Home Soldi & Risparmi Divario salariale uomo-donna in banca: l’Italia si distingue con uno dei gap più bassi d’Europa
Soldi & Risparmi

Divario salariale uomo-donna in banca: l’Italia si distingue con uno dei gap più bassi d’Europa

Share
Divario salariale uomo-donna in banca: l'Italia si distingue con uno dei gap più bassi d'Europa
Divario salariale uomo-donna in banca: l'Italia si distingue con uno dei gap più bassi d'Europa
Share

Negli ultimi anni, il divario salariale di genere è diventato un tema di crescente rilevanza non solo in Italia, ma a livello globale. Secondo un’analisi del Centro Studi Uilca, guidato da Orietta Guerra, il settore bancario italiano continua a mostrare una marcata differenza retributiva tra uomini e donne, evidenziando un problema persistente. Tuttavia, i dati suggeriscono che, sebbene il divario rimanga significativo, l’Italia si colloca in una posizione relativamente migliore rispetto a paesi europei come Francia e Germania, dove il gap salariale è più accentuato.

Il divario salariale in Italia

L’analisi ha esaminato oltre venti istituti finanziari dell’Unione Europea, rivelando che la media del divario salariale di genere in Italia si attesta attorno al 23%. A titolo di confronto, la Germania registra un divario del 26%, mentre la Francia è ancor più preoccupante con un 32%. Questi dati mostrano un progresso rispetto al 2014, quando il divario era del 22,4%, ma indicano anche che la strada da percorrere è ancora lunga.

Variazioni tra le banche

Nel 2024, i gruppi bancari italiani presentano un quadro variegato. Ecco un elenco delle banche con il rispettivo divario salariale di genere:

  1. Sparkasse: 28,56%
  2. Intesa Sanpaolo: 25,8%
  3. Credem: 24,29%
  4. Unicredit: 20%
  5. Banco BPM: 16,6%
  6. Bper: 14,54%
  7. Monte dei Paschi di Siena: 11,35%

Questi numeri evidenziano che, nonostante alcuni istituti stiano facendo progressi, il gap salariale rimane significativo e varia considerevolmente tra le diverse banche.

La questione sistemica del divario salariale

Il problema del divario salariale non si limita al settore bancario; si estende anche al comparto assicurativo. Ad esempio, Reale Mutua presenta un divario del 29%, mentre il Gruppo Generali ha un gap del 14%. Queste cifre evidenziano come la disparità retributiva sia un problema sistemico, contribuendo a mantenere le donne in una posizione di vulnerabilità economica.

Fulvio Furlan, segretario generale della Uilca, sottolinea l’importanza di ridurre il divario retributivo per garantire alle donne l’indipendenza e prevenire situazioni di violenza economica. Furlan afferma che “ridurre il divario retributivo è fondamentale per garantire alle donne indipendenza e autonomia”.

Le banche italiane stanno iniziando a integrare obiettivi di riduzione del gap salariale nei loro piani industriali, ma le misure attuate finora non sono sufficienti. È necessaria una trasformazione culturale e strutturale all’interno delle organizzazioni per garantire che le donne ricevano una retribuzione equa.

Le iniziative per ridurre il divario salariale stanno iniziando a prendere piede, ma è chiaro che molto resta da fare. Solo attraverso un impegno collettivo da parte di tutti gli attori coinvolti sarà possibile costruire un ambiente lavorativo più equo e giusto per tutti.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

Smettere di Lavorare è un magazine che esplora stili di vita alternativi e indipendenza finanziaria con sezioni su News, Spettacolo & TV, Soldi & Risparmi, Ambiente, Trasferirsi all’estero e Lavorare all’estero.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@smetteredilavorare.it

© 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.IVA 14920521003

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.