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Finanziamento ministeriale per la cabinovia di trieste: 48,8 milioni in otto rate dal 2027 al 2034

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Il progetto della cabinovia di trieste torna al centro del dibattito dopo che il consigliere comunale Paolo Altin ha reso noti dettagli sulla copertura finanziaria dell’opera. L’investimento previsto dal ministero ammonta a 48,8 milioni di euro, ma sarà erogato in un arco temporale molto ampio, con ripartizioni annuali fino al 2034. Questi dati hanno riacceso il confronto sul futuro dell’infrastruttura e sulla capacità del comune di sostenere i costi.

Dettagli sul finanziamento e tempistiche di erogazione

Secondo quanto emerso nella conferenza stampa convocata da Paolo Altin, il fondo stanziato dal ministero per la cabinovia di trieste non sarà disponibile in un’unica soluzione. Il finanziamento complessivo di 48,8 milioni di euro sarà suddiviso in otto rate, le quali saranno versate tra il 2027 e il 2034. Questo significa che il comune non riceverà l’intera somma subito, ma dovrà gestire il progetto con risorse dilazionate nel tempo.

Questa modalità di erogazione ha sollevato dubbi sulla fattibilità economica dell’opera, visto che i costi iniziali potrebbero superare le disponibilità immediate. Inoltre, Paolo Altin ha sottolineato che finora non erano state chiarite queste condizioni riguardo alla copertura finanziaria. Il capo gruppo di Punto Franco ha dichiarato di aver richiesto ripetutamente informazioni sulla sicurezza dei fondi, senza ottenere risposte chiare dall’amministrazione comunale.

Dubbi sulla sostenibilità economica del progetto

Il capogruppo ha poi spiegato di aver acquisito il decreto ministeriale che formalizza l’assegnazione dei fondi, scoprendo la tempistica dilatata e la mancata disponibilità immediata della cifra complessiva. Secondo Altin, questa situazione mette in discussione la reale copertura di bilancio della cabinovia. Senza la somma totale in anticipo, il comune rischia di dover anticipare costi importanti senza certezze sulle risorse necessarie.

Altin ha invitato l’amministrazione a fermare l’iter autorizzativo finché non sarà assicurata la copertura finanziaria completa. La preoccupazione riguarda anche l’eventuale impatto sulle casse comunali nel breve periodo e le possibili ripercussioni sulla realizzazione dell’opera. Questo nodo rimane centrale per chi osserva da vicino i lavori e considera la cabinovia una infrastruttura complessa e costosa.

Appello per maggiore trasparenza e controllo

Durante l’incontro con la stampa, Paolo Altin ha espresso la speranza che queste informazioni non rimangano ignorate e che venga prestata attenzione anche da parte della Corte dei conti. Un controllo rigoroso potrebbe evitare che il progetto proceda senza garanzie sufficienti e tutelare le finanze pubbliche.

Il consigliere ha quindi evidenziato la necessità di maggiore trasparenza nelle comunicazioni del Comune di trieste, specie su progetti così rilevanti. L’assenza di chiarezza nei mesi precedenti ha creato sospetti tra i consiglieri e cittadini interessati al futuro della cabinovia. A fronte di un investimento così importante, il Comune dovrebbe fornire dati certi e aggiornamenti puntuali sullo stato finanziario del progetto.

Gestione economica e monitoraggio futuro

Con i fondi ministeriali che arriveranno solo a partire dal 2027 e in otto tranche, la gestione economica dell’opera resterà un tema cruciale nei prossimi anni. La realizzazione della cabinovia dipenderà da una vigilanza attenta, sia da parte delle istituzioni locali, sia da organismi di controllo esterni.

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