La regione friuli venezia giulia ha annunciato un piano di finanziamento rivolto ai privati per sostenere interventi di ristrutturazione e miglioramento energetico degli immobili. Il provvedimento è stato inserito nella legge regionale n. 8 del 4 luglio 2025 e prevede due bandi distinti per coprire una serie di lavori che vanno dall’efficientamento energetico alla manutenzione straordinaria, con un fondo iniziale di 50 milioni di euro. Questo strumento si propone di incentivare anche aspetti come la sicurezza sismica e la sostenibilità ambientale, con un’attenzione particolare alle aree montane e a quei comuni contratti dal rischio di spopolamento.
La legge regionale n. 8 e le sue finalità
La legge regionale n. 8 del 4 luglio 2025 incarna l’impegno del friuli venezia giulia a sostenere i cittadini e le imprese nel miglioramento del patrimonio edilizio privato. A fronte di 50 milioni di euro stanziati, sono previsti due differenti bandi. Uno riguarda interventi complessi di manutenzione straordinaria, restauro, demolizioni e ricostruzioni; il secondo, ancora da pubblicare, si concentrerà sul miglioramento dell’efficienza energetica, con particolare riferimento all’installazione di cappotti termici, serramenti a basso consumo e caldaie a impatto ambientale ridotto.
Normativa europea e obiettivi ambientali
Nella normativa si cita esplicitamente la direttiva europea EPBD IV, conosciuta come “case green”. La normativa europea infatti invita a ridurre il consumo del suolo e a favorire una riqualificazione che limiti l’impatto ambientale, obiettivi acquisiti dalla regione friuli venezia giulia. L’attenzione non si limita al risparmio energetico ma si estende alla sicurezza antisismica degli edifici e all’eliminazione delle barriere architettoniche. Nel testo si sottolinea anche la promozione dell’uso di materiali ecologici, ufficializzando un approccio integrato che punta a rendere gli interventi più sostenibili e durevoli.
Dettagli del primo bando da 30 milioni per la manutenzione straordinaria
Il bando pubblicato il 7 luglio 2025 dispone 30 milioni di euro per finanziare lavori di manutenzione straordinaria o interventi edili significativi su immobili residenziali. Possono partecipare soggetti privati, condomìni, imprese e professionisti che abbiano proprietà o diritti reali, come usufrutto o uso, su unità immobiliari classificate nelle categorie A1-A7 o A11. L’obiettivo è favorire interventi su abitazioni destinate a uso proprio o a locazione a canone concordato.
Il contributo copre fino al 50% delle spese ammesse e raggiunge un massimo di 60 mila euro per ogni singola unità immobiliare. Ogni richiedente può presentare progetti per un massimo di tre immobili. Sono previsti incentivi particolari per giovani sotto i 36 anni, famiglie con reddito ISEE inferiore a 25.000 euro e abitazioni locate in comuni montani o aree svantaggiate soggette a spopolamento. Questo criterio cerca di supportare quei territori dove il tessuto sociale ed economico risulta più fragile.
Tipologie di intervento finanziabili
Sono finanziabili varie tipologie di interventi: manutenzione straordinaria, restauro conservativo, risanamento e ristrutturazione edilizia inclusi lavori edili, forniture e spese tecniche. Vengono escluse invece le spese per la manutenzione ordinaria e l’acquisto di arredamento. Per legge è obbligatorio presentare l’attestato di prestazione energetica prima e dopo i lavori. Le spese ammesse includono anche oneri di sicurezza, allacciamenti, IVA e costi notarili legati all’acquisizione di proprietà o successioni.
La graduatoria sarà pubblicata entro 90 giorni dalla chiusura delle domande, che sono state aperte contestualmente al bando. L’erogazione dei contributi è prevista entro la fine dell’anno 2025, compatibilmente con la disponibilità delle risorse. Il bando mira a sostenere concretamente il recupero dell’edilizia privata, dando respiro a chi intende migliorare la qualità delle proprie abitazioni.
Chi può fare domanda e quali requisiti serve rispettare
Possono partecipare i proprietari o chi detiene diritti reali di godimento quali usufrutto, uso o abitazione, purché gli immobili si trovino sul territorio regionale del friuli venezia giulia. Questi immobili devono appartenere alle categorie catastali residenziali indicate, considerando come esclusi i locali non abitativi. Le richieste saranno valutate in ordine di priorità secondo la graduatoria, fino a esaurimento dei fondi.
Le domande devono riferirsi ad interventi con caratteristiche di manutenzione straordinaria, quindi lavori che migliorano o modificano la struttura senza eseguire semplici riparazioni ordinarie, rimaste a carico del proprietario. Sono ammesse anche spese per la sicurezza sul cantiere, verifiche tecniche e eventuali interventi normativi correlati. Il ricorso al bonus prevede un rigoroso controllo sulla documentazione, compreso l’APE, per certificare l’efficacia degli interventi in termini di consumo energetico.
Il finanziamento non copre il costo di mobili o arredi, limitandosi all’edilizia e agli impianti. Sono comprese invece spese notarili solo quando legate a pratiche necessarie per ottenere i diritti sulla proprietà da riqualificare. La legge ha previsto una particolare attenzione ai soggetti con reddito basso, permettendo loro di anticipare il contributo, condizione importante per facilitare l’accesso all’agevolazione.
Il secondo bando per interventi di efficientamento energetico è atteso a breve
Il secondo bando previsto dalla legge è ancora in fase di definizione. Sarà dedicato agli interventi di miglioramento energetico diretto degli edifici: installazione di cappotti termici, sostituzione di infissi con modelli ad alta efficienza, e aggiornamento degli impianti di riscaldamento con caldaie a basso impatto ambientale. Questo bando sarà caratterizzato da una modalità a sportello, quindi con finanziamenti assegnati in ordine di presentazione fino all’esaurimento delle risorse.
Questo strumento completerà l’azione di sostegno all’edilizia privata aprendo una via specifica per chi vuole ridurre consumi e inquinamento. La regione friuli venezia giulia cerca così di adeguarsi agli obiettivi europei fissati dalla direttiva EPBD IV, puntando a una riduzione significativa delle emissioni e al contenimento del consumo di suolo.
I dettagli su tempi e modalità saranno resi noti nelle prossime settimane, ma è chiaro che l’avvio del secondo bando rappresenterà un passo importante per favorire ristrutturazioni che migliorano la qualità degli immobili e la loro sostenibilità nel tempo.