Dharma mangia woods continua a farsi notare nel mondo dello spettacolo italiano, con un percorso che unisce cinema, tv e impegno culturale. L’attrice romana, formatasi alla scuola Gian Maria Volonté, ha aumentato il suo profilo negli ultimi anni, passando da ruoli in commedie a lavori drammatici e progetti attenti a temi sociali. Le sue recenti partecipazioni a festival, film e miniserie in onda nel 2025 mostrano uno sviluppo costante e una scelta accurata dei ruoli.
Il ruolo drammatico nella miniserie morbo k
Dharma mangia woods ritorna anche a ruoli dal tono più serio nella miniserie Morbo K, in onda su Rai1. Diretta da Francesco Patierno, la serie racconta la storia dei medici dell’ospedale Fatebenefratelli di Roma che nel 1943 inventarono una malattia finta per salvare gli ebrei dalla deportazione nazista.
La trama si concentra sulla razzia del ghetto di Roma e il sistema di protezione messo in piedi dai medici tramite il “morbo di K”. Dharma interpreta una giovane ebrea che, dubbiosa sulle reali intenzioni dei nazisti, cerca di proteggere la sua famiglia con l’aiuto dei medici guidati dal dottor Borromeo. La miniserie porta alla luce un episodio storico poco noto, pieno di tensione e drammi personali.
Formazione e primi passi nel cinema italiano
Nata a Roma, Dharma mangia woods si è fatta conoscere dopo aver studiato alla Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté. Questo percorso formativo ha dato un solido approccio al mestiere, basato su studio intenso e pratica. Tra i primi lavori importanti si ricordano la miniserie Netflix Inganno con Monica Guerritore e la collaborazione con registi come Francesco Patierno.
La partecipazione a progetti internazionali e nazionali ha consolidato la sua presenza nel panorama televisivo e cinematografico, permettendole di lavorare con colleghi e registi stimati nel campo. Il ruolo nella miniserie Morbo K e la parte nel film Il ministero dell’amore hanno segnato una vera svolta, spostandola da ruoli da commedia a personaggi più complessi e drammatici.
Il nuovo film il ministero dell’amore
Nel 2025 Dharma è nel cast del film Il ministero dell’amore diretto da Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo. Accanto a lei figurano Pif e Alessandra Mastronardi. Il progetto nasce da una pièce teatrale di Ciarrapico, intitolata Stare meglio oggi, che immagina un governo surreale guidato da un consiglio dei ministri le cui decisioni si basano su emozioni e leggi dell’anima.
La pellicola ha un tono satirico e umoristico, che richiama film come Inside Out o Follemente. Mangia Woods è una collega del personaggio interpretato da Pif e restituisce diversi momenti di ilarità attraverso i loro scambi. Questa commedia surreale mette in luce una realtà politica stravolta e inusuale, fatta di regole emotive che condizionano la gestione del potere.
L’impegno sul tema delle condizioni degli attori
Dharma ha parlato a più riprese della sua visione sul mestiere dell’attore, evidenziando cambiamenti nella nuova generazione di interpreti. A differenza di epoche passate, oggi esiste una maggiore consapevolezza nella tutela dei diritti, nella dignità dell’attività e nella lotta contro molestie e sfruttamento. Secondo l’attrice, associazioni come Unita stanno giocando un ruolo fondamentale per garantire contratti equi e rispetto sulle condizioni di lavoro.
Lei si sente parte di un gruppo di professionisti uniti, meno individualisti, che si sostengono a vicenda. Questa solidarietà riguarda anche la tensione verso un rinnovamento nel modo di considerare il lavoro artistico, con richieste di tutele più precise e un’attenzione al rispetto personale all’interno del contesto lavorativo.
Il ruolo di madrina e la vita da festival
Nel 2025 Dharma è stata madrina del festival Cinema di Tavolara, un evento culturale importante nel panorama sardo e nazionale. Durante le serate ha condiviso il palco con Neri Marcorè, con cui aveva già lavorato nel film Quando di Walter Veltroni. L’esperienza al festival è stata per lei un’occasione di confronto artistico e crescita professionale, uno spazio per scambiare idee lontano dalla pressione tipica del set.
Mangia Woods ha sottolineato l’importanza di lavorare in un ambiente che favorisce il dialogo e il confronto con altri attori di rilievo come Fabrizio Gifuni, Gianluca Arcopinto e Sonia Bergamasco. Il festival ha anche dato spazio a riflessioni collettive sul mestiere dell’attore, temi che l’attrice ha affrontato con interesse, evidenziando un’attenzione particolare al rispetto del lavoro e alla solidarietà tra artisti.
Le ispirazioni e i modelli artistici
L’attrice ha citato diverse figure che hanno influenzato il suo modo di recitare. Tra le sue preferite figura Anna Karina, nota per i film della nouvelle vague, il cui stile naturale la colpì profondamente. Tra gli attori contemporanei, apprezza Marion Cotillard e in Italia nomina Alba e Alice Rohrwacher come punti di riferimento.
Tra i colleghi italiani, Mangia Woods guarda con ammirazione a Luca Marinelli, Alessandro Borghi e Fabrizio Gifuni, interpreti capaci di lasciare un segno nel cinema attuale. Un affetto particolare lo riserva a Valentina Bellè, considerata una interprete che eleva il livello della recitazione e sprona a migliorarsi.