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Autopsia giovedì sulla escort romena trovata morta in appartamento a sassari

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La tragica morte di una escort di 32 anni di origine romena ha scosso il centro di Sassari. Il corpo senza vita della donna è stato rinvenuto domenica sera all’interno di un appartamento in via Enrico Costa. Le autorità hanno avviato subito le indagini e disposto accertamenti medico-legali. L’evento ha attirato l’attenzione sia della procura locale sia delle forze di polizia, ancora impegnate a chiarire le cause della morte.

Il ritrovamento del corpo e l’intervento delle autorità

Domenica sera, nell’appartamento di proprietà di una nota famiglia locale, adibito a casa vacanze per brevi affitti, è stato scoperto il corpo della donna. A dare l’allarme è stata una parente che non riusciva a contattarla da diverse ore. Preoccupata, ha avvisato la polizia. Sul luogo, sono intervenuti gli agenti della questura di Sassari con il personale del 118. Il medico ha constatato il decesso della 32enne, trovata distesa sul letto senza segni visibili di violenza. L’immobile, situato nel cuore della città, è stato immediatamente posto sotto sequestro per preservare la scena e consentire agli inquirenti di raccogliere elementi utili all’indagine. L’assenza di ferite esterne ha orientato l’attenzione verso possibili cause naturali o altre dinamiche che dovranno essere valutate con ulteriori accertamenti.

Incarico al medico legale e indagini in corso

La procura di Sassari ha affidato l’incarico dell’autopsia al medico legale dottor Salvatore Lorenzoni. L’esame sarà eseguito giovedì 24 luglio 2025 presso l’Istituto di medicina legale della città. Il pm Ermanno Cattaneo, titolare del fascicolo, coordina le indagini svolte dalla squadra mobile. Il sequestro della salma e il successivo esame post mortem serviranno a chiarire le cause precise della morte. Data la mancanza di segni esterni sospetti, l’autopsia risulta fondamentale per escludere eventuali responsabilità penali o identificare condizioni patologiche che potrebbero aver causato il decesso. Le informazioni filtrate dagli inquirenti restano poche e riservate, a tutela della privacy della famiglia e per non compromettere il lavoro investigativo. Resta inoltre da verificare se vi siano elementi collegati all’attività professionale della vittima che possano avere un ruolo nell’accaduto.

L’appartamento sequestrato e il contesto familiare

L’immobile dove è avvenuto il decesso appartiene a una famiglia di professionisti conosciuta in città. Viene normalmente utilizzato come casa vacanze, offerta in affitto per brevi periodi. Al momento il posto è sotto sequestro per volontà del pm, in attesa di ulteriori rilievi e verifiche tecniche che potranno restituire un quadro più chiaro dei fatti. L’attività degli inquirenti si concentra nel preservare l’area da possibili contaminazioni, raccogliendo prove e responso medico legale atti a comporre la dinamica dell’evento. I vicini e le persone che frequentano la zona sono stati ascoltati ma, per ora, non emergono dettagli decisivi. L’attenzione rimane alta considerata la natura improvvisa e misteriosa della morte, mentre la città segue con preoccupazione lo svolgimento delle indagini.

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