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Il governo argentino silura eduardo bustamante da viceministro degli esteri dopo tensioni interne

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La revoca del ruolo di viceministro degli Esteri a eduardo bustamante segna una svolta nelle dinamiche della diplomazia argentina. L’esecutivo ha formalizzato l’allontanamento con una comunicazione ufficiale che parla di “dimissioni formali”, ma fonti interne raccontano un’altra verità. L’uscita di bustamante arriva dopo settimane di sospetti e tensioni accumulate in ambienti ministeriali.

La rimozione ufficiale e le indiscrezioni sulle dimissioni forzate

Il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale indica le dimissioni di eduardo bustamante come causa della cessazione dal ruolo di viceministro degli Esteri. Dietro questa versione formale, tuttavia, si celano particolari diversi. Fonti vicine al ministero riportate dal giornale Clarín parlano di un vero e proprio licenziamento. La sua partenza sarebbe stata favorita da una richiesta improvvisa di ferie, considerata da alcune voci interne come un tentativo di prendersi del tempo di riflessione in un clima teso.

Negli ultimi giorni precedenti la rimozione, i rapporti tra bustamante e la nuova leadership del ministero si sarebbero deteriorati in modo netto. Le divergenze su strategie diplomatiche e posizionamenti politici avrebbero alimentato un contesto difficoltoso, la cui soluzione si è tradotta con l’uscita dell’esponente diplomatico. Non a caso, la notizia era già circolata da alcune settimane e la conferma definitiva ha reso palese la volontà del governo di modificare assetti chiave.

Il profilo di eduardo bustamante e la sua nomina nel 2023

Eduardo bustamante è un diplomatico di lungo corso con una carriera consolidata negli uffici esteri argentini. La sua nomina a viceministro, nell’ottobre 2023, avvenne sotto la gestione di diana mondino, allora ministra degli Esteri. La scelta fu accolta con interesse dagli ambienti diplomatici, vista la sua esperienza maturata in diverse sedi internazionali.

L’incarico però si rivelò presto complicato per bustamante. L’episodio più noto che ha segnato la sua attività è avvenuto durante un’assemblea all’Onu, quando l’Argentina votò a favore della fine dell’embargo americano contro Cuba. La decisione riscosse forti critiche a livello interno, in particolare dal presidente javier milei, che espresse un giudizio netto contro quella posizione.

Le conseguenze politiche dell’incidente all’Onu e la crisi nella Farnesina argentina

Il voto dell’Argentina nelle Nazioni Unite creò un forte impatto politico. La ministra diana mondino, responsabile della politica estera al momento del voto, venne rimosso dal suo incarico poco dopo, in un contesto di contestazioni e pressioni politiche. Per bustamante, il caso rappresentò un banco di prova significativo.

Nonostante il clima difficile, il viceministro riuscì a mantenere la posizione anche durante la successiva ondata di dimissioni e sostituzioni nel ministero. Tuttavia, la sua posizione rimase più debole dal punto di vista politico. La sua capacità di mantenere un ruolo di rilievo si affievolì man mano che le tensioni interne si accentuarono, aprendo la strada alla sua esclusione definitiva.

La rimozione di eduardo bustamante testimonia la fragilità delle alleanze politiche e diplomatiche all’interno del governo argentino nel 2025. Una serie di eventi interni ha contribuito a spostare equilibri, determinando l’uscita di figure anche consolidate nel ministero degli Esteri.

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