Il mistero dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco, continua a suscitare un forte interesse da parte dell’opinione pubblica e degli investigatori. A più di quindici anni dall’orrendo delitto, nuove indagini hanno riportato alla luce dettagli cruciali, sollevando interrogativi che sembrano non attenuarsi nel tempo.
L’interrogatorio di Andrea Sempio
Il 4 ottobre 2008, a oltre un anno dall’omicidio, Andrea Sempio viene interrogato per quasi cinque ore. Questo interrogatorio, condotto dai carabinieri, si rivela un momento chiave nelle indagini. Durante l’interrogatorio, Sempio menziona per la prima volta il suo alibi, rappresentato da un scontrino del parcheggio di Vigevano, che diventa un elemento centrale nella sua difesa. Tuttavia, un aspetto significativo rimane silenzioso: l’intervento del 118 per un malore che aveva colpito Sempio, un dettaglio che non sfugge agli inquirenti.
L’ascolto degli amici di Chiara
L’interrogatorio di Sempio è solo uno dei tasselli di un puzzle più ampio. Infatti, nello stesso periodo, Biasibetti e Capra, amici della vittima, vengono interrogati. I tre sembrano essere collegati da una rete di relazioni che potrebbero rivelarsi determinanti per ricostruire gli eventi di quella tragica notte. Ascoltare gli amici di Chiara “in contemporanea” suggerisce un tentativo da parte delle forze dell’ordine di rilevare eventuali contraddizioni nei loro racconti, un metodo investigativo che ha già dimostrato la sua efficacia in altre indagini.
L’analisi delle impronte digitali
Uno degli sviluppi più significativi è rappresentato dalla decisione della giudice per le indagini preliminari di Pavia, Daniela Garlaschelli, di autorizzare l’analisi delle impronte digitali sulla spazzatura di casa Poggi. Questo passo, previsto per il 23 luglio, segna una svolta nelle indagini, poiché la spazzatura non era mai stata analizzata prima. L’incarico è stato affidato al perito Domenico Marchegiani, esperto della Scientifica, che avrà il compito di repertare tutte le impronte presenti sui rifiuti.
Il materiale da analizzare include:
- Vasetti di Fruttolo
- Bottiglie di Estathé
Questi contenitori erano già stati oggetto di precedenti analisi, dove erano stati rinvenuti profili genetici di Chiara Poggi e di Alberto Stasi, il fidanzato condannato a 16 anni di reclusione. Tuttavia, resta da chiarire il profilo di Dna maschile, battezzato “Ignoto 3”, rinvenuto sul tampone orale di Chiara. Gli inquirenti ipotizzano che la quantità di Dna presente possa essere attribuibile a un possibile aggressore, aprendo la strada a nuove indagini.
Il caso Poggi ha visto nel corso degli anni numerosi colpi di scena, con varie ipotesi e sospetti che si sono susseguiti. L’analisi delle impronte sulla spazzatura rappresenta un tentativo di scavare più a fondo in una vicenda che ha lasciato segni indelebili nella comunità di Garlasco e oltre.
La figura di Chiara Poggi continua a essere al centro dell’attenzione mediatica, così come le vite di coloro che si sono trovati coinvolti in questa vicenda. La comunità di Garlasco ha subito un duro colpo, e l’eco di questo tragico evento risuona ancora oggi. Con l’analisi delle impronte digitali e il continuo esame delle evidenze, si spera di giungere a una verità che possa portare giustizia e pacificazione per Chiara e per chi l’ha amata. In un caso così complesso, ogni nuovo elemento può rappresentare una chiave di lettura fondamentale per risolvere un mistero che, a distanza di anni, continua a essere avvolto nel buio.