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Attacco alla residenza del personale dell’organizzazione mondiale della sanità a Deir al Balah durante il conflitto a Gaza

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La residenza del personale dell’organizzazione mondiale della sanità situata a Deir al Balah, nella striscia di Gaza, è stata oggetto di numerosi attacchi nel corso della giornata. Il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha documentato sulla piattaforma X l’accaduto, denunciando interventi militari direttamente all’interno della struttura. Questo episodio si inserisce nel contesto di un’escalation di violenza nella regione e solleva preoccupazioni sulla sicurezza del personale umanitario in aree di conflitto.

Trattamento del personale e dei familiari durante l’incursione

Al momento dell’ingresso nel complesso, il personale maschile e i loro familiari sono stati soggetti a misure coercitive. Sono stati ammanettati, spogliati e interrogati sul posto. In più, sono stati sottoposti a controlli con armi da fuoco, un gesto che sottolinea la tensione e la gravità dell’operazione militare. Quattro persone fra il personale dell’Oms e i loro familiari sono state arrestate. Di questi, tre sono stati poi rilasciati, mentre un membro dello staff rimane ancora in custodia. La detenzione ha un impatto diretto sulla continuità delle attività sanitarie in un’area già fortemente provata.

Evacuazione del personale e appello dell’oms

Al termine degli scontri, 32 membri del personale Oms e le loro famiglie hanno potuto lasciare la residenza ed essere trasferiti presso l’ufficio dell’organizzazione, ma solo quando le condizioni di accesso lo hanno permesso. Tedros Adhanom Ghebreyesus ha anche chiamato pubblicamente a un intervento per ottenere il rilascio immediato delle persone arrestate. Ha chiesto inoltre che sia garantita la sicurezza e la protezione di tutto il personale sanitario impegnato sul campo, sottolineando come la presenza umanitaria non debba mai essere ostacolata o messa a rischio in zone di crisi.

L’attacco alla residenza del personale a deir al balah

Secondo quanto reso noto da Tedros Adhanom Ghebreyesus, la residenza destinata al personale Oms è stata colpita tre volte nel corso della stessa giornata. Non solo, anche il magazzino principale della struttura ha subito attacchi. L’ingresso delle forze militari israeliane nella residenza ha costretto donne e bambini a evacuare a piedi verso la zona di Al-Mawasi, nonostante il conflitto fosse ancora in corso. Questo spostamento ha coinvolto persone vulnerabili che si sono trovate esposte senza protezione adeguata, in un momento di forte tensione.

La presenza di questo episodio conferma le difficoltà incontrate dalle organizzazioni internazionali nel portare avanti le loro attività in contesti di guerra. La sicurezza degli operatori resta uno dei nodi più critici. Dalle condizioni attuali dipendono non solo la vita del personale stesso, ma anche la capacità di fornire assistenza ai civili coinvolti nel conflitto.

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