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Gli eredi di augusto pinochet condannati a restituire oltre 16 milioni di dollari al fisco cileno

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Il tribunale civile di Santiago del Cile ha ordinato agli eredi di Augusto Pinochet di restituire più di 16 milioni di dollari al fisco. La decisione segue una lunga disputa giudiziaria che riguarda la gestione di fondi pubblici sottratti e utilizzati dal dittatore e successivamente ereditati dai suoi discendenti. Questa sentenza rappresenta un passaggio importante nel contenzioso legato al patrimonio accumulato da Pinochet durante il suo regime.

La sentenza del tribunale civile di santiago e le motivazioni

Il settimo tribunale civile di Santiago ha definito che i fondi di origine pubblica, sottratti da Augusto Pinochet, sono stati trasferiti su conti personali. Questi soldi, secondo la sentenza, sono stati poi impiegati per acquistare proprietà e strumenti finanziari senza alcuna base legale. Il tribunale ha respinto le argomentazioni della difesa sul presunto termine di prescrizione del reato, sostenendo invece che la restituzione fosse dovuta.

La giudice Carolina Cabello, che ha firmato la decisione, ha specificato che nonostante la morte di Pinochet impedisca di stabilire una colpa penale diretta, la sua condotta ha portato a un’appropriazione indebita di almeno 17,8 milioni di dollari. La somma esatta come indicato nel testo giudiziario supera i 16 milioni ma include anche interessi e altri elementi nel calcolo complessivo del risarcimento. La sentenza è di primo grado e può essere soggetta ad appelli davanti alla corte d’appello e alla corte suprema del Cile.

Il contesto storico del caso riggs e il percorso giudiziario

Il caso noto come dossier Riggs risale a più di un decennio fa e riguarda le indagini sull’origine dei fondi occultati da Pinochet in conti segreti presso la Riggs Bank di Washington. Questa vicenda ha portato alla luce movimenti di denaro non trasparenti e alla scoperta di somme ingenti custodite fuori dal Cile. Le autorità hanno avviato verifiche approfondite per comprendere come questi capitali fossero stati accumulati durante gli anni del regime.

Nel 2018 la magistratura del Cile aveva già ordinato il sequestro di 1,6 milioni di dollari dai patrimoni della famiglia Pinochet-Hiriart. Questo decreto è stato uno step intermedio nel lungo processo di recupero dei beni pubblici sottratti. La recente sentenza rappresenta un passo ulteriore rispetto a ciò che era stato finora deciso, ampliando la somma riconosciuta come da restituire e coinvolgendo un numero più ampio di eredi.

Chi sono gli eredi coinvolti e la distribuzione dei fondi contestati

Il denaro al centro della vicenda è stato ereditato da sedici persone, fra cui la moglie di Augusto Pinochet, Lucía Hiriart, deceduta recentemente. La sentenza del tribunale specifica il coinvolgimento diretto di queste persone come beneficiari dei patrimoni ritenuti il frutto di appropriazione illecita.

La quota che grava su ciascuno di questi eredi dovrà essere definita nelle eventuali fasi di appello del procedimento. La sentenza rivela come il patrimonio accumulato sia rimasto nei conti personali degli eredi, senza alcun tipo di giustificazione documentale legittima legata a possibili risarcimenti o donazioni regolari. Il procedimento legale mira quindi a recuperare queste somme per reinserirle nelle casse pubbliche del Cile.

Il giudizio si concentra sulle prove patrimoniali emerse negli anni e sui movimenti finanziari compiuti da Pinochet e dalla sua cerchia familiare. L’esito influisce sull’intensa attività giudiziaria che coinvolge la famiglia di uno dei personaggi più controversi nella storia cilena recente.

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