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Morto dopo aggressione in discoteca mestre: la vicenda di vladimir radu e le indagini sull’evento

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Un uomo di 39 anni, vladimir radu, è deceduto a mestre dopo essere stato colpito con un pugno durante una lite fuori dalla discoteca area city. L’aggressione è avvenuta mentre cercava di difendere il figlio di 14 anni coinvolto in un alterco. I dettagli di quanto accaduto, le fasi dell’indagine e il contesto della discoteca vengono ricostruiti qui di seguito.

I fatti: l’aggressione davanti alla discoteca area city

Il 21 giugno, nel parcheggio antistante la discoteca area city di mestre, una discussione tra un minore di 14 anni e un giovane di 25 anni è rapidamente degenerata. Secondo le testimonianze raccolte, la lite è iniziata per alcune parole offensive rivolte al ragazzo adolescente. Il 39enne vladimir radu, di origini moldave, è intervenuto per proteggere il figlio, innescando un confronto fisico con il 25enne moldavo.

La dinamica della rissa

Le ricostruzioni indicano che la rissa è salita di tono rapidamente. L’aggressore ha riferito di essere stato stretto al collo dal padre del ragazzo, subendo poi uno spintone. Poco dopo, avrebbe sferrato un pugno al volto di radu, che è caduto a terra privo di sensi. I testimoni, presenti sul posto con la vittima, hanno assistito alla scena, fornendo utili indicazioni per gli investigatori.

Due giorni più tardi, il 23 giugno, radu è morto a causa di un’emorragia cerebrale. Resta al momento da chiarire se il trauma più grave sia stato causato direttamente dal pugno o dalla caduta sull’asfalto.

Indagini e provvedimenti contro l’aggressore

La procura di venezia ha disposto il fermo del 25enne moldavo, accusato di omicidio preterintenzionale. L’ordine è arrivato dal pm Alessia Tavarnesi. Dopo l’aggressione, il giovane aveva tentato di fuggire in moldavia, ma è stato fermato al suo ritorno in italia.

Nonostante la gravità dell’accusa, dopo la convalida del fermo, il 25enne è tornato libero. Gli è stato imposto l’obbligo di dimora nel comune di spinea, situazione che ha suscitato attenzione vista la natura dell’accaduto. Gli inquirenti continuano a indagare per ricostruire con precisione la dinamica dell’episodio e verificare le responsabilità.

Il contesto della discoteca area city e gli episodi precedenti

L’area city di mestre è nota per episodi violenti e tensioni frequenti. Non a caso, il locale era stato chiuso per quindici giorni qualche tempo fa su disposizione del questore di venezia. La sospensione si era resa necessaria dopo diverse segnalazioni di aggressioni avvenute nei pressi o all’interno della discoteca.

Quelle zone, soprattutto nelle ore notturne, possono diventare teatro di liti con esiti pericolosi. Nel caso di radu, l’ennesimo episodio si è trasformato in tragedia. Le autorità mantengono alta l’attenzione sulle attività di prevenzione e controllo in quei luoghi per limitare situazioni di violenza e rischio per i frequentatori.

Misure di sicurezza adottate

Le autorità continuano a monitorare la situazione, anche implementando controlli più frequenti nelle ore serali. La collaborazione con la sicurezza privata della discoteca è stata intensificata per prevenire ulteriori accadimenti simili.

Aspetti medici e perizie sull’aggressione fatale

Il decesso di vladimir radu si è verificato in ospedale dopo due giorni di agonia, segnati dall’emorragia cerebrale. Gli esami medici puntano a chiarire se il trauma sia dipeso dal colpo subito o dalla caduta sull’asfalto.

Gli specialisti hanno preso in esame i danni riportati al cranio e la natura delle lesioni cerebrali. In casi simili, il tipo di impatto con il terreno può risultare altrettanto letale quanto un colpo diretto. La presenza di testimoni e video di sorveglianza potrà aiutare a ricostruire i dettagli dell’accaduto.

Questi elementi saranno cruciali per stabilire se la responsabilità dell’aggressione debba essere considerata aggravata, aprendo possibilità per ulteriori azioni legali.

La morte di vladimir radu mette in evidenza i rischi legati a episodi di violenza pubblica, in particolare quando si tenta di difendere un familiare durante contesti affollati come le discoteche. Le indagini in corso dovranno fornire risposte più chiare su quanto successo e sulle responsabilità.

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