicurino sia la sicurezza delle forniture, sia l’accesso a mercati in espansione. La presidentessa ha inoltre ricordato che solo attraverso la collaborazione i Paesi possono sperare di mantenere la loro autonomia economica e sviluppare nuove iniziative di interesse comune.
Von der Leyen ha ribadito che la collaborazione tra i diversi Paesi rappresenta una risorsa essenziale per costruire un futuro dove scambi e investimenti siano bilanciati e duraturi. L’approccio adottato punta a rispondere a bisogni concreti di stabilità e crescita, in un contesto globale sempre più complesso e interconnesso.