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Ada Lucia De Cesaris tra gli indagati milanesi per inchiesta urbanistica con l’accusa di tentata concussione

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In Lombardia, a Milano, la procura ha inserito Ada Lucia De Cesaris nell’elenco delle 74 persone coinvolte nelle indagini sull’urbanistica. Ex vice sindaco con delega all’urbanistica nel periodo 2011-2015, De Cesaris è al centro di un’inchiesta che riguarda presunti abusi edilizi e rapporti tra funzionari pubblici. La vicenda ha preso una nuova piega dopo un provvedimento del tribunale del riesame.

Il coinvolgimento di ada lucia de cesaris nell’inchiesta milanese

Ada Lucia De Cesaris compare tra gli indagati con l’accusa di tentata concussione. L’ex vice sindaco di Milano, che ha ricoperto l’incarico nella giunta guidata da Giuliano Pisapia, è avvocato e ha ricoperto la delega all’urbanistica dal 2011 fino al 2015. La sua posizione è emersa durante le indagini sulle procedure urbanistiche contestate in alcune zone della città, tra cui un progetto in via Lamarmora 23/27 che ha attirato l’attenzione della magistratura.

Perquisizioni e sviluppi recenti

Nel 2024 De Cesaris era già stata perquisita come consulente di Banca Illimity, soggetto coinvolto a vario titolo nell’inchiesta. In quell’occasione non era stata formalmente indagata, ma gli elementi emersi hanno portato a una revisione delle posizioni. In particolare, il tribunale del riesame ha respinto la richiesta di dissequestro dei suoi cellulari, evidenziando i rapporti stretti con l’allora assessore all’urbanistica, Giancarlo Tancredi. Le chat presenti nelle conversazioni telefoniche sono al centro delle verifiche e indicano approfondimenti necessari sulle dinamiche tra i soggetti coinvolti.

Le motivazioni dietro l’uscita di scena di de cesaris dal consiglio comunale

Nel luglio del 2015, Ada Lucia De Cesaris si dimise dalla carica di vice sindaco di Milano, lasciando il posto prima della naturale scadenza del mandato. La decisione arrivò in modo inatteso e fu comunicata come frutto di «difficoltà insormontabili con parte della maggioranza» politica che sosteneva la giunta Pisapia.

Il percorso politico di De Cesaris era iniziato con una nomina di rilievo in un contesto amministrativo impegnativo, dove le questioni urbanistiche rappresentavano un tema caldo per l’amministrazione comunale. I contrasti all’interno della maggioranza, in particolare sulle strategie da adottare nei progetti edilizi, hanno condotto a questo allontanamento. Anche se da tempo fuori dalla scena politica, la posizione di De Cesaris resta al centro dell’inchiesta giudiziaria sulle pratiche urbanistiche milanesi.

Dettagli sul contesto politico

Il ruolo di De Cesaris nella giunta guidata da Giuliano Pisapia ha rappresentato un punto chiave per l’amministrazione cittadina, soprattutto per le politiche legate all’urbanistica e allo sviluppo territoriale. Le tensioni con parte della maggioranza politica sono ritenute determinanti nell’allontanamento anticipato dall’incarico.

I legami tra i protagonisti e le dinamiche investigative

Nel fascicolo della procura di Milano emergono rapporti personali e professionali che intrecciano varî soggetti coinvolti negli affari urbanistici. Il riferimento principale riguarda il legame tra Ada Lucia De Cesaris e Giancarlo Tancredi, assessore all’urbanistica del capoluogo lombardo.

Le intercettazioni e le chat analizzate dimostrano una frequentazione intensa e una collaborazione continuativa, che la procura considera meritevole di essere approfondita. Questi elementi creano il quadro di un sistema di relazioni che potrebbero aver inciso sulle decisioni amministrative relative a progetti complessi, ritenuti al centro di irregolarità. Le verifiche in corso puntano a capire se ci siano stati condizionamenti indebiti o pressioni ai fini di agevolare alcune procedure edilizie.

Un’inchiesta in espansione

Intanto, le indagini si sono estese rapidamente coinvolgendo decine di persone, tra cui tecnici, funzionari, imprenditori e politici, tutti chiamati a chiarire il proprio ruolo. Le autorità mantengono riservatezza sulle accuse specifiche nei singoli casi, mentre si concentrano sulla ricostruzione completa del contesto in cui i fatti sono avvenuti. Il lavoro d’inchiesta prosegue con l’analisi di documenti, testimonianze e materiali digitali sequestrati nel corso degli accertamenti.

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