Piazza Affari continua a mostrare segnali di debolezza, con l’indice Ftse Mib che registra un calo dell’0,9%, scendendo sotto la soglia psicologica dei 40.000 punti, attestandosi a 39.944. Questo scenario di incertezze è accentuato dalle performance altalenanti dei titoli nel paniere principale, che si presenta spaccato in due, con alcune azioni in calo e altre che cercano di resistere.
le difficoltà di stellantis
Uno dei principali fattori di questa flessione è Stellantis, che ha visto le sue azioni scendere inizialmente del 3% nei primi minuti dopo l’apertura, per poi ridurre il calo al -1,9% dopo la pubblicazione dei dati preliminari relativi al secondo trimestre. Le tempistiche e le aspettative del mercato riguardo ai risultati di Stellantis sono state influenzate da preoccupazioni sulla domanda globale di veicoli e dall’impatto delle difficoltà nella catena di approvvigionamento, che continuano a colpire il settore automobilistico a livello mondiale.
il settore bancario sotto pressione
In concomitanza con le difficoltà di Stellantis, il settore bancario non ha mostrato segni di ripresa. Ecco alcuni dei principali movimenti:
- Banco Bpm ha registrato una flessione del 2,2%, in attesa del termine dell’offerta pubblica di scambio di Unicredit, fissato al 23 luglio.
- Bper Banca ha subito una perdita dell’0,89%, con l’adesione riaperta per l’offerta sulla Popolare Sondrio.
- Montepaschi ha visto un calo del 0,83%, mentre il suo amministratore delegato, Luigi Lovaglio, è attualmente impegnato in incontri con investitori a New York.
- Intesa Sanpaolo ha perso terreno, segnando un -0,75%.
opportunità nel mercato
Tuttavia, non tutte le notizie sono negative. Tenaris si distingue nel panorama di Piazza Affari, con un aumento del 2,5%. L’azienda ha beneficiato di una raccomandazione ‘outperform’ da parte degli analisti di Bernstein, che hanno alzato il prezzo obiettivo per il titolo a 21 euro, con un incremento del 33% rispetto all’attuale quotazione di 16,2 euro. Questa notizia ha innescato un rinnovato interesse degli investitori nei confronti del titolo.
Altri titoli che hanno mostrato una certa resilienza includono:
- Buzzi: +1,04%
- Interpump: +0,81%
- Prysmian: +0,65%
- A2A: +0,55%
- Eni e Saipem: entrambe in crescita del 0,5%
Queste aziende sembrano trarre vantaggio dall’ottimismo riguardo alla ripresa economica e alla domanda di energia, soprattutto alla luce delle tensioni geopolitiche che continuano a influenzare il mercato energetico globale.
In questo contesto di incertezze, lo spread tra Btp e Bund tedeschi si assesta a 85,5 punti. Il rendimento annuale dei titoli di Stato italiani è sceso di 3,8 punti, portandosi al 3,51%, mentre il Bund tedesco rimane leggermente sopra il 2,65%. Questa situazione di spread relativamente contenuto è indice di una certa stabilità, ma anche di una continua vigilanza da parte degli investitori, che restano attenti a eventuali sviluppi economici e politici che potrebbero influenzare i mercati.
In sintesi, il mercato di Milano vive una giornata di incertezze e fluttuazioni, con i titoli automobilistici e bancari sotto pressione, mentre alcuni settori, come quello delle costruzioni e delle energie rinnovabili, mostrano segni di forza. L’andamento della Borsa di Milano rimane quindi un indicatore importante delle aspettative economiche e della fiducia degli investitori, in un contesto globale sempre più complesso. Gli investitori e gli analisti continueranno a monitorare da vicino le prossime mosse delle aziende quotate, così come i dati economici che potrebbero influenzare ulteriormente le dinamiche di mercato nei prossimi giorni.