Durante la prima giornata del Giffoni Film Festival, Aurelio De Laurentiis, noto produttore cinematografico e presidente del Napoli, ha condiviso una visione provocatoria sul futuro dell’industria cinematografica. La sua presenza al festival ha attirato l’attenzione non solo per il suo prestigio, ma anche per le sue opinioni audaci in un momento di grande trasformazione per il settore.
l’intelligenza artificiale nel cinema
Quando un giurato ha chiesto a De Laurentiis se l’intelligenza artificiale rappresenti un rischio per il cinema, la sua risposta ha sorpreso tutti. “L’intelligenza artificiale mi arrapa da morire. È uno strumento potentissimo. Chi la teme, è già fuori dal gioco”. Con queste parole, De Laurentiis ha messo in luce come la tecnologia possa essere sfruttata come un alleato per innovare e migliorare il modo in cui si realizzano i film. L’uso dell’intelligenza artificiale nel cinema è un argomento di crescente interesse, con applicazioni che spaziano dalla sceneggiatura alla post-produzione, fino alla personalizzazione delle esperienze di visione.
la trasformazione del cinema e il ruolo di netflix
Un altro punto centrale del suo intervento è stato il ricordo del film “Dune”, diretto da David Lynch nel 1984. De Laurentiis ha commentato: “Film complicatissimo, oggi lo vediamo diviso in due da Villeneuve. Ma Lynch non era l’uomo giusto”. Le sue parole sottolineano le sfide immense che i cineasti affrontano nel tentativo di realizzare opere ambiziose, soprattutto in un mercato dove gli investimenti sono sempre più elevati e la pressione per ottenere risultati finanziari è insostenibile.
Inoltre, De Laurentiis ha evidenziato come l’industria cinematografica si stia rapidamente evolvendo, considerando l’impatto di piattaforme di streaming come Netflix. “Netflix ha ucciso il cinema – dice De Laurentiis -. Ma l’ha fatto bene”. Questa osservazione tocca un punto cruciale: la trasformazione del modello di business del cinema, dove l’obiettivo non è più solo quello di guadagnare con i biglietti venduti, ma di attrarre abbonati.
Ha proseguito con un’analisi dei numeri:
- “Quest’estate, mentre i ragazzi non andavano a scuola, Netflix è passata dal 7,5% all’8,5%.”
- “YouTube è fermo al 12%, ma non cresce. Netflix sì.”
Queste statistiche mostrano come il panorama dello streaming stia cambiando rapidamente e come le piattaforme siano sempre più centrali nella fruizione dei contenuti cinematografici.
il significato del cinema
Infine, De Laurentiis ha riflettuto sul significato del cinema come forma d’arte e passione. Ha affermato: “Il cinema ci rappresenta, perché racconta le nostre vite”. Questa affermazione sottolinea l’importanza del cinema nella cultura e nella società. Ha condiviso un aneddoto personale: “A Los Angeles, la prima cosa che ho fatto è stata costruirmi una sala vera in casa”. Questo richiamo alla qualità dell’esperienza cinematografica mette in luce una questione cruciale: la qualità del suono e dell’immagine è fondamentale per l’apprezzamento del cinema.
In sintesi, le dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis al Giffoni Film Festival offrono uno spaccato interessante su un’industria in evoluzione, dove la tecnologia, le piattaforme di streaming e il cambiamento delle abitudini del pubblico stanno ridefinendo il concetto stesso di cinema. La sua visione provocatoria invita a riflettere sulle sfide attuali e sulle opportunità che la tecnologia può offrire per il futuro del cinema.