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Il brasile prepara un piano di sostegno alle imprese dopo l’aumento dei dazi dagli stati uniti

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Il governo brasiliano sta definendo misure per sostenere le imprese duramente colpite dall’aumento del 50% dei dazi sulle esportazioni verso gli Stati Uniti. Questi nuovi dazi, in vigore dal primo agosto 2025, rischiano di penalizzare soprattutto i settori legati al petrolio e ai minerali ferrosi, cruciali per l’economia brasiliana. Il ministero delle Finanze ha annunciato l’imminente presentazione di un pacchetto di interventi per mitigare l’impatto negativo sulle aziende nazionali.

Le misure allo studio per mitigare l’impatto dei dazi statunitensi

Fernando Haddad, ministro delle Finanze del Brasile, ha parlato a Radio Cbn del lavoro in corso per proporre un piano operativo entro la fine di questa settimana. Il documento includerà diverse opzioni indirizzate sia a ristabilire l’equilibrio commerciale tramite azioni di reciprocità, sia ad offrire supporto diretto agli imprenditori più danneggiati. Questi ultimi potranno beneficiare di nuovi strumenti di politica economica, tra cui linee di credito dedicate. Il modello preso a riferimento è quello già sperimentato nella regione del Rio Grande do Sul dopo le alluvioni che nel 2024 hanno provocato gravi danni.

Reazioni a scenari più complessi

Il governo brasiliano si prepara anche a scenari più complicati, qualora Washington dovesse decidere di non avviare trattative o di mantenere i dazi secondo le tempistiche previste. L’obiettivo è di fornire un sistema di sostegno articolato, capace di intervenire su più fronti e con diverse combinazioni di strumenti economici. Oltre ai fondi del Tesoro, si stanno valutando incentivi fiscali e facilitazioni per l’accesso al credito bancario, indispensabili per mantenere viva la produzione e l’export.

Il peso dei dazi su petrolio e minerali ferrosi

Le restrizioni imposte dagli Stati Uniti colpiscono soprattutto i gruppi di prodotti che rappresentano una fetta importante delle esportazioni brasiliane verso l’America. Tra questi, petrolio e minerali ferrosi sono i più esposti alle nuove barriere tariffarie, con un aumento delle spese doganali pari a metà del valore attuale. Questo cambiamento rischia di alterare la competitività internazionale di aziende che nel 2024 avevano registrato un buon flusso di vendite verso gli Usa.

Strategie dei produttori per affrontare i cambiamenti

I produttori dei due settori stanno già valutando strategie per ridurre l’impatto economico, puntando anche a mercati alternativi o a misure interne di contenimento dei costi. Il previsto aumento dei dazi rende più complicata la pianificazione finanziaria, soprattutto per chi fa affidamento da tempo sulle esportazioni verso il Nord America. Le istituzioni brasiliane dovranno agire rapidamente per sostenere questi comparti, fondamentali per l’equilibrio commerciale e per gli investimenti futuri. “È essenziale tutelare i settori chiave per garantire stabilità economica”, ha dichiarato un portavoce del ministero.

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