L’uso di materiali riciclati prende piede anche nelle infrastrutture ferroviarie con una soluzione sviluppata in australia. Un sistema che impiega gomma derivata da pneumatici fuori uso per creare ammortizzatori sotto i binari. L’obiettivo è diminuire l’usura del pietrisco che sostiene le rotaie, migliorando la stabilità della linea e abbattendo i costi di manutenzione.
Il problema del pietrisco tradizionale nei binari ferroviari
I binari ferroviari poggiano su uno spesso strato di pietrisco, costituito da pietre frantumate. Questa base serve a distribuire il peso dei treni e a garantire il drenaggio dell’acqua, impedendo ristagni che potrebbero danneggiare la struttura. Con il continuo passaggio dei convogli, però, il pietrisco tende a deteriorarsi. Le pietre si sbriciolano, si riducono in polvere e si compattano. Questo processo comporta una perdita della capacità di assorbire le sollecitazioni e stabilizzare i binari.
Conseguenze del degrado del pietrisco
Il risultato è una superficie meno stabile, soggetta a cedimenti e deformazioni. Di conseguenza, aumentano le necessità di interventi di manutenzione per mantenere un corretto funzionamento della linea ferroviaria. Il deterioramento rapido del pietrisco si traduce in costi elevati per la gestione e la sicurezza della rete. Oggi affrontare questo problema è fondamentale per garantire continuità del servizio e sicurezza per i passeggeri e le merci.
La tecnologia degli ammortizzatori in gomma riciclata sui binari
In risposta alle criticità causate dal pietrisco, la university of technology sydney, insieme a partner locali come sydney trains e transport for nsw, ha sviluppato una nuova tecnologia che impiega ammortizzatori in gomma riciclata. Questi dispositivi sono posizionati direttamente sopra lo strato di pietrisco tradizionale, agendo come un cuscino ammortizzante.
Materiali utilizzati per gli ammortizzatori
Le componenti in gomma derivano dal riciclo di pneumatici fuori uso, ma anche da nastri trasportatori esausti provenienti dall’industria mineraria. Questi materiali vengono trasformati in griglie che assicurano un rinforzo stabile al pietrisco sottostante. Inoltre, il sistema include celle in gomma riempite con materiali di scarto quali carbone depurato o pietrisco usurato. Queste celle amplificano l’assorbimento del carico generato dal passaggio dei treni.
L’ammortizzazione così realizzata smorza le sollecitazioni dirette sul pietrisco, rallentandone la degradazione. La protezione riduce la polverizzazione e previene la rottura delle pietre, allungandone la durata utile e mantenendo una maggiore stabilità dei binari. Questo sistema contribuisce anche a distribuire il peso del convoglio sul terreno più profondo e soffice, limitando cedimenti e garantendo l’integrità della sede ferroviaria.
Test e risultati della sperimentazione su una linea merci australiana
La nuova tecnologia ha superato due anni di prove su una linea merci vicino a sydney. Durante questo periodo, sono state monitorate tratte con e senza il sistema di ammortizzatori in gomma per effettuare un confronto diretto. Le sezioni protette hanno evidenziato segni di degrado molto ridotti rispetto alle parti tradizionali.
Le rilevazioni hanno mostrato stabilità migliorata e minor necessità di interventi manutentivi. Il sistema ha dimostrato di distribuire efficacemente il carico, assorbendo le sollecitazioni dinamiche generate dal passaggio dei treni. Questo ha evitato compattazioni e cedimenti del pietrisco, prolungando la vita utile dell’infrastruttura. Un vantaggio immediato riguarda la riduzione dei fermi operativi e un miglior funzionamento delle linee.
Commento tecnico
Il direttore dell’uts transport research center, buddhima indraratna, ha spiegato che questa tecnica limita l’indebolimento dei binari e offre una protezione efficace del terreno di fondazione. Inoltre, la possibilità di installare questi ammortizzatori su parti particolarmente sollecitate, come gli accessi a ponti o curve, apre nuove prospettive per aumentare ulteriormente la durabilità delle linee ferroviarie.
Impatto economico e ambientale della tecnologia a gomma riciclata
Il progetto affronta un problema ambientale e finanziario legato allo smaltimento dei pneumatici fuori uso, che in australia superano i 50 milioni all’anno. Trasformare questo flusso di rifiuti in un prodotto utile per le ferrovie rappresenta un passo concreto verso l’economia circolare. Gli ammortizzatori in gomma contribuiscono a ridurre la domanda di pietrisco nuovo, la cui estrazione è costosa e ha un elevato impatto sulle emissioni di carbonio.
La riduzione della manutenzione ordinaria, meno interruzioni della circolazione e minori interventi sostitutivi promettono un risparmio significativo per le aziende ferroviarie. La diffusione di questa tecnologia potrebbe alleggerire il carico economico sulle compagnie e estendere la durata delle infrastrutture. Se adottata su larga scala, aiuterebbe a contenere anche i costi ambientali associati all’estrazione e al trasporto del pietrisco.
Prospettive future
Il modello australiano potrebbe essere replicato anche in altri paesi, attraverso l’adattamento a diverse condizioni ambientali e infrastrutturali. Parallelamente, si prevede di sperimentare il sistema in aree più critiche, come i punti di accesso a strutture mobili o sezioni con carichi più pesanti e variazioni repentine di movimento, dove il degrado del pietrisco risulta più veloce e problematico.