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Nuovi arresti e sparizioni in venezuela nonostante i recenti rilasci di prigionieri politici

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La tensione in Venezuela resta alta mentre proseguono le detenzioni e le sparizioni forzate di oppositori politici, a poco tempo dalla scarcerazione di alcuni prigionieri. Questo fenomeno è stato denunciato dalla leader dell’opposizione María Corina Machado, che ha puntato il dito contro la politica repressiva delle autorità venezuelane, sottolineando come la situazione rimanga critica anche dopo accordi internazionali.

Arresti arbitrari e nuove ondate di repressione

Da venerdì scorso il regime venezuelano ha arrestato più di 20 persone, tra cui dirigenti collegati al gruppo politico Comando Con Venezuela e testimoni di seggio delle elezioni del 28 luglio 2024. Secondo Machado, questi arresti non sono eventi isolati, ma parte di una strategia consolidata. La leader dell’opposizione li ha definiti “arresti arbitrari” e ne ha denunciato la continuità, nonostante alcuni rilasci avvenuti in contemporanea. Gli arresti riguardano non solo figure di spicco dell’opposizione, ma anche cittadini coinvolti in ruoli legati al processo elettorale, indicando un controllo stretto sulle pratiche democratiche.

Clima di intimidazione e controllo sociale

Questo nuovo giro di detenzioni evidenzia il clima di intimidazione che vive il paese, dove la repressione colpisce a più livelli e coinvolge anche chi svolge attività di testimonianza o controllo elettorale. Per Machado si tratta di una “ondata repressiva” che prosegue senza sosta e che punta a mantenere un clima di paura e controllo sociale.

Il meccanismo della “porta girevole” nelle detenzioni politiche

Secondo María Corina Machado, la gestione delle detenzioni politiche segue un preciso schema che lei ha chiamato “politica della porta girevole”. Questa strategia consiste nel liberare alcuni prigionieri selezionati, spesso in occasione di accordi diplomatici internazionali, per arrestarne immediatamente altri. In questo modo, l’apparente attenuazione della repressione serve a mascherare un fenomeno di repressione continua che cambia solo volto, ma non si arresta.

Diplomazia degli ostaggi e punizioni selettive

La leader dell’opposizione ha spiegato come la “diplomazia degli ostaggi e delle punizioni selettive” venga utilizzata come strumento negoziale tra governi e opposizioni, complicando ulteriormente la situazione interna. Le liberazioni occasionali vengono così usate per guadagnare tempo o migliorare l’immagine internazionale del paese, mentre la macchina repressiva resta attiva e colpisce continuamente.

Questa serie di dinamiche dimostra un tentativo del governo venezuelano di gestire il dissenso con metodi che alternano concessioni parziali a nuovi arresti sistematici, mantenendo così un’opposizione indebolita ma sotto controllo.

Appello urgente alla comunità internazionale e situazione dei detenuti politici

María Corina Machado ha rivolto un appello alla comunità internazionale, invitando gli osservatori e gli organismi internazionali a intervenire di fronte alla grave situazione in Venezuela. La denuncia si concentra sul fatto che attualmente più di 900 persone risultano detenute o sparite per motivi politici. Tra questi ci sono ex dirigenti vicini al chavismo, attivisti sociali, giornalisti, sindacalisti e dipendenti pubblici che subiscono una repressione costante.

Repressione estesa e meno selettiva

La vasta presenza di detenuti politici testimonia la persistenza di un regime che utilizza la detenzione e la sparizione forzata per soffocare ogni forma di dissenso. La presenza di vittime anche tra figure che in passato hanno sostenuto il governo indica una strategia repressiva sempre più ampia e meno selettiva.

In questo contesto, la richiesta di Machado si concentra sull’intervento della comunità internazionale per monitorare la situazione e limitare ulteriori violazioni dei diritti umani in Venezuela. La crescente pressione estera potrebbe rappresentare un punto di svolta nel tentativo di far emergere i casi di abuso e allargare la consapevolezza globale sulle persecuzioni in corso nel paese sudamericano.

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