Il parlamento di Cuba ha approvato una modifica costituzionale che elimina il tetto di età per diventare presidente del paese. L’emendamento arriva su proposta di Raúl Castro, ex presidente cubano ora novantaquattrenne, e permette una maggiore flessibilità sulla fascia anagrafica per accedere alla presidenza. La decisione ha suscitato dibattiti per la sua influenza sulla struttura politica attuale, dominata da figure di lunga esperienza.
La modifica all’articolo 127 della costituzione cubana
L’intervento è centrato sulla revisione dell’articolo 127 della costituzione del 2019 che prevedeva limiti di età precisi per il presidente della repubblica: minimo 35 e massimo 60 anni per il primo mandato di cinque anni. Con l’emendamento questa soglia superiore sparisce, lasciando il campo libero anche a candidati oltre i sessant’anni. La scelta di rimuovere questo vincolo riflette il mutato contesto politico e sociale dell’isola.
Dichiarazioni di miguel díaz-canel
Miguel Díaz-Canel, attuale presidente di Cuba, ha sottolineato come la riforma sia necessaria per adattarsi alle “realtà attuali” del paese e per facilitare un processo di selezione che possa contare su un più ampio spettro di possibilità. Il cambiamento, dunque, non riguarda solo un dato anagrafico, bensì la strategia politica di governo.
Età media elevata all’interno dell’esecutivo cubano
Il governo cubano è caratterizzato da una presenza significativa di dirigenti senior. L’età media dei membri dell’esecutivo si aggira intorno ai 60 anni. I dati parlano chiaro: Ramiro Valdés, vice primo ministro, ha oggi 92 anni, mentre Ricardo Cabrisas ne ha 87. Questi numeri mostrano come la classe dirigente mantenga figure di grande esperienza e spesso molto avanti negli anni.
Continuità nella leadership cubana
La riforma costituzionale consente quindi di mantenere leader di età avanzata al vertice, senza limiti imposti dalla carta fondamentale. Ciò garantirà continuità nell’amministrazione, nonostante il naturale progredire del tempo.
Processo decisionale e mancanza di consultazioni pubbliche
Il testo ufficiale segnala che la riforma è stata portata avanti “nel rispetto dell’ordine costituzionale” vigente. Tuttavia, una delle critiche più diffuse riguarda l’assenza di una consultazione popolare o pubblica prima di approvare il cambiamento. Non è stato infatti indetto alcun referendum o dibattito aperto ai cittadini sull’argomento.
Gli esponenti del cosiddetto castrismo spiegano che la stessa costituzione prevede modalità per modifiche in “determinate circostanze”, giustificando così l’approvazione senza passare da un confronto diretto con il popolo. Rimane da vedere come questa scelta influirà sulla percezione della legittimità del governo nel futuro prossimo.
L’eliminazione del limite massimo di età modella il profilo della leadership a Cuba nei prossimi anni, aprendo la strada a una presidenza guidata da figure molto più anziane, coerentemente con la tradizione politica consolidata sull’isola.