La ministra del lavoro di Panama, Jackeline Muñoz, ha avviato un’azione legale contro il Suntracs, il sindacato nazionale dei lavoratori dell’edilizia, con la richiesta di scioglimento dell’organizzazione. L’accusa riguarda una serie di presunti abusi e irregolarità che avrebbero fatto perdere al sindacato la sua funzione originaria. La questione sta facendo discutere il paese, anche in considerazione di interventi precedenti come la chiusura dei conti bancari e le misure giudiziarie coinvolgendo diversi membri dell’associazione.
Accuse di irregolarità e violazioni contro il Suntracs
Le rimostranze presentate dalla ministra Muñoz descrivono il Suntracs come un’organizzazione che si sarebbe allontanata dal compito principale di tutela dei diritti dei lavoratori edili. Nel dettaglio, il sindacato viene accusato di atti ripetuti di estorsione, violenza e frode. Vengono mosse anche accuse di abuso di potere e uso improprio delle risorse economiche che dovrebbero servire ai membri. L’azione legale punta a dimostrare che questi comportamenti hanno compromesso l’attività regolare dell’associazione, giustificando così lo scioglimento.
Dichiarazioni della ministra
Tali dichiarazioni sono state rese pubbliche proprio da Muñoz, che sottolinea come dietro l’apparenza di un sindacato serio si nascondano pratiche illegali. Anche se non sono stati pubblicati dettagli specifici sulle presunte prove raccolte, il messaggio è chiaro nel richiedere l’intervento della magistratura per risolvere la situazione. Il riconoscimento dell’autorità statale si configura quindi come scelta formale per intervenire su un conflitto sociale rilevante.
Posizione e strategia difensiva del sindacato
Il legale del Suntracs, Antonio Vargas, ha risposto dichiarando di non aver ancora avuto accesso ai documenti ufficiali della querela. Nonostante ciò, ha assicurato che il sindacato si opporrà sia sul piano legale che su quello mediatico e politico. Vargas ha fatto riferimento alla Costituzione e alle normative sul lavoro panamensi, ricordando che lo scioglimento di un sindacato non può essere deciso senza processo e prove presentate davanti a un tribunale.
Risposta del legale
Vargas ha inoltre contestato la definizione degli eventi proposta dalla ministra, sottolineando che le attività del Suntracs sono state condotte nel rispetto dei regolamenti e che il sindacato non ha mai perso di vista la tutela dei lavoratori. Il legale ha insistito sul fatto che le accuse fanno parte di una campagna di intimidazione contro chi si oppone all’attuale governo guidato da Laurentino Cortizo, noto con il soprannome “Mulino” nel contesto politico locale.
Misure restrittive e situazione attuale dei leader sindacali
La controversia si è intensificata negli ultimi mesi, con la banca statale di Panama che ha chiuso i conti correnti del Suntracs a febbraio, azione seguita da quella di cancellare le cooperative ad esso associate nel mese di maggio. Accuse formali riguardano presunte irregolarità in un progetto di edilizia pubblica nella regione di Bocas del Toro. Alcuni membri del sindacato sono indagati anche per riciclaggio di denaro.
Status dei principali leader
Tra i principali esponenti del Suntracs, Saúl Méndez ha trovato rifugio nell’ambasciata boliviana per ottenere asilo politico. Jaime Caballero, segretario agli Affari nazionali e internazionali del sindacato, si trova invece nel carcere di La Joya. Infine Genaro López, un altro leader di rilievo, è attualmente agli arresti domiciliari. Queste misure denunciate dal sindacato confermano il clima di forte tensione tra il movimento e il governo panamense, che continua a monitorare con attenzione la vicenda.
Questo sviluppo apre una fase delicata per l’attività sindacale nel paese, con possibili ripercussioni sulle relazioni tra lavoratori, istituzioni e politica. Il ricorso giudiziario e le dichiarazioni dei protagonisti promettono di mantenere alta l’attenzione pubblica nelle prossime settimane.