Le principali borse europee continuano a mostrare segnali di debolezza, con i mercati che si muovono in un contesto di incertezze economiche e attese per i prossimi eventi macroeconomici. Dopo oltre tre ore e mezza di scambi, Milano si posiziona come la peggiore tra le piazze europee, registrando un calo dell’0,9%. In una giornata in cui i future statunitensi si mantengono in rialzo, gli investitori rivolgono la loro attenzione verso le trimestrali delle aziende e il prossimo incontro della Banca Centrale Europea (BCE), previsto per giovedì prossimo. Le anticipazioni suggeriscono che la BCE potrebbe decidere di mantenere invariati i tassi di interesse, proseguendo così una politica monetaria prudente in un contesto di inflazione ancora persistente.
Andamento delle borse europee
Oltre a Milano, anche altre piazze europee mostrano segni di debolezza:
- Parigi scende dello 0,54%
- Madrid dello 0,25%
- Francoforte dello 0,2%
- Londra dello 0,1%
L’andamento negativo delle borse europee riflette non solo le incertezze legate ai risultati delle aziende, ma anche preoccupazioni più ampie riguardanti l’economia globale, in particolare per quanto riguarda la crescita e l’inflazione.
Mercato obbligazionario e valutario
Un indicatore significativo dell’andamento del mercato obbligazionario è il differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi decennali, che scende a 84,8 punti. Il rendimento dei Btp italiani è in calo di 6,3 punti, portandosi al 3,48%, mentre il rendimento dei Bund tedeschi scende di 5,8 punti, attestandosi al 2,63%. Questo andamento dei tassi di interesse riflette un interesse crescente degli investitori verso i titoli di stato italiani, nonostante le pressioni sulle borse.
Nel mercato valutario, il dollaro si mantiene sotto la soglia di 0,86 euro, mostrando un trend al ribasso, mentre si attesta poco sopra 0,74 sterline. Questo calo del dollaro statunitense potrebbe influenzare le esportazioni europee, rendendo i beni europei relativamente più costosi per i consumatori statunitensi e viceversa. Nel contempo, il prezzo dell’oro segna un incremento dello 0,4%, arrivando a 3.364,77 dollari l’oncia, suggerendo una crescente domanda per beni rifugio in periodi di incertezza economica. Al contrario, il prezzo del greggio WTI mostra una leggera flessione dello 0,25%, attestandosi a 67,17 dollari al barile, mentre il gas naturale guadagna terreno, con un incremento dello 0,76% a 33,85 euro al MWh.
Performance delle aziende
Tra le aziende quotate, Stellantis segna una riduzione del 1,63% dopo la pubblicazione della sua trimestrale, mentre Ryanair si distingue con un notevole incremento del 7,48% dopo aver diffuso risultati positivi. Gli investitori attendono con interesse i dati trimestrali di importanti aziende, tra cui Unicredit, previsto per domani, che al momento perde l’1,46%. Anche il produttore di semiconduttori ASM International mostra un lieve incremento dello 0,62%, mentre Poste Italiane e Dassault registrano rispettivamente un calo dello 0,28% e dell’1,7%.
Il settore delle difese è sotto pressione, in particolare Saab, che scivola dell’8% dopo la raccomandazione di vendita da parte di Danske Bank. Leonardo, che è in corsa per acquisire la divisione veicoli militari da Iveco, perde l’1,73%, mentre il titolo di Iveco stesso mostra una lieve crescita dello 0,366%. Questo scenario riflette le dinamiche competitive e le strategie di acquisizione nel settore della difesa, che sta vivendo un momento di grande fermento.
Le banche continuano a essere sotto pressione, con Banco BPM che segna un calo del 2,7%, a pochi giorni dalla chiusura del periodo di adesione per l’Offerta pubblica di scambio (Ops) di Unicredit. Anche Bper perde l’1,91%, mentre Popolare Sondrio scende dell’1,58% in vista della riapertura della sua Offerta pubblica di acquisto (Opas). La situazione è complicata anche per altre istituzioni come BNP Paribas, che perde l’1,77%, e Monte dei Paschi di Siena, in calo dell’1,57%. L’amministratore delegato di MPS, Luigi Lovaglio, sta illustrando a New York l’Ops su Mediobanca, il cui titolo è in flessione dello 0,41%. Anche i colossi bancari spagnoli come BBVA e Société Générale segnano rispettivamente un calo dell’1,45% e dell’1,18%, mentre Intesa Sanpaolo è in flessione dello 0,76%.
In un contesto di crescente incertezza economica e attesa per i dati aziendali e le decisioni della BCE, gli investitori rimangono cauti, monitorando attentamente l’andamento dei mercati e le notizie economiche che potrebbero influenzare le loro scelte di investimento.