La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si prepara a dare il via alla sua 82a edizione dal 27 agosto al 6 settembre 2023. In questo contesto, è stata completata la selezione per il Concorso Internazionale di Orizzonti Corti, una sezione molto attesa dedicata ai cortometraggi. Quest’anno, quattordici opere sono state scelte per partecipare alla competizione, pronte a sorprendere sia il pubblico che la giuria con anteprime mondiali.
Una selezione internazionale di cortometraggi
Il concorso di Orizzonti Corti si distingue per la sua capacità di dare visibilità a talenti emergenti e a storie innovative provenienti da tutto il mondo. I cortometraggi selezionati provengono da diciannove diversi Paesi, evidenziando la ricchezza del panorama cinematografico globale. L’Italia è ben rappresentata con due opere: “Kushta Mayn, La mia Costantinopoli” di Nicoló Folin e “Rukeli” di Alessandro Rak, entrambe in corsa per il prestigioso Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio.
La giuria e i criteri di valutazione
La giuria della sezione Orizzonti, composta da esperti del settore cinematografico, avrà il compito di valutare le opere in concorso, tenendo conto non solo della qualità artistica, ma anche dell’originalità e della capacità di raccontare storie significative. Oltre ai cortometraggi in competizione, è previsto anche un cortometraggio Fuori concorso, che quest’anno è “Rukeli” di Alessandro Rak.
Elenco delle opere in concorso
Ecco l’elenco completo delle opere in concorso:
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“Norheimsund” di Ana Alpizar (Cuba, USA) – Durata: 12 minuti
Questa opera esplora temi di identità e connessione culturale in una narrativa visivamente affascinante. -
“Merrimundi” di Niles Atallah (Cile) – Durata: 21 minuti
Un cortometraggio d’animazione che offre un viaggio in un mondo fantastico, riflettendo sulle esperienze umane attraverso l’arte visiva. -
“La ligne de vie” di Hugo Becker (Francia) – Durata: 20 minuti
Un’opera che affronta le sfide e le speranze della vita moderna, presentando una narrazione coinvolgente. -
“Je crois entendre encore” (I hear it still) di Constance Bonnot (Francia) – Durata: 16 minuti
Un cortometraggio che si addentra nei ricordi e nelle emozioni, creando un ponte tra passato e presente. -
“Kushta Mayn, La mia Costantinopoli” di Nicoló Folin (Italia) – Durata: 19 minuti
Un’opera che celebra la storia e cultura di Costantinopoli attraverso gli occhi di chi vive tra le sue strade. -
“Praying Mantis” di Joe Hsieh e Yonfan (Taipei, Hong Kong SAR) – Durata: 18 minuti
Un cortometraggio d’animazione che promette di stupire con la sua estetica unica. -
“You Jian Chui Yan (A Soil a Culture a River a People)” di Viv Li (Germania, Belgio, Cina) – Durata: 15 minuti
Una riflessione visiva sulla connessione tra terra, cultura e comunità. -
“El Origen del Mundo” di Jazmin Lopez (Argentina) – Durata: 12 minuti
Un’opera che esplora le origini dell’umanità e i legami che ci uniscono. -
“The Curfew” di Shehrezad di Maher (USA) – Durata: 19 minuti
Un cortometraggio che affronta temi di giustizia sociale e resilienza. -
“Lion Rock” di Nick Mayow (Nuova Zelanda) – Durata: 16 minuti
Un’opera che celebra la bellezza naturale e la cultura maori. -
“Saint Simeon” di Olubunmi Ogunsola (Nigeria) – Durata: 18 minuti
Un cortometraggio che esplora la vita e le sfide di un individuo in una società in cambiamento. -
“Utan Kelly (Without Kelly)” di Lovisa Sirén (Svezia) – Durata: 15 minuti
Un’opera che affronta la solitudine e la ricerca di connessioni. -
“Coyotes” di Said Zagha (Francia, Giordania, UK) – Durata: 20 minuti
Un cortometraggio che esplora le esperienze di migrazione. -
“Nedostupni (Unavailable)” di Kyrylo Zemlyanyi (Ucraina, Francia, Belgio, Bulgaria, Paesi Bassi) – Durata: 20 minuti
Un’opera che tratta temi di assenza e presenza.
Questi cortometraggi offrono una panoramica unica delle esperienze umane e delle narrazioni che emergono in tutto il mondo. La Biennale di Venezia, con la sua lunga storia di celebrazione del cinema, continua a essere un palcoscenico fondamentale per i cineasti emergenti.
Il Concorso Orizzonti Corti rappresenta un’importante occasione non solo per i registi di mostrare il proprio lavoro, ma anche per il pubblico di scoprire nuove prospettive e approcci narrativi. Con un mix di animazione, documentario e narrazione tradizionale, questi cortometraggi promettono di arricchire l’offerta culturale della Mostra e stimolare discussioni su temi rilevanti e attuali.