Il presidente del Nicaragua daniel ortega ha rilanciato critiche pesanti contro le Nazioni Unite, definendole incapaci di affrontare conflitti e migrazioni forzate. Nel corso di un discorso a Managua, ha chiesto lo scioglimento dell’organismo internazionale, sostenendo che la sua struttura attuale non risponde più alle esigenze mondiali. Questa presa di posizione arriva dopo il recente ritiro del paese da vari enti collegati all’ONU per motivi di presunta ingerenza.
Il discorso di daniel ortega e l’accusa di inazione delle nazioni unite
Lo scorso fine settimana a Managua, daniel ortega ha pronunciato un discorso serrato durante la celebrazione del 46º anniversario della rivoluzione sandinista, trasmesso dalla televisione di stato nicaraguense. Ortega ha dichiarato che le Nazioni Unite “non servono più” e hanno perso la loro funzione originaria. Ha sottolineato che l’organizzazione agisce come un “strumento dei paesi imperialisti”, in particolare a favore delle potenze nucleari.
Ortega ha puntato il dito contro la mancanza di risposte efficaci dell’ONU nei confronti delle guerre nel Medio Oriente e delle deportazioni forzate di migranti, specialmente quelle attuate dagli Stati Uniti. Secondo il presidente nicaraguense, la presenza di questo organismo non impedisce conflitti e crisi umanitarie che continuano a peggiorare nel mondo. Ha chiesto quindi una rifondazione profonda, che a suo avviso dovrebbe passare dalla totale scomparsa dell’istituzione così come la conosciamo.
Il nicaragua e l’allontanamento da organismi internazionali legati all’onu
A febbraio 2025, il Nicaragua ha formalizzato il ritiro da diversi organismi collegati all’ONU, come l’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura , il Consiglio per i diritti umani, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni e l’Organizzazione internazionale del lavoro . Queste mosse sono state giustificate con critiche all’interferenza esterna e all’ipotesi di destabilizzazione politica interna.
La scelta di lasciare queste agenzie riflette il crescente distacco di Managua dagli istituti multilaterali, segnalando un cambio di rotta diplomatica deciso. Il governo di daniel ortega ha spesso rinfacciato accuse e sanzioni da parte di organismi internazionali, percepite come campagne di pressione contro la sua amministrazione. L’uscita da questi enti rende più isolato il paese e complica la sua partecipazione ai processi globali di cooperazione e protezione dei diritti fondamentali.
Le reazioni internazionali e il dibattito sull’efficacia delle nazioni unite
Le affermazioni di ortega hanno suscitato attenzione in ambito internazionale, dove l’efficacia delle Nazioni Unite viene periodicamente messa in discussione, soprattutto riguardo alle emergenze umanitarie e ai conflitti armati. Esperti e governi riconoscono limiti strutturali, ma considerano l’ONU ancora uno strumento base per la diplomazia globale e il coordinamento degli aiuti.
Molti paesi sottolineano che, nonostante errori e lentezze, le Nazioni Unite offrono un quadro unico per trattative multilaterali, azioni di pace e monitoraggio dei diritti umani. L’idea di cancellare completamente l’organizzazione non trova consenso e viene vista come un’ipotesi irrealistica con rischi di amplificare il caos internazionale.
Dibattito sulle modifiche all’onu
Il dibattito sulle modifiche necessarie all’ONU si concentra piuttosto sulla sua riforma interna, per rendere più rappresentativi alcuni paesi emergenti e migliorare la capacità di risposta rapida alle crisi. L’uscita del Nicaragua da diverse agenzie dimostra invece una frattura tra governi nazionali e organismi multilaterali, dovuta anche a questioni politiche e di sovranità percepita.
Le posizione di daniel ortega si inseriscono in un contesto più ampio di tensioni globali e nuovi assetti diplomatici nel 2025, mentre l’organizzazione delle Nazioni Unite continua a fronteggiare sfide complesse per mantenere rilevanza e credibilità.