Un’operazione congiunta a Trieste ha portato a decine di denunce per occupazione abusiva e al sequestro di sostanze stupefacenti. Le forze dell’ordine hanno agito in una zona nota per l’insediamento irregolare di migranti, confermando l’impegno nel mantenere ordine e sicurezza nei quartieri più problematici della città.
Operazione alle prime luci dell’alba nei magazzini dismessi di porto vecchio
All’alba di una giornata recente, circa sessanta militari del comando dei carabinieri di Trieste, insieme a unità cinofile, Guardia di Finanza e polizia locale, hanno avviato una vasta attività di controllo nei magazzini dismessi di Porto Vecchio. L’area è una delle più complesse per la presenza di persone che vi si stabiliscono illegalmente, spesso trovando rifugio in spazi abbandonati.
Gli interventi hanno avuto obiettivi precisi: individuare chi occupa gli edifici senza permesso, controllare la detenzione di sostanze illegali e verificare la regolarità della presenza di cittadini stranieri. L’azione coordinata ha permesso di identificare molti occupanti abusivi, dando seguito a una politica stringente sulle aree urbane di alta marginalità.
Denunce per occupazione abusiva e sequestri di hashish nell’area controllata
All’interno dei magazzini e nelle strutture limitrofe sono state denunciate una ventina di persone poiché trovate in possesso di spazi senza autorizzazione. Questa situazione produce da anni un problema diffuso a Trieste, nonostante un precedente intervento della Prefettura che aveva trasferito diverse persone in strutture adeguate.
Nel corso delle verifiche, sono stati sequestrati diverse decine di grammi di hashish. La sostanza è stata scoperta durante perquisizioni mirate eseguite con il supporto delle unità cinofile. Oltre ai denunciati per le occupazioni abusive, altre persone sono state segnalate per detenzione di droga, contribuendo a contrastare anche lo spaccio nella zona.
Identificazioni e controlli sui migranti presenti nell’area
L’operazione non si è limitata alle denunce per reati specifici, ma ha coinvolto anche controlli riguardanti lo status giuridico degli individui presenti nell’area. Sono state identificate alcune persone che si trovavano in Italia in condizione di irregolarità.
Questi controlli, effettuati dalle forze dell’ordine, aiutano a gestire meglio la presenza degli stranieri e a contrastare situazioni di illegalità. In un contesto come quello di Porto Vecchio, dove diverse comunità di migranti trovano rifugio, queste attività sono fondamentali per evitare che l’area diventi un luogo di degrado e di illegalità diffusa.
L’impegno delle forze dell’ordine per il controllo urbano nella zona di porto vecchio
L’intervento di Trieste mostra l’impegno delle forze dell’ordine nel presidiare le zone urbane con problematiche radicate, come Porto Vecchio. L’azione congiunta di Carabinieri, Guardia di Finanza e polizia locale punta a ripristinare legalità e sicurezza, soprattutto in aree con forte presenza di occupazioni abusive e piccole attività illecite.
L’uso delle unità cinofile ha permesso di rendere più efficaci le perquisizioni, aumentando la capacità di individuare sostanze illegali e garantendo un controllo più serrato, anche dal punto di vista della detenzione degli stupefacenti. Operazioni di questo tipo, ripetute nel tempo, contribuiscono a far emergere situazioni nascoste e a disincentivare la reiterazione di reati sul territorio cittadino.