L’inchiesta della Guardia di Finanza di Torre del Greco su presunte irregolarità negli appalti pubblici a Sorrento coinvolge l’ex sindaco Massimo Coppola e Raffaele Guida, noto come “Lello il sensitivo”. La procura contesta a entrambi numerosi reati legati ad una gestione opaca degli affidamenti, con l’ex primo cittadino che avrebbe fatto ricorso ai poteri paranormali di Guida per orientare le sue scelte politiche e amministrative. Il caso ha acceso i riflettori sul rapporto tra politica e pratiche esoteriche nella gestione comunale.
Il legame tra massimo coppola e raffaele guida
L’amicizia tra Massimo Coppola e Raffaele Guida nasce nei primi anni universitari dell’ex sindaco. Coppola frequentava la casa di Guida a Santa Maria a Vico, nel Casertano, dove si sottoponeva a letture delle carte. Il legame andava oltre il semplice rapporto personale: Coppola chiedeva a Guida di usare presunti poteri sensoriali per ricevere consigli e giudizi sulle persone coinvolte nel suo lavoro politico.
Questa relazione ha permesso a Guida di assumere un ruolo di interlocutore e consigliere di riferimento, definito come fiduciario tra il sindaco e vari imprenditori locali. Nel tempo, l’uso di queste pratiche è diventato un elemento presente nelle decisioni sull’amministrazione comunale, come emerge dall’inchiesta. Il coinvolgimento di un “sensitivo” nelle scelte pubbliche solleva interrogativi sulle modalità dei processi decisionali e sulle influenze non convenzionali in gioco.
Gli arresti e le accuse contestate agli indagati
La Guardia di Finanza ha notificato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere a Coppola, Guida e altri quattro indagati coinvolti negli appalti di Sorrento. Gli altri provengono da due società interessate e da diversi ambienti economici legati agli affidamenti.
I sei soggetti, davanti al giudice per le indagini preliminari di Torre Annunziata Maria Concetta Criscuolo, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere durante gli interrogatori. Coppola e Guida, difesi rispettivamente dagli avvocati Giovanbattista Pane e Valerio Alfonso Stravino, contestano 14 capi d’accusa che riguardano errori nella gestione delle gare e possibili favoritismi.
Gli altri indagati sono Luigi Todisco e i due cugini Aniello Vanacore, coinvolti nelle attività commerciali legate alle commesse. Questi ultimi sono difesi dall’avvocato Francesco Cappiello e Gennaro Somma. La procura sospetta una rete di interessi che avrebbe condizionato l’assegnazione degli appalti in modo irregolare, tramite la mediazione di Guida.
Svolgimento degli interrogatori e prossimi sviluppi
Durante le audiizioni preliminari, nessuno dei sei indagati ha fornito spiegazioni. Coppola e Guida sono rimasti in silenzio anche davanti al gip, senza rilasciare dichiarazioni spontanee. Ora gli arrestati attendono la decisione del tribunale del Riesame, che dovrà valutare la legittimità delle misure cautelari disposte.
Le indagini proseguono con nuovi interrogatori previsti nei prossimi giorni, riguardanti gli altri indagati trattenuti in carcere. Si segnala che uno di questi è detenuto in Lombardia, mentre gli altri si trovano nel carcere di Poggioreale a Napoli. Le accuse e i riscontri raccolti dalla procura si concentrano sull’ipotesi di manipolazione delle gare e sul ruolo di intermediario svolto da Guida.
Questa vicenda mette in evidenza un intreccio tra politica locale, interessi economici e pratiche non convenzionali, che ora la magistratura cerca di chiarire con precisione per approfondire ogni possibile responsabilità.