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Mg4: la prima elettrica compatta con batteria a stato semi-solido debutta in cina, attesa in europa nel 2025

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La gamma delle auto elettriche si arricchisce con un modello che introduce una tecnologia di batterie innovativa nelle vetture compatte a basso costo. La mg4, prodotta dal gruppo anglo-cinese mg, sarà la prima elettrica di dimensioni contenute a montare una batteria a stato semi-solido, tecnologia finora riservata a modelli più costosi. Il lancio sul mercato cinese è previsto per il 5 agosto 2025, mentre l’arrivo in Europa è previsto entro fine anno, con l’Italia che figura tra i paesi di interesse per il marchio.

Specifiche e dotazioni della mg4: dimensioni, performance e tecnologia a bordo

La nuova mg4 monta un motore elettrico da 120 kW posizionato sull’asse posteriore e una batteria da 70 kWh, che garantisce prestazioni adeguate per la categoria e un’autonomia competitiva. Le dimensioni la collocano tra le medio-piccole, con una lunghezza di 4395 mm e una larghezza di 1842 mm, leggermente superiori rispetto al modello precedente, segno della crescente attenzione al comfort e agli spazi interni.

L’infotainment a bordo si affida a una collaborazione con oppo, noto brand tecnologico cinese, integrando il sistema mg×oppo che permette di controllare diverse funzioni dell’auto tramite comandi vocali, gestuali o da smartphone, rendendo l’esperienza utente più fluida e moderna. Questo sistema, integrato nella console centrale, amplia la connettività e la facilità d’uso da parte del conducente.

Il vero punto di forza per la mg4 sarà il prezzo. Sulla scena cinese, il listino oscilla tra 9.600 e 14.400 euro circa, ma per l’Europa il costo subirà un aumento legato ai dazi e agli adeguamenti necessari per la normativa comunitaria. La produzione è già attiva nello stabilimento saic di nanchino, e il marchio si prepara a consolidare la propria presenza in Europa puntando a un mercato in crescita soprattutto nelle città.

Differenze tra batterie lfp e a stato semi-solido: motivi della transizione tecnologica

Le batterie lfp, ampiamente utilizzate nelle auto elettriche economiche, impiegano un elettrolita liquido che facilita il passaggio degli ioni ma presenta limitazioni importanti in termini di sicurezza e capacità energetica. L’elettrolita liquido può provocare incendi in caso di incidenti o rotture, e la stabilità termica è inferiore rispetto alle batterie allo stato solido o semi-solido.

Le batterie a stato semi-solido, come quelle utilizzate sulla mg4, usano una minor quantità di liquido e maggior parte di materiale solido che riduce i rischi di combustione e migliora la stabilità generale della cella. Inoltre, la maggiore densità energetica permette di immagazzinare più energia con dimensioni simili o inferiori, andando a migliorare l’autonomia o a ridurre il peso del pacco batterie.

La conduzione degli ioni risulta più efficiente, consentendo tempi di ricarica più brevi. Gli ioni si muovono più velocemente attraverso l’elettrolita solido, con miglioramenti tangibili soprattutto nel ciclo di vita della batteria che risulta meno soggetta a degrado chimico.

Nonostante questi vantaggi, il costo produttivo delle batterie a stato solido o semi-solido è ancora più elevato rispetto alle lfp, che restano scelte più economiche. I produttori però puntano a migliorare la tecnologia e ridurne i costi per estenderne l’utilizzo anche nelle elettriche di fascia medio-bassa, anticipando un futuro in cui queste nuove batterie diventeranno la norma per le auto elettriche di massa.

La batteria a stato semi-solido: caratteristiche e vantaggi sulla tecnologia tradizionale

La novità principale della mg4 riguarda il pacco batterie, che utilizza il 95% di materiale solido e solo il 5% di elettrolita liquido all’interno delle celle. Questo tipo di batteria riduce sensibilmente i rischi legati all’infiammabilità, poiché l’elettrolita liquido, altamente volatile e pericoloso in caso di danni accidentali, è fortemente ridotto. I test condotti dal produttore hanno incluso prove di foratura della batteria, superate con successo, confermando la robustezza del sistema.

La densità energetica dichiarata è di 180 Wh/kg, una cifra competitiva soprattutto considerando le variabili ambientali: a temperature di -7°C, la mg4 mantiene una capacità residua superiore del 13,8% rispetto alle tradizionali batterie al litio ferro fosfato . Questo si traduce in una maggiore autonomia garantita dal ciclo di misurazione cinese cltc, che raggiunge i 537 km con una singola carica.

Questo tipo di batteria rappresenta un passo avanti rispetto alle attuali batterie lfp, largamente utilizzate nelle elettriche low-cost per il loro costo contenuto, ma che restano inferiori nell’efficienza e nel mantenimento della carica soprattutto in condizioni sfavorevoli.

La strategia di mg per il mercato europeo: aspettative e tempistiche

Mg sta ampliando la sua gamma elettrica puntando sia sul mercato cinese sia su quello europeo, quest’ultimo in forte crescita e con una domanda crescente di automobili più economiche e allo stesso tempo dotate di servizi tecnologici avanzati. In italia mg ha già registrato un buon riscontro con modelli precedenti, e la mg4 sembra un candidato ideale per conquistare nuove quote di mercato.

L’arrivo in Europa non è immediato. Dopo il lancio cinese previsto per agosto 2025, la fase di test e adattamento ai requisiti europei richiede più tempo. Le normative europee sul settore automotive impongono controlli stringenti, soprattutto riguardo alle emissioni e alla sicurezza.

Il prezzo in Europa supererà quello cinese, non solo per i dazi ma anche per l’adeguamento agli standard e alla logistica di distribuzione. Restano da vedere la disponibilità effettiva e le varianti offerte al mercato europeo, considerando che la concorrenza nel segmento delle elettriche compatte si sta facendo sempre più agguerrita.

Questa nuova proposta di mg punta a cambiare il modo in cui le elettriche economiche sono percepite, introducendo una tecnologia che potrebbe ridurre i tempi di ricarica e aumentare la sicurezza, elementi chiave per attrarre un pubblico più vasto e vario. L’evoluzione delle batterie segna una tappa fondamentale in questa direzione.

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