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In italia nel primo semestre 2025 fonti rinnovabili coprono il 42% della domanda elettrica ma cala la quota complessiva

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L’elettricità prodotta da fonti rinnovabili in Italia tra gennaio e giugno 2025 copre il 42% della domanda nazionale. Nonostante la quota complessiva risulti inferiore a quella del 2024, il fotovoltaico raggiunge un nuovo record di produzione. Terna ha pubblicato il suo consueto report mensile aggiornando i dati sulla generazione, la capacità installata e gli scambi energetici con l’estero.

Produzione elettrica da fonti rinnovabili nel primo semestre 2025

Nei primi sei mesi del 2025 in Italia la produzione netta di energia elettrica destinata al consumo ha raggiunto circa 128,5 TWh, coprendo l’84,5% della domanda complessiva che è stata pari a 152,5 TWh. Le fonti rinnovabili hanno fornito poco meno della metà della produzione elettrica nazionale, con un totale di 64 TWh, ma questa quantità segna una riduzione del 4% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Il fotovoltaico spicca tra le fonti rinnovabili, con oltre 22 TWh prodotti. Questa quantità supera quella dell’idroelettrico, che si attesta intorno a 21,7 TWh, mostrando un calo rispetto all’anno precedente. Anche l’eolico segna una flessione, fermandosi a 11 TWh, meno rispetto ai primi sei mesi del 2024. La produzione da geotermia e biomasse invece cresce e arriva rispettivamente a 2,6 TWh e 6,5 TWh.

Il saldo energetico con l’estero mostra una diminuzione del 12,9% rispetto al 2024. L’export aumenta del 25,5%, mentre l’import cala del 10,3%, segnalando un maggior surplus energetico destinato all’esportazione.

Nuovo record del fotovoltaico grazie all’espansione degli impianti

L’espansione degli impianti fotovoltaici ha contribuito in modo determinante al nuovo record di produzione nel 2025. Nel primo semestre sono stati aggiunti al sistema elettrico italiano 3.099 MW di capacità da fonti rinnovabili, di cui la quasi totalità proviene da nuovi impianti solari, pari a 2.809 MW in più rispetto al dicembre 2024.

Il saldo rispetto al 2024 è inferiore di circa 532 MW, ma la crescita resta significativa e si riflette nella produzione. Terna evidenzia che l’aumento complessivo di energia prodotta dagli impianti fotovoltaici deriva sia da una maggiore potenza installata che da condizioni di irraggiamento più favorevoli nei mesi considerati.

Tra le regioni con i maggiori incrementi si posiziona il Lazio, cresciuto di 406 MW, seguito dalla Lombardia con 289 MW e dal Piemonte con 219 MW. Questi dati raccontano di un’Italia che punta molto sull’energia solare, anche se le altre fonti rinnovabili mostrano segnali di stallo o calo.

Nel settore eolico la crescita si limita a 274 MW, il 24,5% in meno rispetto al 2024. La produzione di energia dal vento è calata di 1.493 GWh, dovuta principalmente a una minore ventosità. L’aumento degli impianti non ha compensato questa diminuzione, confermando un trend meno favorevole per questa fonte.

Differenze regionali nella crescita delle rinnovabili

Tra gennaio 2021 e giugno 2025 le differenze territoriali nella crescita delle rinnovabili sono evidenti. Il decreto “burden sharing” indica obiettivi precisi da rispettare per ogni regione. Alcune regioni superano questi target grazie a installazioni consistenti, altre segnalano ritardi che influiscono sul raggiungimento degli obiettivi nazionali.

Sono in anticipo rispetto ai target le regioni Campania , Emilia Romagna , Friuli Venezia Giulia , Lazio , Lombardia , Piemonte , Trentino Alto Adige e Veneto . Questa crescita ha aiutato a sostenere l’aumento complessivo della capacità installata.

Diversi territori però mostrano un saldo negativo, con ritardi accumulati rispetto agli obiettivi stabiliti dal decreto. Questi scarti regionali evidenziano come la crescita delle energie rinnovabili si distribuisce in modo non uniforme sul territorio e rappresentano una sfida per l’Italia nel raggiungere i target nazionali ed europei in materia di transizione energetica.

La presenza di differenze significative tra regioni impone un monitoraggio ravvicinato e interventi mirati per stimolare gli investimenti nelle aree più lente.

Scenario energetico italiano nel primo semestre 2025

Nel contesto generale del primo semestre 2025, emerge uno scenario energetico italiano che, pur rallentando rispetto agli sforzi messi in campo nel 2024, continua a puntare con decisione su fonti rinnovabili, in particolare sul fotovoltaico. Questo settore traina la crescita impiantistica e alimenta una quota importante della domanda, anche se le condizioni meno favorevoli dell’eolico e dell’idroelettrico contribuiscono a comprimere la quota complessiva di energia pulita.

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