Il primo semestre del 2025 ha mostrato un’accelerazione negli investimenti di iberdrola, con un aumento del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La società ha concentrato la maggior parte delle risorse negli Stati Uniti e nel Regno Unito, puntando sulle reti elettriche in mercati con regole chiare e rating creditizi solidi. Nel dettaglio, gli investimenti nelle reti sono cresciuti di quasi il 14%, accompagnati da uno sviluppo significativo delle energie rinnovabili e da un aumento del flusso di cassa.
Crescita e distribuzione degli investimenti nel primo semestre 2025
Nei primi sei mesi del 2025, iberdrola ha investito complessivamente 5.662 milioni di euro, cifra superiore del 7% rispetto al primo semestre del 2024. La quota maggiore di questi fondi, oltre il 60%, è stata destinata a infrastrutture negli Stati Uniti e nel Regno Unito, segno di una strategia mirata a consolidare la presenza in paesi con regolamenti favorevoli e profili di rischio contenuti.
Gli investimenti nelle reti elettriche sono saliti a 3.082 milioni di euro, con un aumento del 14%. Questa crescita ha portato gli asset regolati vicini ai 50 miliardi di euro, un valore che è cresciuto del 70% negli ultimi cinque anni. Parallelamente, iberdrola ha investito 2.155 milioni di euro nelle energie rinnovabili, puntando in particolare sull’eolico offshore. Le principali località di intervento sono i parchi East Anglia 2 e East Anglia 3 nel Regno Unito e Vineyard Wind negli Stati Uniti, dove i lavori di costruzione procedono secondo il piano previsto.
Risultati operativi e finanziari del semestre
L’utile operativo lordo, noto come EBITDA, ha raggiunto 8.287 milioni di euro, crescendo del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La performance positiva è stata trainata dal rafforzamento delle attività negli Stati Uniti e in altre aree europee, che ha compensato la diminuzione del 12% registrata in Spagna. Nel settore delle reti, l’integrazione della società ENW nel Regno Unito ha contribuito a un aumento del 31% dei risultati, rappresentando più della metà dell’EBITDA complessivo.
Al contrario, il settore produzione e clienti ha fatto registrare un calo del 13% dell’EBITDA, effetto di prezzi energetici più bassi e di costi crescenti nella penisola iberica. L’utile netto consolidato si è attestato a 3.562 milioni di euro, in crescita del 20%, mentre il debito è stato ridotto di 3 miliardi nel trimestre, toccando i 52 miliardi di euro. Il flusso di cassa ha mostrato un incremento del 15%, spinto da nuove operazioni di rotazione degli asset e collaborazioni strategiche, tra cui l’estensione dell’accordo con masdar per il progetto East Anglia 3 nel Regno Unito. La liquidità disponibile supera i 19 miliardi di euro.
Prospettive e strategie per la crescita a lungo termine
Iberdrola ha confermato le previsioni di un aumento a doppia cifra dell’utile netto nel 2025, grazie anche al riconoscimento di costi passati negli Stati Uniti, già contabilizzati. La società intende sostenere questa crescita con ulteriori investimenti: le reti elettriche dovrebbero aumentare del 10% in termini di asset regolati, e si prevedono circa 1.400 megawatt aggiuntivi di capacità rinnovabile nella seconda metà dell’anno.
Le nuove tariffe non avranno un impatto significativo sui risultati operativi, con un costo stimato sotto l’1% sugli investimenti, dato che iberdrola sta gestendo efficacemente la catena di approvvigionamento. Il dividendo per gli azionisti verrà mantenuto, con un pagamento di 0,409 euro previsto per il 24 luglio e un dividendo complessivo di 0,645 euro.
Aumento di capitale e rafforzamento degli investimenti nelle reti
Per finanziare le opportunità d’investimento, iberdrola ha effettuato un aumento di capitale di 5 miliardi di euro. Questa operazione permette di accelerare gli investimenti nelle reti elettriche negli Stati Uniti e nel Regno Unito, paesi con quadri regolatori stabili e rating A. Nei prossimi sei anni la società prevede investimenti superiori a 55 miliardi di euro nel settore delle reti, con la base di asset che dovrebbe superare i 90 miliardi di euro entro il 2031, rispetto ai 30 miliardi di euro del 2020.
La distribuzione geografica degli asset prevede che il 75% sarà concentrato negli Stati Uniti e nel Regno Unito, a seguito di nuovi quadri tariffari in stati come New York e Maine e di regolamenti dedicati per la trasmissione e distribuzione nel Regno Unito. Il 15% degli asset sarà in Brasile, mentre il restante 10% resterà in Spagna. Il rendimento medio atteso sul capitale proprio per i prossimi anni è stimato al 9,5%.
Finanziamenti, rating e aspettative economiche fino al 2030
L’aumento di capitale serve a sostenere una crescita finanziaria senza intaccare la solidità creditizia dell’azienda. Iberdrola mira a mantenere il rating BBB+ fino al 2030 senza necessità di ulteriori aumenti di capitale. Il flusso di cassa operativo, le operazioni di rotazione degli asset e le partnership strategiche contribuiranno a coprire gli investimenti programmati, assieme al pagamento dei dividendi secondo la politica aziendale.
Le prospettive indicano una crescita stabile dell’utile netto fino alla fine del decennio, nel contesto di una strategia incentrata su paesi con regime regolatorio prevedibile e un alto rating creditizio. Per aggiornare analisti e investitori, iberdrola ha programmato il capital markets day il 24 settembre prossimo a Londra.