Oggi, venerdì 18 luglio, un tragico incidente ha scosso la comunità di Catania. Salvo Capizzello, un giovane di 22 anni con disabilità intellettiva, è stato investito mentre attraversava le strisce pedonali lungo la circonvallazione della città. Non solo l’impatto ha causato fratture multiple e scomposte ai suoi piedi, ma ciò che è accaduto dopo è stato ancora più inquietante: gli autori dell’incidente, invece di prestare soccorso, lo hanno caricato sulla loro auto e lo hanno abbandonato, lasciandogli in mano una banconota da 20 euro come una sorta di vile risarcimento per la sofferenza inflitta.
il ruolo della cooperativa controvento
La cooperativa Controvento, di cui Salvo è parte integrante, ha denunciato l’accaduto sui social media, descrivendo il giovane come una persona determinata e resiliente, che ha sempre lottato per la propria autonomia e indipendenza. Salvo ha partecipato attivamente a un progetto del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) promosso dal Comune di Catania, finalizzato a fornire opportunità di inclusione e crescita personale per le persone con disabilità. La cooperativa ha sottolineato quanto fosse importante per lui poter vivere una vita normale, costruendo relazioni e progettando il proprio futuro.
le conseguenze dell’incidente
Salvo, che ha sempre mostrato un grande spirito di iniziativa, si era preparato per una vacanza tanto attesa con i suoi amici, ma ora, a causa delle gravi ferite subite, dovrà affrontare un lungo periodo di riabilitazione, durante il quale la sua indipendenza sarà messa a dura prova. La cooperativa ha espresso il proprio dolore per la situazione, evidenziando la fragilità dell’autonomia conquistata con tanto impegno:
- Basta un gesto irresponsabile per spezzarla.
- Questo incidente non è solo una tragedia personale, ma un allarme per l’intera comunità, che deve riflettere sull’importanza di garantire sicurezza e rispetto per le persone più vulnerabili.
Un appello è stato lanciato agli automobilisti che si trovavano sulla scena dell’incidente: «Potete ancora fare qualcosa». La cooperativa Controvento invita chiunque fosse presente a farsi avanti e a fornire informazioni utili per identificare i responsabili. Assumersi la responsabilità è un passo fondamentale per riparare il danno e contribuire a una cultura di rispetto e solidarietà. La vita di Salvo, come quella di molti altri, dipende dalla consapevolezza e dall’azione della comunità.
la sicurezza stradale a catania
La gravità dell’incidente ha riacceso il dibattito sulla sicurezza stradale a Catania e sulla necessità di misure più efficaci per proteggere i pedoni, in particolare quelli con disabilità. Le strade della città, spesso affollate e poco illuminate, rappresentano un pericolo costante per chi è già in una situazione di vulnerabilità. Molti cittadini e associazioni si sono mobilitati per chiedere un aumento della vigilanza e dell’educazione stradale, affinché episodi del genere non si ripetano in futuro.
In un contesto sociale in cui le persone con disabilità devono affrontare quotidianamente sfide enormi, incidenti come quello di Salvo evidenziano la necessità di un cambiamento culturale profondo. Non basta garantire l’accessibilità fisica degli spazi, ma è fondamentale promuovere un ambiente di rispetto e inclusione. Le istituzioni, le associazioni e i cittadini devono lavorare insieme per creare un clima di protezione e supporto, in cui ogni individuo possa vivere la propria vita senza paura.
La cooperativa Controvento, che si dedica da anni al supporto delle persone con disabilità in Catania, è un esempio di come sia possibile costruire una rete di solidarietà e aiuto. Sono numerosi i progetti che hanno visto coinvolti i giovani della cooperativa, volti a favorire l’inclusione sociale, a stimolare l’autonomia e a promuovere il benessere psicofisico. La comunità ha il dovere di sostenere queste iniziative, affinché i diritti e le aspirazioni di persone come Salvo possano essere rispettati e realizzati.
L’invito a tutti coloro che possono contribuire è chiaro: «Non voltate le spalle». Ogni azione conta, ogni voce può fare la differenza. La speranza è che Salvo possa riprendersi al più presto e tornare a vivere la vita che ha sempre desiderato, circondato dall’affetto e dal supporto di chi gli vuole bene. La sua storia è un monito per tutti noi, affinché possiamo lavorare insieme per un futuro migliore, più giusto e inclusivo per tutti.