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Il festival cinema tavolara celebra Sonia Bergamasco tra docufilm, corti e nuovi lungometraggi

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Il festival cinema Tavolara arriva alla sua 35ª edizione con un programma ricco di anteprime e proiezioni che mettono in luce storie di cinema italiano e talenti emergenti. Si svolge tra San Teodoro, Porto San Paolo e sull’isola di Tavolara, fino al 20 luglio, puntando su racconti che si intrecciano con la memoria, la tradizione e figure chiave nella cultura e nella politica. Tra i protagonisti spicca Sonia Bergamasco, attrice e regista all’esordio cinematografico che presenta il suo documentario premiato “Duse the greatest”.

Duse the greatest: il debutto da regista di sonia bergamasco

Sonia Bergamasco ha scelto di esordire alla regia con un documentario dedicato a Eleonora Duse, figura fondamentale del teatro italiano e internazionale. Nel film, intitolato “Duse the greatest”, l’attrice ha cercato di superare l’etichetta di “leggenda” e mostrare la complessità di una donna che ha marcato profondamente la scena artistica. Bergamasco ha raccontato di aver sempre desiderato portare sullo schermo un ritratto autentico e profondo di questa icona, la cui vita e carriera mantengono forte il loro fascino anche oggi.

Il film ha già ricevuto riconoscimenti, tra cui il Nastro d’argento, confermando il valore della sua proposta. È stato presentato alla 35ª edizione del festival cinema Tavolara, dove Bergamasco è stata una delle ospiti più attese. Il documentario si inserisce in un contesto di riflessione sull’arte e sulla storia, con immagini e materiali storici intrecciati a un racconto che tocca il pubblico contemporaneo.

Il festival cinema tavolara tra proiezioni, cortometraggi e protagonisti internazionali

L’evento ha preso il via il 15 luglio all’oasi naturalistica La Peschiera di San Teodoro con la proiezione del film “Arsa”, opera dei Masbedo, duo che unisce arte visiva e cinema. Nei giorni seguenti si sono alternati cortometraggi di registi emergenti, come “Figures in Thread” di Pierfrancesco Carta, e opere più narrative, tra cui “La storia del Frank e della Nina” di Paola Randi, presentata insieme alla giovane attrice Ludovica Nasti.

Il 18 luglio a Porto San Paolo è stato il turno di “Sonallus”, corto di Tomaso Mannoni che esplora la cultura sarda attraverso la memoria orale e il suono, focalizzandosi su un artigiano che sistema i campanacci delle capre, definite “anarchiche”. Questa attenzione alla tradizione e al racconto popolare si intreccia con la proposta più vasta di Cinema Tavolara che riflette la cultura del territorio.

Nuove storie e omaggi con fabrizio gifuni e il film di francesca comencini

Dalla terraferma l’attenzione si sposta sull’isola di Tavolara, dove Fabrizio Gifuni ha presentato il film “Il tempo che ci vuole” firmato da Francesca Comencini. Il lavoro ripercorre la vicenda personale e professionale tra il regista Luigi Comencini e sua figlia Francesca. Gifuni ha sottolineato come questo racconto vada oltre i fatti privati, toccando temi universali come la fragilità dei figli e il rapporto tra genitori e figli, tratteggiando un legame umano riconoscibile.

Questo film propone una lettura intima e coinvolgente, condivisa con il pubblico durante il festival che accende i riflettori su storie di famiglia e memorie personali. La presenza di Gifuni rappresenta un ulteriore momento di spessore nella rassegna, che cerca di equilibrare voci consolidate e nuove sensibilità.

Alessandro tonda e il ricordo di nicola calipari con il film il nibbio

Sabato 19 luglio è in programma “Il Nibbio”, lungometraggio di Alessandro Tonda che ricostruisce i ventotto giorni prima della tragica morte di Nicola Calipari. Calipari, alto dirigente del SISMI, perse la vita il 4 marzo 2005 in Iraq mentre tentava di salvare la giornalista Giuliana Sgrena, trattenuta in ostaggio. Il film affronta un pezzo di storia recente, mescolando azioni di spionaggio e dramma personale.

Sonia Bergamasco torna al festival in veste di attrice protagonista, dopo aver presentato il suo documentario come regista. Il lavoro di Tonda si presenta come operazione di ricostruzione narrativa su un evento che ha segnato la politica e l’opinione pubblica italiana. La proiezione è attesa tra il pubblico che segue da vicino le produzioni di qualità legate a vicende reali.

La chiusura con sergio scavio e una nuova generazione di artisti

L’appuntamento conclusivo domenica 20 luglio è dedicato a “La guerra di Cesare”, esordio al lungometraggio di Sergio Scavio, regista sardo. Scavio sarà accompagnato dai protagonisti Fabrizio Ferracane e Alessandro Gazale durante la presentazione sull’isola di Tavolara. Il film rappresenta un passo importante nella carriera di un autore emergente che si affaccia sulla scena con una storia che si lega alla sua terra.

Le serate del festival sono spesso introdotte da Neri Marcorè, presenza fissa che accompagna le proiezioni con la partecipazione di Dharma Mangia Woods, giovane attrice formatasi alla Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté. Tra i suoi lavori più recenti figurano collaborazioni con registi come Paolo Sorrentino e Gabriele Muccino. Dharma sarà fra i protagonisti della miniserie “Morbo K” per Rai1, segnando il filo che unisce il festival con il presente del cinema italiano.

Questa edizione di Cinema Tavolara è curata dall’associazione Argonauti con la direzione artistica di Gianluca Arcopinto, Neri Marcorè e Antonio Maraldi, che segue la fotografia. La rassegna conferma l’attenzione verso produzioni lunghe e brevi, generi diversi e autori con storie da raccontare, nel cuore di un territorio che sostiene la cultura cinematografica.

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