Il Comune di Avellino si trova in una fase di emergenza politica dopo il mancato via libera al bilancio 2024. Il consiglio comunale ha bocciato nuovamente il documento contabile, condannando così il sindaco Laura Nargi alla fine anticipata del suo mandato. Il prefetto ha concesso ulteriori venti giorni per un’intesa, ma i numeri in consiglio non hanno dato la svolta sperata. Questa decisione apre un periodo di amministrazione commissariale per la città fino a metà 2026.
L’approvazione del bilancio come punto di rottura politico a avellino
Il bilancio 2024 doveva essere la linea di demarcazione per la sopravvivenza del governo Nargi. Il documento contabile non ha ricevuto i voti necessari in consiglio, con diciotto voti contrari contro quindici favorevoli. La situazione si è complicata dopo l’intervento del prefetto di Avellino, Rossana Riflesso, che aveva concesso venti giorni di tempo per discutere e approvare il bilancio, in un tentativo di mediazione.
La sindaca, in risposta, aveva proposto un “patto per Avellino”: un accordo temporaneo con le forze politiche e i gruppi dell’opposizione volto a garantire risorse e investimenti fondamentali per la città. Nonostante questa apertura, le divisioni si sono rivelate troppo profonde, e la maggioranza non ha trovato i consensi sufficienti per far passare il bilancio, segnando così un’ulteriore frattura all’interno dell’assemblea cittadina.
Il ruolo dei consiglieri vicini a gianluca festa e la spaccatura interna
I voti decisivi nella bocciatura sono arrivati da nove consiglieri affiliati all’ex sindaco Gianluca Festa. Nei mesi scorsi, la relazione tra Nargi e Festa si è deteriorata fino a una rottura definitiva. Questa divisione politica si è tradotta in una battaglia aperta sul documento finanziario del Comune.
Il gruppo legato a Festa ha scelto di non appoggiare il bilancio, contribuendo pesantemente alla sconfitta della giunta. Il mancato allineamento tra le due anime del consiglio ha reso impossibile la formazione di un fronte compatto. Così il Consiglio comunale ha ribadito la sua posizione contro il documento contabile, rafforzando la crisi amministrativa e aprendo la strada alla sostituzione dell’attuale esecutivo cittadino.
Le conseguenze istituzionali: sospensione del consiglio e nomina dei commissari
La bocciatura del bilancio ha innescato immediatamente le procedure previste dal protocollo istituzionale. Il prefetto Riflesso notificherà domani la sospensione del Consiglio comunale in attesa dello scioglimento. Questo passaggio si concretizzerà con un decreto del Presidente della Repubblica, che porrà fine anticipatamente al mandato del sindaco Laura Nargi.
Nel frattempo, il Comune di Avellino sarà affidato a una gestione commissariale. I commissari prefettizi nominati dalla prefettura guideranno l’amministrazione fino a giugno 2026, termine previsto per nuove elezioni. Questa fase di transizione segnerà una pausa nella gestione politica diretta della città, con l’obiettivo di mantenere l’ordinaria amministrazione e garantire la continuità dei servizi pubblici.