Il risparmio degli italiani torna ai livelli più alti degli ultimi due decenni, segnando un cambiamento nelle motivazioni e nelle strategie adottate. La casa continua a essere il patrimonio principale per quasi l’80% della popolazione, mentre la previdenza e la tutela della famiglia rimangono priorità molto sentite. Le scelte finanziarie mostrano una preferenza per strumenti più sicuri e una crescente attenzione alle esigenze della cosiddetta Silver Age, ovvero gli over 60 ancora attivi economicamente e socialmente.
Tendenza al risparmio e le sue motivazioni principali nel 2025
Secondo un’indagine svolta da Intesa Sanpaolo e Fondazione Einaudi su 1.500 italiani, il 58% della popolazione risparmia oggi, dato che rappresenta il massimo degli ultimi venti anni. Questo incremento riguarda in particolare i cosiddetti risparmiatori “intenzionali” che accumulano denaro con obiettivi precisi come l’acquisto della casa, la formazione dei figli o la sicurezza durante la pensione. Questi superano ormai in numero quelli che risparmiano solo per precauzione, fronteggiando imprevisti nel futuro.
Interesse per la previdenza complementare
L’interesse verso la previdenza complementare è aumentato notevolmente rispetto al passato, con quasi un quarto degli intervistati che ha aderito a forme di pensione integrativa, sebbene rimangano meno diffuse altre coperture assicurative come le polizze Long Term Care o sanitarie. La sicurezza dei risparmi mantiene una forte rilevanza, anche se per la prima volta la percentuale di italiani che la indica come obiettivo principale scende sotto il 50%. Il livello di alfabetizzazione finanziaria non spinge però all’investimento in strumenti più rischiosi: azioni e prodotti di borsa sono poco utilizzati, mentre la preferenza resta saldamente sulle obbligazioni.
Ruolo centrale della casa nel risparmio e negli investimenti italiani
La proprietà immobiliare rappresenta il cuore del patrimonio per quasi l’80% degli italiani intervistati. La casa viene spesso acquistata in più fasi nel corso della vita e non perde importanza neanche con l’età avanzata. Infatti, più del 7% degli over 60 ha previsto acquisti o cambiamenti abitativi nei prossimi anni, in buona parte legati al pensionamento e alla volontà di migliorare o trasferirsi.
Non solo acquisti per sé stessi: circa il 22% delle compravendite effettuate dagli over 55 sono indirizzate all’acquisto di immobili per i figli. Questo dimostra come il mattone continui a svolgere un ruolo di garanzia economica e di supporto familiare intergenerazionale molto forte. Il mercato immobiliare resta quindi un punto di riferimento stabile e quotidiano delle decisioni di risparmio, riflettendo anche una diffusa diffidenza verso strumenti finanziari più volatili.
Compravendite e acquisti per le nuove generazioni
Il mercato immobiliare si conferma quindi come un pilastro delle strategie finanziarie familiari, soprattutto per la trasmissione del patrimonio.
Caratteristiche e progetti della silver age, una generazione ancora attiva
Il gruppo degli italiani con più di 60 anni presenta un profilo molto vivace rispetto all’idea comune di pensionati inattivi. La cosiddetta Silver Age mostra un’alta capacità di risparmio, con quasi due terzi ancora impegnati ad accantonare risorse. Questi ultra sessantenni svolgono un ruolo cruciale nel supporto economico e sociale delle famiglie, con frequenti aiuti ai figli e ai nipoti, oltre a dedicare loro tempo in varie forme di assistenza.
Un dato sorprendente riguarda la forte partecipazione al lavoro retribuito: nella fascia tra 61 e 70 anni lavora quasi il 60% degli uomini e oltre il 44% delle donne. Anche nelle classi più anziane tale attività resta presente, anche se in misura ridotta. La silver age non rinuncia a una vita attiva e alla pianificazione di progetti futuri, come viaggi o spostamenti abitativi collegati al pensionamento. Risparmiare continua a essere visto come una tutela personale ma anche come un impegno morale verso i discendenti, confermando quanto il denaro rimanga un mezzo per garantirsi una certa libertà.
Le scelte finanziarie: tra prudenza, obbligazioni e poca propensione al rischio
Nell’insieme gli italiani prediligono strumenti sicuri e relativamente semplici. Le obbligazioni coprono la fetta principale degli investimenti finanziari, con un quinto dei risparmiatori che detiene titoli di questo tipo e una maggioranza di acquisti rispetto alle vendite nell’ultimo anno. Al contrario, le azioni rimangono marginali, coinvolgendo solo una piccola parte del campione.
Cautela nelle scelte finanziarie
La ricerca mette in evidenza una certa cautela nelle scelte finanziarie, legata anche a un livello di alfabetizzazione che meno di metà ritiene adeguato. Questo frena la propensione verso prodotti gestiti o più complessi, anche se quest’ultimi mostrano lievi segnali di crescita. L’attenzione alla stabilità prevale così sulle potenzialità di guadagno più alte ma anche più rischiose, in particolare in una fase storica caratterizzata da molte incertezze economiche.
Le scelte di risparmio della popolazione italiana riflettono una cultura orientata alla protezione e al futuro, puntando il mattone e le coperture previdenziali come punti fermi e segnando una cautela che permea le strategie di investimento a ogni età.