Kel 12 chiude l’estate 2025 con numeri in forte crescita, segnando un aumento del 20% sia nel numero di passeggeri sia nel fatturato tra giugno e settembre. Il dato indica una domanda solida e un interesse crescente verso un modello di viaggio che punta su esperienze autentiche e sostenibili, lontane dal turismo di massa. Questo approccio ha attirato viaggiatori disposti a investire mediamente 6.700 euro per vacanze che privilegiano natura, spazio e immersione culturale.
Mo del viaggio e crescita degli operatori turistici
L’amministratore delegato di Kel 12, gianluca rubino, attribuisce la crescita a una domanda reale e riflessiva. Ha spiegato che i prezzi sono rimasti stabili mentre si è rafforzato l’interesse verso il modello di viaggio proposto dall’azienda. Questo modello punta su itinerari che escono dai circuiti turistici tradizionali, preferendo destinazioni che offrono paesaggi ampi e silenziosi, esperienze coinvolgenti e rapporti autentici con le comunità locali. I viaggiatori che scelgono Kel 12 cercano qualcosa di diverso dal turismo affollato, prediligendo luoghi che mantengono la loro identità e si concentrano sulla sostenibilità ambientale e culturale.
La strategia di rubino
rubino sottolinea come questa scelta non sia casuale ma frutto di una valutazione attenta e consapevole. Il dato dell’advance booking in crescita conferma questo trend: molti prenotano in anticipo per assicurarsi viaggi che rispondano a queste caratteristiche. L’attenzione alle tematiche ambientali e sociali influenza le scelte di viaggio e si traduce in un interesse crescente per destinazioni dove la natura gioca un ruolo protagonista.
Il successo dei grandi spazi e delle destinazioni naturali
L’analisi delle preferenze dei viaggiatori mostra una predilezione per aree dove la natura domina il paesaggio. Nel Mediterraneo sono le isole a catturare maggiormente l’attenzione. Il Nord Europa spinge verso luoghi oltre il Circolo Polare Artico, come le isole svalbard e la groenlandia, noto per i suoi deserti artici. Questi posti offrono scenari quasi vergini, poco affollati e adatti a chi cerca tranquillità e silenzio. L’interesse verso questi territori evidenzia il desiderio di fuga dal turismo di massa e di un’esperienza più vicina al contatto con la natura incontaminata.
Natura come esperienza immersiva
La natura non è solo un elemento visivo ma diviene parte integrante del viaggio. I visitatori apprezzano il teatro naturale che si apre davanti a loro, dalla fauna ai paesaggi mozzafiato. La preferenza per luoghi più remoti e meno battuti si consolida perché permette di evitare flussi turistici intensi mantenendo un rapporto diretto con l’ambiente circostante. Questo tipo di viaggio propone una dimensione più lenta e attenta, lontana dal consumismo tipico di molte mete tradizionali.
Le destinazioni di tendenza nel 2025: dal maghreb all’asia centrale
Tra le mete emergenti spicca il rinnovato interesse per il Maghreb, con una serie di destinazioni che rievocano storia e tradizione. A nord, Norvegia e finlandia attirano per i loro paesaggi silenziosi e lo spettacolo naturale che offrono. L’islanda e in particolare le isole svalbard si confermano tra le più richieste per i deserti artici, rappresentando un’alternativa intensa a viaggi più convenzionali.
L’ex area sovietica presenta nuovi punti di interesse. L’armenia si distingue per l’equilibrio tra circuiti monastici e ambienti naturali che ne fanno una meta originale. L’uzbekistan, cuore della via della seta, guadagna consensi per la sua posizione e la storia che conserva, offrendo un’asia centrale ancora poco esplorata e distante dalle tensioni geopolitiche della regione.
Il richiamo dell’africa australe e oltre
In Africa australe le nazioni più scelte sono namibia, botswana, sudafrica e tanzania. Queste aree offrono safari e paesaggi naturali che continuano ad attrarre chi cerca avventure in ambienti poco alterati. In asia, la mongolia e alcune province meno note della cina mostrano un interesse crescente, mentre l’indonesia viene valorizzata per il suo aspetto complesso e variegato. In sudamerica, al tradizionale richiamo del Perù archeologico si affianca la Bolivia, scelta più impegnativa ma ricca di cultura e paesaggi unici.
Giappone e il richiamo per un viaggio fuori dai percorsi abituali
Il giappone resta un punto fermo per i viaggiatori, nonostante l’aumento dell’interesse a esplorare angoli meno conosciuti. L’attenzione si sposta su itinerari che approfondiscono aspetti meno turistici e consolidati, permettendo di scoprire aspetti più nascosti di una cultura ricca e complessa. Questa tendenza conferma un desiderio di autenticità anche in luoghi tradizionalmente affollati, con la ricerca di esperienze meno superficiali e più legate alla storia e alla quotidianità locale.
A conferma della crescita di this tipo di turismo, si registra una maggior cura nel costruire viaggi personalizzati e meno standardizzati. Il fascino del giappone, combinato con un modo di viaggiare consapevole, spinge gli operatori a proporre percorsi che si distaccano dalle mete più inflazionate. Questo raffinamento dei viaggi riflette un pubblico sempre più esigente e attento su cosa vedere e come farlo.