Nel mondo della viticoltura, la gestione delle erbe infestanti rappresenta una sfida importante per garantire la qualità delle coltivazioni senza compromettere l’ambiente. Due ricercatrici australiane hanno condotto uno studio durato due anni per verificare l’efficacia del diserbo elettrico davanti ai metodi tradizionali, come erbicidi e sfalcio, in vigneti situati in un clima mediterraneo. I risultati restituiscono spunti concreti sull’uso di questa tecnica innovativa e sui suoi limiti.
I metodi tradizionali per il controllo delle erbe infestanti in viticoltura
Nel vigneto, le erbe infestanti provocano competizione per acqua e nutrienti compromettendo la crescita delle viti. Per contenerle, gli agricoltori adottano solitamente lo sfalcio meccanico, l’applicazione di erbicidi chimici o la lavorazione del terreno. Questi sistemi richiedono tempi e risorse diversi e hanno impatti ambientali variabili.
Lo sfalcio assicura una rimozione rapida della vegetazione superficiale ma spesso lascia radici e semi nel terreno, favorendo una rapida ricrescita. Gli erbicidi offrono un’alternativa più duratura, agendo sulle radici, ma comportano l’uso di sostanze chimiche che possono lasciare residui negli alimenti e accumularsi nel suolo, con possibili effetti negativi su fauna e flora.
La lavorazione del terreno può disturbare la struttura e aumentare l’erosione, oltre a richiedere attrezzature e carburante. Ogni metodo porta vantaggi e svantaggi, e una scelta bilanciata spesso dipende dalle condizioni climatiche, la stagionalità e l’organizzazione del vigneto.
Sperimentazione del diserbo elettrico: modalità e risultati
Tra il 2022 e il 2023, le ricercatrici australiane hanno testato un dispositivo di diserbo elettrico in quattro diversi vigneti, confrontando i risultati con quelli ottenuti mediante sfalcio e trattamenti erbicidi. La macchina elettrica ha operato a potenze di 24 e 36 kW, fornendo una scarica che colpisce le erbe infestanti senza uso di prodotti chimici.
La biomassa delle erbe infestanti è stata ridotta dall’84% all’87% con il diserbo elettrico, un valore vicino all’88% ottenuto dagli erbicidi. Lo sfalcio si è dimostrato meno efficace, con una diminuzione del 65%. Non sono stati riscontrati danni alla chioma della vite in seguito al diserbo elettrico, confermato dall’indice di vegetazione che indica la salute delle piante.
Questi risultati indicano che il diserbo elettrico può competere con le pratiche convenzionali in termini di controllo delle erbe infestanti, offrendo una soluzione priva di sostanze chimiche. È emerso tuttavia che la macchina opera a velocità inferiori rispetto allo sfalcio o alla distribuzione di erbicidi e consuma più carburante per ettaro trattato.
Rischi di incendio e limiti stagionali del diserbo elettrico
Un aspetto essenziale emerso dalla ricerca riguarda il rischio di incendio legato all’uso del diserbo elettrico, soprattutto in presenza di biomassa vegetale secca. Per questo, le ricercatrici hanno testato l’apparecchio su un terreno nudo con diverse quantità di materiale vegetale asciutto.
Quando le erbe erano completamente secche, le scariche elettriche hanno sollevato un rischio significativo di innesco di incendi, specialmente in periodi caldi e secchi, tipici dell’estate. Questo limita l’impiego della tecnica in quei momenti, mentre la primavera, con vegetazione più umida, risulta un periodo sicuro e ideale per l’uso del diserbo elettrico nei vigneti.
Inoltre, l’utilizzo invernale è consigliato in quanto la ridotta attività vegetale e il clima meno asciutto minimizzano il pericolo d’incendio. Non a caso, l’applicazione di diserbo elettrico in autunno e estate risulta rischiosa e poco pratica.
Vantaggi ambientali e considerazioni pratiche del diserbo elettrico
Il diserbo elettrico elimina completamente l’uso di prodotti chimici, evitando residui tossici nell’ambiente e negli alimenti. Non richiede tempi di attesa dopo trattamenti di pioggia o vento e non provoca resistenze nelle specie infestanti. Non influisce negativamente sui corsi d’acqua vicini o sulla vegetazione circostante.
Questi aspetti lo rendono una pratica adatta a chi vuole ridurre l’impatto ambientale della viticoltura e migliorare la sostenibilità delle produzioni. Alcune criticità rimangono legate al consumo elevato di carburante e alla lentezza del trattamento, fattori che possono incidere sui costi e sulla logistica aziendale.
Nel contesto della gestione integrata delle infestanti, il diserbo elettrico può essere un’opzione utile in combinazione con altre tecniche, specie durante primavera e inverno. Rimane necessario un’attenta valutazione del momento giusto e delle condizioni del vigneto per evitare rischi inutili e ottimizzare i benefici.
Risultati e impatti dello studio sul settore vitivinicolo
Questa ricerca, pubblicata da Cambridge University Press, rappresenta il primo confronto scientifico diretto tra diserbo elettrico e tecniche convenzionali in vigneti. Fornisce un quadro chiaro sull’efficacia e la sicurezza di questa nuova modalità di controllo delle erbe infestanti.
L’assenza di danni alle viti e la forte riduzione della biomassa infestante indicano che il diserbo elettrico potrebbe diventare un’alternativa valida nei paesaggi viticoli, soprattutto dove la sensibilità ambientale è alta. Serve un ulteriore approfondimento per migliorare l’efficienza operativa e ridurre i consumi.
Il settore vitivinicolo potrebbe integrarlo nelle strategie di gestione, specie in regioni con stagioni umide e moderate. In ogni caso, scongiurare il rischio di incendio resta una priorità nelle fasi più calde dell’anno. La ricerca conferma che mantenere il terreno pulito da erbe infestanti si può fare anche senza sostanze chimiche, con ricadute positive per l’ambiente e la salute.