Un intervento della guardia costiera ha evitato una tragedia al largo di punta campanella, nella zona marina protetta tra la costiera sorrentina e amalfitana. Otto persone a bordo di una barca a vela battente bandiera croata sono state messe in salvo dopo un incendio scoppiato durante la navigazione. L’intervento si è svolto nella mattinata, con una risposta rapida e coordinata delle autorità marittime.
La barca a vela in difficoltà e la richiesta di soccorso
La mattina del 2025 il centro operativo delle capitanerie di porto di napoli ha ricevuto un segnale mayday da una barca a vela di 14 metri con otto persone a bordo. L’imbarcazione, proveniente dalle acque croate, aveva subito un’avaria al motore e aveva sviluppato un principio di incendio a bordo. La posizione indicata era nelle acque protette di punta campanella, un’area a elevata tutela ambientale nota per la sua bellezza e fragilità.
Immediatamente, una motovedetta della guardia costiera di capri ha raggiunto la zona per prestare assistenza. Al loro arrivo, i militari hanno trovato gli occupanti che avevano tentato di spegnere le fiamme autonomamente e dichiaravano di poter proseguire verso sorrento. Nonostante i tentativi, l’incendio è riapparso poche ore dopo, costringendo la motovedetta a un intervento diretto per domare nuovamente il fuoco e mettere in sicurezza la barca.
Intervento e salvataggio degli occupanti
L’azione della guardia costiera ha consentito di mettere in salvo tutti gli otto passeggeri presenti sulla barca a vela. Questi sono stati fatti sbarcare in sicurezza a sorrento, dove sono stati assistiti senza riportare ferite gravi. Nel frattempo, i vigili del fuoco navali e gli operatori della capitaneria hanno continuato le operazioni di spegnimento a bordo dell’imbarcazione, nonostante le condizioni difficili causate dal caldo intenso e dal forte vento.
La presenza di vento ha complicato le attività di controllo dell’incendio e ha alimentato la colonna di fumo visibile dalla costa per diverse ore. L’impegno di più unità navali è stato necessario per contenere l’incendio e limitare i danni, evitando che la situazione peggiorasse ulteriormente.
Supporto di più unità navali e controllo ambientale
Per contrastare l’incendio, oltre alla motovedetta di capri, sono state inviate altre unità, tra cui tre navi di linea, uno yacht e una pattuglia della guardia di finanza. Queste sono arrivate sul luogo con l’obiettivo di collaborare nelle operazioni di spegnimento e sorvegliare eventuali rischi di dispersi o inquinamento.
L’evento ha attirato particolare attenzione in virtù dell’area marina protetta interessata, nota per la sua ricca biodiversità e la fragilità degli ecosistemi marini. La capitaneria di porto di castellammare di stabia ha mantenuto un monitoraggio costante sui fondali e nelle acque circostanti per accertarsi che non si verificassero fuoriuscite di carburante o altri materiali inquinanti.
La zona resta sotto osservazione per prevenire rischi ambientali, assicurando che la navigazione possa riprendere senza pericoli per la natura e per la sicurezza del traffico marittimo.