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Legacoop: stabilità interna in un contesto di crisi per la domanda estera

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Legacoop: stabilità interna in un contesto di crisi per la domanda estera
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L’analisi congiunturale dell’Area Studi di Legacoop offre un quadro chiaro e preoccupante della situazione attuale delle cooperative in Italia. Da un lato, si evidenzia una sostanziale stabilità della domanda interna e dell’occupazione, dall’altro, un netto peggioramento della domanda estera. Questi dati pongono interrogativi sull’evoluzione del contesto macroeconomico italiano, e le aspettative per i prossimi mesi si caratterizzano da un atteggiamento di cautela.

Stabilità della domanda interna e occupazione

I risultati dell’indagine mostrano che, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, solo l’11% delle cooperative ha visto un incremento nella domanda interna. Questo rappresenta una diminuzione di 3 punti percentuali rispetto ai dati precedenti. Analizzando le aree geografiche, il Sud Italia emerge come la regione più colpita, con il 17% delle cooperative che ha registrato un calo nella domanda. Questo fenomeno si riflette anche in diversi settori, in particolare nelle attività manifatturiere, dove il 25% delle cooperative ha riportato una riduzione della domanda. Ecco un riepilogo dei settori più colpiti:

  1. Attività manifatturiere: 25%
  2. Industria delle costruzioni: 23%
  3. Servizi: 18%
  4. Agroalimentare: 15%

Tuttavia, ci sono alcuni settori che si distaccano da questa tendenza negativa. Nel settore dell’abitazione, per esempio, il 33% delle cooperative ha rilevato un alto livello di domanda, mentre nel campo della cooperazione sociale il 13% ha segnato una crescita. Questi dati suggeriscono che, nonostante le difficoltà generali, alcuni comparti riescono a mantenere una certa vitalità, probabilmente grazie a specifiche iniziative locali.

Peggioramento della domanda estera

Un aspetto preoccupante è il peggioramento della domanda estera. Solo il 3% delle cooperative esportatrici ha registrato un aumento degli ordini, con una perdita di 10 punti percentuali rispetto alla precedente rilevazione. Questa contrazione è ulteriormente evidenziata dal fatto che il 21% delle cooperative ha segnalato una diminuzione degli ordini esteri. Questo scenario evidenzia un contesto internazionale sempre più sfavorevole per le esportazioni italiane, un fenomeno che ha ripercussioni significative sulla competitività delle cooperative italiane sui mercati globali.

Stabilità occupazionale e aspettative future

Sul fronte occupazionale, la situazione appare relativamente stabile. Il 71% delle cooperative ha mantenuto costante il proprio organico. Questo dato è un indicatore positivo nel contesto di incertezze economiche, evidenziando come le cooperative siano riuscite a proteggere i posti di lavoro. Tuttavia, le aspettative per i prossimi quattro mesi non sono del tutto rassicuranti. Le previsioni sono le seguenti:

  1. Domanda stazionaria: 65%
  2. Aumento della domanda: 24%
  3. Calò della domanda: 11%

È interessante notare che le imprese attive nei settori dell’agroalimentare e della cooperazione sociale mostrano le aspettative più ottimistiche, rispettivamente con il 26% e il 30% delle cooperative pronte a scommettere su un futuro migliore.

Simone Gamberini, presidente di Legacoop, ha commentato i risultati dell’indagine sottolineando come “la cooperazione, come questi dati certificano, c’è, è viva e continua a rappresentare un presidio sociale ed economico fondamentale per i territori e le comunità”. Gamberini ha evidenziato la necessità di certezze, visione strategica e politiche adeguate per affrontare la complessità del presente. Le cooperative, infatti, svolgono un ruolo cruciale non solo nel tessuto economico, ma anche nella coesione sociale delle comunità.

Il contesto attuale richiede un’attenzione particolare da parte delle istituzioni e degli attori economici. È fondamentale sviluppare strategie che possano garantire non solo la sopravvivenza delle cooperative, ma anche la loro crescita e il rafforzamento della loro posizione nel mercato. Politiche fiscali favorevoli, investimenti in innovazione e formazione, e una maggiore attenzione alle esigenze delle cooperative possono contribuire a creare un ambiente più favorevole e a stimolare la domanda, sia interna che estera.

In un periodo di incertezze, è cruciale che le cooperative continuino a svolgere un ruolo attivo nel promuovere la sostenibilità economica e sociale, cercando di rispondere alle sfide attuali con creatività e determinazione. Solo così sarà possibile affrontare le difficoltà e costruire un futuro più solido e prospero per tutti.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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