La regione Lazio ha concluso un iter legislativo durato quasi un anno, approvando la legge n.171, che introduce diverse novità nel campo dell’edilizia e dell’urbanistica. Questa legge consente la sanatoria di seminterrati, sottotetti, cantine e garage utilizzati come spazi residenziali o commerciali. Oltre a ciò, prevede procedure burocratiche ridotte per valutazioni ambientali e autorizzazioni urbanistiche, con attenzione anche agli interventi di rigenerazione urbana e alle opere finanziate dal PNRR.
Sanatoria per seminterrati e sottotetti: cosa prevede la legge
Il punto fondamentale della legge n.171 riguarda la sanatoria di ambienti come seminterrati, sottotetti e garage, a condizione che vengano utilizzati come abitazioni o strutture commerciali, compresi bed and breakfast. Questo intervento punta a regolarizzare situazioni già esistenti, purché rispettino i requisiti di aerazione e illuminazione naturali, con rapporti aeroilluminanti pari almeno a 1/16. Per i sottotetti, l’altezza media minima deve raggiungere i 2,40 metri. Le norme stabiliscono, inoltre, che i seminterrati potranno essere convertiti in alloggi turistici, sempre garantendo standard di abitabilità minimi secondo le leggi vigenti.
Modifiche e dibattiti in consiglio regionale
Il testo ha suscitato dibattiti approfonditi in consiglio regionale, specie sulle condizioni e modifiche agli articoli che regolano queste disposizioni. La discussione ha portato a una versione finale sostanzialmente modificata rispetto alle bozze iniziali, con emendamenti focalizzati sia sulla sicurezza che sulla tutela dell’ambiente urbano. Tra le motivazioni principali c’è la volontà di facilitare il recupero e la valorizzazione di spazi spesso inutilizzati o abbandonati.
Semplificazioni per via, vas e varianti urbanistiche legate al pnrr
La legge introduce anche un procedimento integrato per la verifica di impatto ambientale e la valutazione ambientale strategica , accorciando i tempi e riducendo la complessità burocratica. Questo nuovo sistema punta a velocizzare i passaggi necessari per ottenere autorizzazioni ambientali, spesso farraginose e lente.
Una altra novità riguarda l’iter semplificato per le varianti urbanistiche, previste per le opere finanziate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza . Questo permette realizzazioni più rapide di interventi strategici, evitando lunghe attese che in passato hanno rallentato progetti cruciali per la regione. Il provvedimento dedica attenzione alla rigenerazione urbana, con procedure dedicate per la trasformazione e l’uso efficiente del patrimonio edilizio esistente, soprattutto in aree degradate o dismesse.
Riduzione della burocrazia per le opere strategiche
Il nuovo iter integrato si propone come una risposta concreta alle esigenze di snellimento burocratico, riconoscendo l’importanza di rapidità in tutti i processi collegati agli investimenti finanziati dal PNRR.
Affrontare la questione dei cinema e altre modifiche normative
Un tema particolarmente dibattuto riguarda il recupero dei cinema chiusi. La legge decide di rimandare a un testo legislativo specifico la definizione delle procedure per il riutilizzo di questi spazi. Per i cinema ancora attivi invece, si prevede la possibilità di cambiare destinazione d’uso durante il percorso autorizzativo, bilanciando attività commerciali e culturali.
Queste scelte puntano a garantire maggior chiarezza e flessibilità, ma lasciano aperti alcuni aspetti da chiarire in futuro. Si tratta di una misura che vuole proteggere il patrimonio culturale senza bloccare le opportunità di adattamento e trasformazione dei luoghi di spettacolo.
Reazioni degli ordini professionali e prospettive future
Diverse associazioni professionali del Lazio, tra cui l’ordine degli ingegneri, degli architetti e geometri, hanno accolto con favore il nuovo testo. L’ingegnere Massimo Cerri, presidente degli ingegneri di Roma, ha sottolineato che la legge tratta molti dei problemi cronici nella gestione urbanistica regionale. Malgrado ciò, alcune critiche riguardano la persistenza di vincoli burocratici in certi punti, come l’obbligo della conferenza dei servizi, che potrà rallentare procedure altrimenti semplificate.
Indicazioni per un approccio più pragmatico
Il testo suggerisce un cambio di passo verso un approccio più pragmatico alla rigenerazione del territorio. Si incentiva la riduzione del consumo di suolo e si favorisce la valorizzazione di immobili esistenti, tenendo conto delle normative sulla sicurezza e tutela ambientale. Le associazioni però raccomandano di mantenere alta l’attenzione sugli aspetti applicativi, visto che il successo di queste misure dipenderà dall’effettiva capacità di semplificazione e coordinamento tra enti coinvolti.